SOLO ACQUA? 5 MOTIVI PER CUI DOVRESTI INSERIRE LA PREPARAZIONE A SECCO 1

SOLO ACQUA? 5 MOTIVI PER CUI DOVRESTI INSERIRE LA PREPARAZIONE A SECCO

10 Ottobre 2022 Off Di Andrea Pozzi

Da sempre il nuoto è considerato lo sport più completo di tutti... e lo è per davvero!

Ma cosa intendiamo per nuoto?

Fino a qualche anno fa (come ci suggerirebbe la logica) per nuoto si è sempre intesa la sola ed unica attività in acqua.

Nel 2022 però questa “definizione” non può che starci stretta. Non fraintendetemi, l’attività in acqua resta ovviamente e sensatamente la parte principale. Ma non possiamo più non considerare l’allenamento e la preparazione a secco!

VI spiego perché in 5 punti.


1. Prevenzione Infortuni

Il nuoto non è uno sport di “contatto” come lo sono ad esempio il rugby o il calcio e si pensa che per questo motivo gli infortuni siano ridotti negli sport acquatici. Ciò in parte è vero, ma dolori, fastidi e problemi di svariata natura sono comunque all’ordine del giorno in una squadra di nuoto.

Questi infortuni possono essere muscolari, articolari o da overuse/sovraccarico. Per un nuotatore, preparare il proprio corpo in maniera adeguata conoscendo i propri punti deboli e dedicandoci esercizi specifici fuori dall’acqua diminuirà notevolmente le probabilità di infortunio.


2. Riscaldamento

Entrare in “temperatura” per affrontare al meglio l’allenamento non è una cosa immediata, lo sappiamo bene. Spesso c’è necessità di nuotare un discreto chilometraggio e, di conseguenza, utilizzare una buona dose di tempo.

Un circuito e degli esercizi a secco di pochi minuti possono aiutarci a velocizzare questa operazione regalandoci più tempo per entrare subito nel vivo dell’allenamento in acqua.

Sarà necessario fare solo qualche vasca di “ambientamento”.


3. Defaticamento e Scioglimento

Come nel punto precedente riguardante il riscaldamento, anche per la parte finale di scioglimento e defaticamento può valere lo stesso discorso.

Stretching ed esercizi di scarico eseguiti post allenamento a secco, velocizzeranno il recupero muscolare e permetteranno al corpo una migliore ripresa per i giorni successivi. Bastano davvero pochi minuti!


4. Ottimizzazione della Prestazione

Su questo punto non ci piove. La preparazione atletica a secco (oltre al miglioramento delle tecniche di allenamento in acqua) ha negli ultimi anni dato un plus a tutti gli atleti (di punta e non solo): aumento della FORZA, implemento della MOBILITÀ, miglioramento del controllo e della percezione del corpo sono tutti elementi che sono ormai essenziali per migliorare la prestazione in acqua. Le modalità possono essere differenti e possono essere adattate su misura del singolo atleta.


5. Rendere il nuoto davvero “completo”

Abbiamo iniziato l’articolo con questa definizione. Ma il nuoto è davvero completo per l’essere umano?

Probabilmente sì. La muscolatura viene utilizzata praticamente in toto e anche per la mente è un ottimo strumento.

Ma proviamo a fermarci e ad analizzare per un secondo 2 aspetti:

  1. In acqua siamo in posizione orizzontale, a secco verticali.
  2. Le leggi fisiche sono completamente differenti tra ambiente asciutto e bagnato.

La preparazione a secco ci viene in soccorso, colmando queste piccole “lacune” grazie alle sue caratteristiche.


Grazie al lavoro a secco, dunque, il nuoto può davvero essere considerato lo sport più completo.

Perché allora non dedicare un po’ del proprio allenamento a qualche esercizio a bordo vasca?

Nei prossimi articoli vedremo insieme consigli e spunti pratici da poter applicare tutti i giorni.


Andrea Pozzi
Fisioterapista
andreapozzifisioterapia.it

Profilo Autore

Andrea Pozzi
Andrea Pozzi
Andrea Pozzi nasce a Milano nel 1991, pratica nuoto agonistico raggiungendo diverse finali a livello nazionale giovanile. La passione per lo sport mi porta a iscriversi, presso l’Università degli studi di Milano, alla facoltà di Fisioterapia, dove si laureo nel 2013. Prosegue il suo percorso di studio completando i 3 livelli del master “Concetto Maitland”, attraverso il quale sviluppa la parte valutativa del paziente e la terapia manuale. A partire dal 2014 inizia a lavorare come fisioterapista e dal 2017 si occupa anche di divulgazione attraverso la pagina Andrea Pozzi Fisioterapia.