IMC, BMI, Fabbisogno basale, chi ha sentito almeno una volta questi termini? Probabilmente ognuno di noi, ma cosa significano e come si effettuano i calcoli di cui tanto si parla? In questa pagina potrai calcolarli con il semplicissimo tool qui sotto e ti spiegherò cosa essi siano e come i loro risultati debbano essere interpretati a seconda di età e sesso.

Proviamo ora a calcolare il tuo IMC & il tuo fabbisogno energetico base, prima di passare a spiegare nel dettaglio come funzionano:


Calcolo IMC, BMI & fabbisogno minimo (metabolismo basale)

Ottimo! Ora che hai scoperto il tuo valore BMI e il tuo fabbisogno minimo andiamo a scoprire come interpretare questi dati e come si ottengono.


Tabelle di lettura IMC (BMI) adulti

Per uomini e donne maggiori di 19 anni la stima ottenuta dal calcolatore qui sopra può essere interpretata semplicemente leggendo la seguente tabella che riporta i range di BMI e la condizione (stimata) dello stato di forma:

Ovviamente non si tratta di una diagnosi, ma è comunque un buon riferimento per la comprensione del proprio stato di forma.


Tabelle di lettura IMC (BMI) ragazze/i dai 5 ai 19 anni

Per la lettura del’IMC di ragazze e ragazzi è invece necessario dividere i generi, pochè si hanno curve di crescita differenti. Le tabelle qui mostrate riportano i livelli di BMI per ragazze e ragazzi dai 5 ai 19 anni, con la separazione degli anni di età in trimestri. Oltre alle tabelle in immagini è presente una tabella con la funzione di legenda per la lettura corretta dei grafici.

Tabella OMS BMI ragazzi-5-19
Tabella OMS BMI ragazzi-5-19
Tabella OMS BMI ragazze-5-19
Tabella OMS BMI ragazze-5-19

Legenda:

Ottimo, ora che hai avuto modo di effettuare la lettura del tuo IMC andiamo a scoprire cosa esso sia.


L’IMC (o BMI)

L’Indice di Massa Corporea (in inglese Body Mass Index) è un valore indicativo per avere una stima del proprio grasso in rapporto all’altezza e per valutare lo stato di forma di una persona. L’IMC non è uno strumento diagnostico ma un mezzo facile e veloce per avere un idea della propria forma fisica attraverso una formula che richiede altezza e peso del soggetto.

Questo strumento nacque nel 1840 e da allora è rimasto invariato, con i vari limiti che presenta; tra questi limiti troviamo in primis la mancanza di una differenziazione tra maschio e femmina, oltre che ad errori dovuti alla statura (se molto alta o molto bassa) ed alla costituzione del corpo (ossatura e muscolatura).

Al fine di porre rimedio a questi errori di stima, un team di ricercatori di Oxford, ha messo a punto nel 2013 una nuova formula che risolve, o perlomeno limita, tali errori. Andiamo a scoprire quindi com’è fatta questa formula, che noi abbiamo utilizzato nel tool sopra.


Formula per ottenere l’IMC

Come dicevamo, la formula per ottenere l’IMC è recentemente cambiata, la formula originaria era infatti così strutturata: Peso in Kg/Altezza in cm^2. La formula quindi divideva il peso del soggetto per l’altezza elevata alla seconda, di modo da essere facilmente calcolabile senza strumenti di calcolo.

I ricercatori di Oxford hanno però ripreso questa formula, forti delle moderne calcolatrici, per migliorarne la stima, criticando e tentando di risolvere quella che per loro era la più grande assurdità: elevare l’altezza alla seconda in un mondo tridimensionale com’è il nostro. Dopo lunghi studi i ricercatori sono così giunti ad una nuova formula, con la quale hai calcolato il tuo BMI poco fa e che qui ti riportiamo.


1,3 x peso in Kg / altezza in Cm^2,5


Ecco dunque che la formula nuova cambia e aggiunge un fattore costante di 1,3 da moltiplicare al peso, e per affrontare la tridimensionalità del mondo eleva l’altezza alla 2,5. Ma nei risultati dell’IMC cosa cambia? I ricercatori stimano che il valore otteuto con la nuova formula vari di ± il 2% a seconda del genere, ma questa formula ancora non contempla la differenza tra maschi e femmine, ed è quindi da prendere come una stima, più accurata di quella ottenuta con la formula del 1840, ma pur sempre e solo un valore indicativo e non diagnostico.

