Celebre per i 7 ori olimpici vinti ai Giochi di Monaco ’72, Mark Spitz è stata la prima grande leggenda del nuoto mondiale. Soprannominato “Il granchio” (per via di un accentuato rollio nello stile libero) e caratterizzato da quei baffetti così tipici degli anni ’70, la figura di Mark Spitz è divenuta un’icona senza tempo del nuoto e dello sport.


Le origini

Mark Andrew Spitz nasce a Modesto, in California, il 10 febbraio 1950. Inizia a nuotare in tenera età, stimolato dal padre Arnold che gli ripeteva la frase, divenuta poi famosa: “nuotare non è tutto, vincere lo è”. Trascorse i primi anni della sua vita tra le isole Hawaii, Sacramento e Santa Clara e nel 1967, a soli 17 anni, ottenne i primi risultati di rilievo in campo natatorio: Spitz partecipa infatti alla V edizione dei Giochi PanAmericani che si svolsero a Winnipeg, in Canada e qui sorprese tutti vincendo ben 5 ori (100 e 200 farfalla e nelle staffette 4x100sl, 4x200sl e 4x100misti) e stabilendo due nuovi record mondiali: nei 100 e nei 200 farfalla.


I Giochi Olimpici di Città del Messico 1968

Mark Spitz arriva a Città del Messico in occasione dei Giochi Olimpici del 1968 con un obiettivo molto semplice: vincere almeno 5 ori, confermando le vittorie conquistate l’anno precedente durante i Giochi Panamericani di Winnipeg. L’impresa, però, sfumò e Spitz chiuse i Giochi di Città del Messico con 2 ori nelle staffette 4×100 e 4×200 stile libero, un argento nei 100 farfalla e un bronzo nei 100 stile libero.

Le Olimpiadi del ’68 non furono semplici per Spitz: in parte a causa dell’altitudine, in parte a causa delle temperature rigide messicane, in parte a causa della sua giovanissima età e in parte a causa delle sue origine ebree, infatti era stato fatto oggetto di episodi di bullismo antisemita da parte dei suoi compagni di squadra. Nonostante l’amarezza delle olimpiadi messicane, Spitz non si scoraggiò e iniziò subito a guardare avanti:

“I giochi del ’68 furono un disastro, ma non volevo rassegnarmi. Dovevo fare una virata netta e tirare fuori la grinta.”


I Giochi Olimpici di Monaco 1972

I Giochi Olimpici del 1972 si disputarono a Monaco. Quando il campione californiano arriva in Germania ha 22 anni, un’olimpiade alle spalle da archiviare e il desiderio di compiere un’impresa in cui nessuno prima era mai riuscito: vincere 7 ori nel corso della stessa edizione olimpica. Il record precedente apparteneva al nuotatore Donald Arthur Schollander che ai Giochi Olimpici di Tokyo 1964 aveva vinto 4 ori. Spitz si presenta a Monaco con dei lunghi baffi alla Magnum P.I., un fisico ancor più robusto e la fama di essere un inguaribile donnaiolo.

Alle 18:02 del 28 agosto 1972 presso l’Olympia Schwimmhalle di Monaco di Baviera, Mark Spitz vince il suo primo oro olimpico individuale trionfando nella finale dei 200 metri farfalla e stabilendo in 2’00″70 il nuovo record mondiale sulla distanza. Pochi minuti dopo partecipa alla finale della 4x100sl e con il team USA porta in cassaforte il secondo oro, ancora una volta con tanto di record mondiale.

Il giorno successivo trionfa nei 200sl, oro e record mondiale. Il 31 agosto è la volta dei 100 metri farfalla e della 4x200sl, vince in entrambe le distanze stabilendo due nuovi record mondiali. Dopo soli 3 giorni di gare Mark Spitz ha già conquistato 5 ori olimpici: come lui nessuno mai.

Dopo due giorni di riposo dalle finali, il 3 settembre è la volta della gara regina. Mark Spitz vince anche i 100sl e in 51″22 stabilisce il nuovo record mondiale. Il giorno successivo il gran finale con la staffetta 4×100 mista statunitense: arriva il settimo sigillo olimpico e il settimo record mondiale. Durante la premiazione della staffetta, ultima gara del programma olimpico, i compagni di squadra di Spitz lo presero sulle spalle e gli fecero fare un giro trionfale della piscina: “Avere un tributo dai tuoi compagni di squadra è un premio che non ha eguali” rivelerà Mark.

Con 7 medaglie d’oro e 7 record del mondo in tutte e 7 le gare cui partecipa (100 e 200 stile libero, 100 e 200 farfalla, 4×100 e 4×200 stile libero, e infine 4×100 mista) quello di Mark Spitz è un vero e proprio en-plain. Mark Spitz entra definitivamente nell’olimpo del nuoto mondiale. Il record di 7 ori in una stessa edizione dei giochi olimpici è rimasto un limite dello sport sino all’avvento dello Squalo di Baltimora Michael Phelps che durante le olimpiadi di Pechino 2008 è riuscito a superare l’impresa vincendo 8 ori.


L’addio al nuoto e il tentativo di ritorno

Dopo i giochi di Monaco Spitz, in parte sconvolto dalla tragedia dell’attentato del commando palestinese “Settembre Nero”, decise di abbandonare il nuoto,  aveva solo 22 anni. Mark Spitz venne nominato Nuotatore dell’anno nel 1969, nel 1971 e nel 1972 e nel 1977 fu inserito nella International Swimming Hall of Fame.

Nel 1991, all’età di 41 anni, cercò di tornare ad alti livelli tentando di qualificarsi per i Giochi Olimpici di Barcellona (che si sono tenute nel 1992), purtroppo fallì nell’impresa, non riuscendo a scendere sotto i tempi limite. Tra le sue molte citazioni rimane celebre ed emblematica la seguente:

Se non riesci a prepararti, sei pronto a fallire.


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