Michael Fred Phelps nasce a Baltimora il 30 giugno 1985, inizia a nuotare a 7 anni perché dotato di una grande energia interna da sfogare. Phelps è considerato il più forte nuotatore di tutti i tempi: dal 2001 al 2009 ha battuto 39 record del mondo in otto discipline: i 100 m e 200 m farfalla, 200 m e 400 m misti, 200 m stile libero, staffetta 4×100 m e 4×200 m stile libero e 4×100 m mista.
In questa pagina abbiamo raccolto una serie di frasi, citazioni e aforismi dello Squalo di Baltimora, il più grande nuotatore (e atleta) che il mondo abbia mai conosciuto:
Più sogni, più cose realizzi.
Nuotare è ovvio per me. Mi sento rilassato, a mio agio e conosco l’ambiente. Mi sento a casa.
La fiducia deve fondarsi sulle tue aspettative, non su quelle degli altri. Se entro in acqua sperando di migliorare il mio personale e ci riesco, sono contento. Magari non ho vinto la gara ma sono contento di aver realizzato il mio record personale.
Tutto è possibile se ti concentri e ti impegni. La tua mente ha veramente il controllo di tutto.
Uso gli auricolari per estromettere tutto il resto e rimanere concentrato su quello che devo fare. Non mi importa di essere solo. Quando sei in acqua e nuoti, puoi sentire la folla, ma solo in certe bracciate. Perciò la determinazione ti deve venire da dentro.
È un grande allenatore ma anche un grande sistema di supporto per me. So che tutto quello che devo fare è nuotare in piscina, e lui si occuperà di tutto il resto. Conosce la meccanica, sa quanto devo nuotare, di quanto riposo ho bisogno. Mi fido ciecamente di lui. (Riferita all’allenatore Bob Bowman)
Sono sempre stato competitivo. Non mi è mai piaciuto perdere. Anzi, odio perdere.
Se vuoi essere il migliore devi fare quelle cose che gli altri non vogliono fare.
Ognuno di noi affronta momenti difficili nella vita, ma poi tutto dipende da quello che hai nel cuore.
Tutto è possibile se ti concentri e ti impegni. La tua mente ha veramente il controllo di tutto.
Se vuoi essere il migliore devi fare quelle cose che gli altri non vogliono fare.
Devi arrivarci giorno per giorno, gara per gara e allenamento per allenamento. È tutta una questione di piccoli passi avanti, di migliorare costantemente i tuoi tempi e i tuoi risultati. È bello fissare degli obbiettivi e guardare al futuro, ma non puoi rischiare di smarrirti guardando avanti.
Sono gli obbiettivi a motivarmi. Ho un elenco di obbiettivi sul comodino che solo io e il mio allenatore conosciamo.
Avevo qualche questione in sospeso prima di dire definitivamente addio alle gare.
Se vuoi davvero qualcosa, niente potrà impedirti di realizzarla.
Credo che le persone si dimentichino di quanto sia bello realizzare qualcosa su cui hai focalizzato la tua mente.
Quando avevo 15 anni, l’anno delle mie prime Olimpiadi, mi sono seduto di fianco al mio allenatore e gli ho detto: ‘voglio cambiare lo sport del nuoto’. Non so esattamente che cosa intendessi. Ma sapevo che non mi piaceva perdere.
Il divertimento per me è vincere, gareggiare, viaggiare con gli amici e realizzare i propri obbiettivi.
La fiducia deve fondarsi sulle tue aspettative, non su quelle degli altri. Se entro in acqua sperando di migliorare il mio personale e ci riesco, sono contento. Magari non ho vinto la gara ma sono contento di aver realizzato il mio record personale.
Qualsiasi cosa accada, alla fine, il risultato è quello che meriti.
Da piccolo dicevo di voler diventare il più grande nuotatore di tutti i tempi. Ma quando ho cominciato quest’avventura, nel 2000, alle Olimpiadi di Sydney, non avrei certo immaginato che sarei stato qui, adesso, con quello che ho vinto. Ma lo sognavo. Pensavo che avrei potuto farcela. E non ho mai smesso di crederci.
Il doping fa a pezzi l’idea di sport ed è questo che mi fa incazzare.
Ai bambini che si allenano in piscina dico sempre: Non mollate mai.
A Sydney volevo esserci, ad Atene volevo vincere, a Pechino fare quello che nessuno aveva mai fatto, a Londra entrare nella storia, a Rio fare in modo che il mio paese e la mia famiglia fossero fieri di me.
Mangiare, dormire e nuotare: è tutto quello che so fare.
Non ho mai preteso di essere il nuovo Mark Spitz. Volevo essere semplicemente Michael Phelps.
Sogna più grande che puoi sognare e tutto diventa possibile
In tutto quello che faccio, voglio essere il migliore. Anche se ero stanco, affamato o non avevo nessuna voglia di allenarmi, continuavo a farlo duramente, con tutte le mie forze. Non c’erano ‘ma’ o ‘se’. Durante tutta la mia carriera, ho sempre avuto chiaro che nessun ostacolo poteva interrompere la mia strada. Per me c’è tutto o niente.
Nel 2008 ho vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi nei 100 farfalla per un solo centesimo di secondo, il più piccolo margine rilevato fino a oggi in una gara di nuoto ufficiale.
Quando arrivi a una gara non puoi cambiare quello che hai fatto tre o sei mesi prima. Tutto quello che potevi controllare è già dietro le tue spalle. Semplicemente sali sui blocchi e parti.
Così tanta gente lungo il cammino, qualunque sia ciò a cui aspiri, ti diranno che non può essere fatto. Ma tutto ciò che serve è l’immaginazione. Tu sogni. Tu progetti. Tu realizzi. Ci saranno degli ostacoli. Ci saranno dei dubbiosi. Ci saranno degli errori. Ma, col duro lavoro, con la fede, con la confidenza e la fiducia in te stesso e in quelli che ti stanno attorno, non ci sono limiti.
Ci sono alcune storie che sembrano direttamente essere scritte dal fato. Quella di Michael Phelps è una di queste. Il copione della sua straordinaria vita sembra essere stato dettato direttamente da una divinità greca: da Sydney ad Atene, da Pechino a Londra e infine l’ultimo capitolo nella leggendaria Rio de Janeiro. Quella che vi apprestate a leggere è la storia del Kid di Baltimora, il bambino diventato leggenda, il nuotatore più forte che il mondo abbia mai conosciuto, l’atleta che ha battuto qualsiasi record → LEGGI LA SUA BIOGRAFIA
AFORISMI DI FEDERICA PELLEGRINI
FRASI MOTIVAZIONALI SULLO SPORT
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