Sarah Fredrika Sjostrom nasce a Salem, una piccola cittadina situata nella contea di Stoccolma, in Svezia, il 17 agosto 1993. Specializzata nella farfalla e nello stile libero è competitiva in tutte le distanze dai 50 ai 200 metri, sia in vasca lunga che in corta.
Detiene sei record mondiali: in vasca lunga è la primatista mondiale dei 50 m e dei 100 m farfalla, dei 50 m e dei 100 m stile libero; in vasca corta, invece, è la primatista dei 100 m farfalla e dei 200 m stile libero. Nel 2019 viene premiata come MVP della prima edizione dell’International Swimming League.
Roma 2009: un esordio d’orato
Inizia nel migliore dei modi la carriera di Sarah Sjöström, a soli 15 anni il giovanissimo talento svedese partecipa al suo primo Campionato iridato, è il 2009. A Roma, nelle acque del foro italico, Sarah vince l’oro nei 100m farfalla, migliorando per ben due volte (nelle semifinali e in finale) il record mondiale di un’altra leggenda europea del nuoto: l’olandese Inge de Bruijn. Il record di Inge resisteva dal 17 settembre 2000, nuotato durante i Giochi Olimpici di Sydney, dove l’olandese. 56″06 il crono nuotato dalla svedese, che ritoccherà più volte nel corso della carriera.
2010 – 2012: alla ricerca della continuità
L’anno successivo è la volta degli Europei di Budapest 2010, Sarah Sjostrom vince il titolo nei 100 farfalla con un crono di oltre un secondo più alto rispetto a quello nuotato in Italia. Nel biennio seguente Sarah Sjostrom manca di continuità e subisce una serie di contraccolpi inaspettati: i Campionati Mondiali di Shanghai 2011 si chiudono con 3 quarti posti.
Ai Giochi Olimpici di Londra 2012 è una delle grandi attese: partecipa in 4 specialità diverse: 50, 100 e 200 stile libero e 100 delfino: il miglior piazzamento lo ottiene nei 100 farfalla dove chiude al quarto posto, assistendo in diretta al successo – con tanto di nuovo WR – di Dana Vollmer. I Giochi di Londra si rivelano determinanti per la successiva crescita della nuotatrice svedese. Queste sconfitte brucianti, infatti, la spingono a stravolgere il suo modo di allenarsi e di prepararsi ai grandi eventi. Sarah rivelerà anni dopo:
«Mi diverto molto di più ora di quando ho iniziato la mia carriera, soprattutto in allenamento perché sono più consapevole di quello che faccio e del perché lo faccio. Oggi comprendo meglio gli esercizi che faccio e a cosa servono, a come migliorano la tecnica e la forza della mia nuotata. Dopo il 2012 ho iniziato a cambiare un po’ il mio allenamento e dopo le Olimpiadi di Rio 2016 ho cambiato ancora. Questo rende tutto sempre nuovo e interessante.»
2013 – 2014: la rinascita
I campionati mondiali di Barcellona del 2013 sono l’occasione perfetta per la riscossa. Durante il mondiale spagnolo Sarah Sjostrom vince 3 medaglie: un oro nei 100 delfino e due argenti, uno nei 100 stile libero e uno nei 50. A dicembre dello stesso conquista il titolo europeo nei 50 e nei 10 delfino, mentre è argento nei 50 e nei 100sl.
L’anno successivo stabilisce il nuovo record mondiale nei 50sl (24″43), prima volta di sempre sotto i 25 secondi e domina gli europei di Berlino vincendo 3 ori e 4 argenti. Nel mese di dicembre partecipa ai Campionati Mondiali in vasca corta di Doha dove vince 3 ori e un argento, stabilendo 2 record mondiali, uno dei quali nei 200sl in 1’50″78, strappando il primato che apparteneva a Federica Pellegrini.
Verso Rio 2016
Nel 2015 partecipa partecipa ai Mondiali di Kazan dove vince i 100 farfalla (stabilendo nelle semifinali il nuovo record mondiale, e riprendendo il primato che Dana Vollmer le aveva sottratto) per il terzo campionato iridato consecutivo, prima di sempre nella storia del nuoto. Durante la stessa rassegna iridata vince l’oro nei 50 farfalla e l’argento nei 100sl.
L’anno successivo è la volta dei Giochi Olimpici di Rio 2016, che decretano il successo definitivo della nuotatrice svedese. La Sjostrom vince un oro, un argento e un bronzo: è oro nei 100 farfalla, argento nei 200 stile libero e bronzo nei 100sl. Inizia così un’ascesa incredibile per Sarah Sjostrom che sembra aver trovato il suo equilibrio.
Budapest 2017 e Gwangju 2019
Le due rassegne continentali successive non fanno che proiettare la Sjostrom nell’olimpo delle nuotatrici più forti di sempre: 3 ori (50sl 50 farfalla e 100 farfalla) e un argento (100sl) a Budapest 2017; un oro (50 farfalla), due argenti (50sl e 100 farfalla) e due bronzi (nei 100sl e nei 200sl) a Gwangju 2019. Sempre nel 2019 partecipa all’International Swimming League e viene premiata come MVP della prima stagione.
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