Quella di Fabio Scozzoli è una storia sensazionale, fatta di vittorie e di sconfitte, di cadute e di rinascite, di tanto cuore e tanta passione. Una passione che è stata capace di farlo uscire dagli anni più bui e difficili e farlo tornare ad altissimi livelli. La storia di Fabio Scozzoli è una di quelle belle favole che solo il nuoto sa regalare.


L’ESORDIO IN NAZIONALE

Fabio Scozzoli nasce a Forlì il 3 agosto 1988. Specialista nei 50 e 100 rana, ottiene il primo importante successo a livello assoluto nel 2007 a Pesaro, vincendo il titolo italiano nei 100 rana ai Campionati Assoluti estivi con il tempo di 1’02″55.

Due anni dopo, alle Universiadi di Belgrado, ottiene i primi successi a livello internazionale. Nei 100 rana, vince l’argento con il crono di 59″85, diventando il primo italiano di sempre a scendere sotto il muro del minuto sulla distanza. Nel 2010, ai Campionati Europei di Budapest, vince la sua prima medaglia d’oro, trionfando nella finale dei 50 rana in 27″38.

Nel mese di dicembre dello stesso anno partecipa prima ai Campionati Europei in vasca corta di Eindhoven dove vince un oro nei 100 rana, un argento nella staffetta 4×50 e un bronzo nei 50 rana. Inoltre partecipa ai Campionati Mondiali in vasca corta di Dubai dove conquista la sua prima medaglia iridata: è argento nei 100 rana dietro a Cameron van der Burgh.


2011: IL DOPPIO ARGENTO MONDIALE E LA CONSACRAZIONE DEFINITIVA

Dopo un 2010 straordinario, Fabio Scozzoli arriva ai Campionati Mondiali di Shanghai del 2011 in forma strepitosa. Il 25 luglio 2011 vince l’argento nei 100 rana dietro al norvegese Alexander Dale Oen in 59″42 e, due giorni, dopo duplica l’impresa nella distanza dimezzata: è ancora argento dietro al brasiliano Felipe França Silva in 27″17. Per lui, è il momento più alto della sua carriera natatoria che lo pone ai vertici dell’élite mondiale.

FABIO SCOZZOLI: LA FORZA DELLA RESILIENZA 1

2012: LA DELUSIONE OLIMPICA DI LONDRA

Il 2012 è un anno estremamente importante per Scozzoli che si trova nel suo momento migliore dal punto di vista natatorio. Nella primavera, partecipa ai Campionati Europei di Debrecen dove vince l’oro nei 100 rana, l’argento nei 50 e l’oro con la staffetta 4×100 mista. Tuttavia, l’attenzione del romagnolo è verso l’Olimpiade che, da lì a qualche settimana, si sarebbe svolta nella capitale britannica e che lo vedeva tra i favoriti per l’oro.

I Giochi Olimpici di Londra del 2012 si rivelano una grandissima delusione per il giovane Scozzoli. Per onor di cronaca, è doveroso segnalare che la prematura scomparsa del norvegese Alexander Dale Oen avvenuta solo qualche settimana prima, in quel momento al vertice della rana mondiale, aveva di fatto aperto la lotta per il titolo a cinque cerchi.

Nella capitale inglese, Scozzoli ottiene la qualificazione alla finale dei 100 rana col secondo miglior crono. La sera del 29 luglio, al London Aquatics Centre, Scozzoli chiude solamente al settimo posto in 59″97 in una gara nella quale, se avesse ripetuto il tempo nuotato in semifinale, sarebbe stato bronzo. L’oro va al sudafricano Cameron Van der Burgh che trionfa in 58″46, tempo che gli vale il nuovo Record del Mondo.

La delusione londinese fu talmente grande per Scozzoli che, una volta rientrato in patria, decise di tatuare sulla sua pelle i cinque cerchi olimpici – come d’abitudine tra gli atleti – aggiungendo in uno dei cerchi l’ora esatta della finale. Un particolare che destò l’attenzione del pubblico e che Scozzoli raccontò così:

“La delusione è un grandissimo ricordo. Il mio settimo posto a Londra lo giudico uno schifo. L’oro era fuori portata, l’argento si poteva conquistare lottando, il bronzo era mio e invece sono a mani vuote”.

Tuttavia, Scozzoli ottenne comunque la sua rivincita pochi mesi dopo. Ai Campionati Mondiali in vasca corta di Istanbul vinse l’oro: è la prima storica vittoria per l’Italia a un campionato iridato nella vasca da 25m.


DAL 2013 AL 2016 : L’INFORTUNIO E IL RITORNO AI VERTICI

Il 2013 sembra iniziare con gli spettri dei Giochi Olimpici di Londra. Ai Mondiali di Barcellona che si svolgono a fine luglio, l’azzurro non riesce a centrare il podio: nei 50 rana è 18esimo nelle batterie, mentre nella doppia distanza chiude la finale al quinto posto.

