È stato il primo atleta a vincere una medaglia olimpica nel nuoto (Atene 1896), il primo plurimedagliato olimpico nel nuoto nonché il primo a vincere una medaglia olimpica in due discipline diverse. Considerato un esempio per tutti nel mondo sportivo e non solo. Nel ‘55 è stato inserito nella Hall of Fame internazionale del nuoto.

Alfréd Hajós nasce con il nome di Arnold Guttmann a Budapest il primo febbraio 1878, di famiglia benestante, all’età di 13 anni il padre muore nuotando nel Danubio, evento che gli cambierà radicalmente la vita.  A seguito, infatti, della prematura scomparsa del padre, Arnold cambia il proprio nome e adotta come cognome Hajós (in ungherese significa marinaio), e decide di imparare a nuotare, portando comunque avanti i propri studi di architettura.

LE OLIMPIADI DI ATENE

In occasione delle prime olimpiadi moderne di Atene (nel 1896) ottiene un permesso speciale dalla propria università, riesce così a iscriversi alle gare di nuoto, dato che non praticava questo sport a livello professionistico (ai Giochi Olimpici potevano infatti partecipare solo atleti non professionisti). L’11 aprile 1896 Hajós scende nelle acque della baia di Zea (tutte le competizioni della prima edizione di questi Giochi si svolsero in mare aperto). Nonostante il mare mosso e freddo (le cronache parlano di onde da 4m e acqua di 12°C), riesce a partecipare a ben due delle tre gare cui era iscritto (i 500m non li poté gareggiare a causa della vicinanza con la gara dei 1200m).

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La prima vittoria arriva nei 100 sl, vinti con soli 6 decimi di vantaggio sull’austriaco Herschmann (nonostante l’Ungheria e l’Austria fossero un unico impero ad Atene gli atleti parteciparono con la propria nazionalità), Alfred diventa così il primo campione olimpico del nuoto.

Nello stesso giorno, a poche ore di distanza, partecipa alla massima distanza natatoria della competizione: i 1200m. Ricordando il padre, morto nelle gelide acque del Danubio, Hajós si ricopre il corpo di grasso animale prima di gareggiare. Tale escamotage, unito alla determinazione e al desiderio di sopravvivere alle gelide acque della baia di Zea, gli permette di vincere anche questa gara, con quasi 3 minuti di vantaggio sul secondo.

Diventa così non solo il primo campione olimpico nel nuoto, ma anche il primo plurivincitore di tale sport. A seguito delle vittorie ottenute i giornali ateniesi lo definiscono il “delfino ungherese”. Con la sua storia e la sua partecipazione Hajós scrive una pagina importantissima del nuoto mondiale, ma la sua avventura non è che all’inizio. Tornato in Ungheria non riceve pressoché alcun riconoscimento; negli anni successivi si dedica con successo in altre discipline sportive: atletica e calcio (giocò la prima storica partita di calcio tra Ungheria ed Austria).

LA CARRIERA DA ARCHITETTO

Al termine degli studi si dedica con successo all’architettura giungendo nel 1924 a partecipare alla competizione artistica delle olimpiadi di Parigi. In tale edizione i giudici non assegnano alcuna medaglia d’oro per l’architettura, Hajós vince però la medaglia d’argento per il progetto di uno stadio. Come architetto realizza vari progetti, tra cui diversi impianti sportivi.

Nonostante le piscine, da atleta, le avesse abbandonate da anni, Hajós non abbandona mai il proprio legame con l’acqua. Nel 1930 realizza lo stadio del nuoto di  Budapest, il suo lascito a tutti i nuotatori del mondo. Tale struttura è stata ed è tutt’oggi utilizzata, tra i vari eventi ha ospitato i campionati europei di nuoto e pallanuoto, nonché i campionati del mondo di nuoto 2017.

Nel 1953 viene insignito del diploma olimpico, la più alta onorificenza concessa dal comitato olimpico internazionale. Dopo la morte, avvenuta il 12 novembre 1955, è stato inserito nella International Swimming Hall of Fame e nella Hall of Fame degli sportivi ebrei. È sepolto cimitero di Kozma di Budapest, nella sezione ebrea.

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