Ora che abbiamo interpretato e chiarito tutto riguardo al BMI siamo pronti a passare al fabbisogno minimo, per scoprire cos’è e come viene calcolato.


Metabolismo basale (fabbisogno minimo)

Il metabolismo basale (BMR la sigla inglese) è il dispendio energetico di un organismo a riposo; rappresenta l’energia necessaria alle funzioni base del nostro corpo come circolazione, respirazione e regolazione della temperatura. Conoscere il proprio fabbisogno minimo è necessario per poter capire di quanta energia si ha bisogno ogni giorno per la propria sopravvivenza, senza tener conto di qualsiasi altra attività praticata durante la giornata.

Per poter ottenere invece una stima del fabbisogno giornaliero è necessario calcolare in primis il metabolismo basale, per poi moltiplicarlo per l’indice PAL (livello di attività fisica) di modo da ottenere una stima del fabbisogno giornaliero totale di una persona. Ma andiamo con ordine e scopriamo come si calcola il BMR (metabolismo basale)


Formula per ottenere il metabolismo basale ed il fabbisogno giornaliero

Al fine di calcolare il fabbisogno minimo di un soggetto esistono decine di formule più o meno affidabili; alcune prevedono persino la misurazione della massa grassa al fine del calcolo. Dovendo però essere il metabolismo basale un fattore da conoscere ed alla portata di tutti, Harrys-Benedict hanno sviluppato una formula che necessita di sole 4 variabili: Età, peso, altezza e sesso.

Basandosi su questa formula Mifflin e St.Jeor hanno sviluppato una rivisitazione che presenta un errore di solo il 2% a seconda dei casi, dimostrandosi così la più affidabile e concorde con i dati calorimetrici delle formule per il calcolo del fabbisogno energetico minimo. Andiamo allora a scoprire come questa formula è composta:


Donne:10 x peso in kg + 6.25 x altezza in Cm – 5 x età in Anni – 161

Uomini:10 x peso in kg + 6.25 x altezza in Cm – 5 x età in Anni +5


È così quindi che grazie a questa formula riusciamo ad ottenere il nostro metabolismo basale, il fabbisogno minimo in Kcal del nostro corpo per sopravvivere. Ottenuta questa stima non resta altro che moltiplicarla per il fattore PAL (il livello di attività fisica praticata giornalmente) per ottenere un valore indicativo dell’energia che ogni giorno bruciamo per dormire, respirare, camminare, studiare ed ovviamente nuotare.


Conclusioni

In questa pagina hai avuto modo di calcolare il tuo BMI, il tuo metabolismo basale e hai stimato il consumo energetico giornaliero che devi sostenere. Inoltre hai scoperto le formule che ti permettono di ottenere questi dati e  hai potuto interpretare gli stessi con le tabelle dedicate. Ma prima di lasciarti devo darti ancora alcune informazioni, per non cadere in errori.

La formula utilizzata per il calcolo dell’IMC (BMI) permette di ottenere soltanto una stima del tuo stato di forma; come già ti accennavo prima, anche la nuova formula sviluppata ad Oxford presenta delle debolezze, ad esempio la mancata differenziazione all’interno del calcolo tra maschi e femmine. Il valore ottenuto è dunque da prendere come buono ma fino ad un certo limite, non è uno strumento diagnostico.

Per quel che riguarda invece il metabolismo basale ed il fabbisogno giornaliero, anche questi valori sono stimati, seppur con una buona precisione per quanto riguarda il fabbisogno minimo. La formula del metabolismo basale presenta infatti solamente un errore di stima del 2,3% per i maschi e dello 0,1% per le femmine.

Riguardo la stima del consumo calorico giornaliero la stima perde di precisione, i valori PAL con cui il calcolo viene eseguito sono quelli di riferimento dell’OMS, ma ovviamente ogni persona esegue delle attività differenti ogni giorno e raggruppare tutti in soli 5 livelli è riduttivo e può essere un riferimento solo approssimativo.

Spero ti siano stati d’aiuto questa pagina e questi strumenti, sfruttali appieno e dai sempre il massimo!


Fonti:


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