La nuova stagione, a cavallo tra 2013 e 2014, si apre nel peggiore dei modi. In autunno, Fabio Scozzoli subisce un gravissimo infortunio che spezza in due la sua carriera: la frattura al legamento crociato anteriore del ginocchio porta ad un duro intervento e una lunghissima riabilitazione.

La strada per tornare livelli alti è lunga e tortuosa, gli allenamenti sembrano non bastare e i risultati tardano ad arrivare. Il 2014 e il 2015 sono due anni duri da digerire, nei quali il ranista azzurro resta lontano dai maggiori eventi internazionali. Nel 2016, non riesce la qualificazione per i Giochi Olimpici di Rio e tutto sembra perduto. La svolta natatoria arriva nel dicembre dello stesso anno quando Fabio Scozzoli riesce a tornare, dopo 5 lunghissimi anni, sul podio iridato: ai Campionati Mondiali in vasca corta di Windsor è bronzo nel 100 rana. Riparte proprio da lì, a dove aveva lasciato l’ultima volta, da un podio mondiale in vasca da 25m.


2017 & 2018: UNA NUOVA GIOVINEZZA

Tra il 2017 e il 2018 Fabio vive una nuova giovinezza e diventa così il veterano della Nazionale Italiana, l’atleta di riferimento per quei giovani ranisti – Nicolò Martinenghi primo fra tutti – che si stanno insediando in Italia e non solo.

La rinascita di Fabio Scozzoli comincia nel luglio 2017 quando partecipa ai Mondiali di Budapest: per lui, questo è il primo appuntamento internazionalein vasca lunga dal 2013, un momento di svolta importante che segnerà, per l’appunto, la rinascita sportiva del ranista. Nella vasca ungherese, chiude al 5° posto i 50 rana – il tempo di 26″91 gli vale il nuovo Record Italiano – mentre nella doppia distanza si ferma alle batterie.

Nel 2017 partecipa ai Campionati Europei di nuoto in vasca corta di Copenhagen dove vince l’argento nei 100 rana dietro ad Adam Peaty con il tempo di 56″15, nuovo Record Italiano. Nei 50 rana, invece, è oro davanti al super-campione britannico in 25″62 con un tempo che gli vale il nuovo Record Europeo nella distanza. L’anno successivo partecipa ai Campionati Europei di nuoto di Glasgow dove vince l’argento nei 50 rana chiudendo alle spalle proprio del britannico Adam Peaty che in quegli anni risultava essere il più forte.

Nel marzo 2019, allo Stadio del Nuoto di Riccione, Scozzoli vince i 50 rana con il tempo di 26″82 e i 100 in 59″52, qualificandosi per i Campionati Mondiali di Gwangju. Nel luglio 2019, al Nambu International Acquatics Centre, le gare non vanno come previsto. Nei 50 rana, Scozzoli viene squalificato mentre nella doppia distanza, i 100 metri rana, Scozzoli rimane fuori dalla finale con il 9° tempo nuotato in semifinale – per lui il crono è di 59″22.


2020 & 2021, LA CORSA VERSO TOKYO E L’INFORTUNIO

Come per tutti, anche per Fabio Scozzoli l’impatto della pandemia di Coronavirus rappresenta uno stop lungo e difficile. Al rientro alle competizioni, in occasione del Trofeo Settecolli nell’agosto 2020, vince l’argento nei 50 rana (27″73) e nei 100 rana (1’00″31). Tuttavia, il 2020 si conclude con un ulteriore colpo d’arresto per il veterano della Nazionale azzurra. A seguito di un problema al gomito, Fabio Scozzoli è costretto a saltare gli Assoluti di Riccione, sia a dicembre che a marzo, e ad ambire al sogno olimpico in una sola possibilità, quella del Trofeo Settecolli.

Il 25 giugno 2021, nella prima giornata di gare, sfuma completamente il sogno olimpico di Fabio Scozzoli. 5 anni dopo quel terribile 2016, il copione si ripete e il campione ravennese è obbligato a rinunciare ai Giochi di Tokyo 2020 nuovamente a causa di un infortunio.


2022 & 2023: GLI ULTIMI IMPEGNI INTERNAZIONALI E IL RITIRO

Nell’agosto 2022 partecipa agli Europei di Nuoto di Roma, per lui ultimo appuntamento con la Nazionale Italiana. Gareggia nei 50 rana dove, nonostante l’ottimo crono di 26″89 che li vale il 3° posto complessivo, non riesce ad accedere alla semifinale a seguito della lotta interna con Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo, rispettivamente primo e secondo.

Il 24 giugno disputa la finale dei 50 rana al Trofeo Internazionale Settecolli dove, davanti al pubblico italiano, annuncia il suo ritiro e saluta il nuoto. Capitano e veterano della Nazionale italiana, per lui uno scroscio di applausi da parte di tutto il pubblico romano.


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