A Doha si conclude la XXI Edizione dei Campionati mondiali di nuoto. L’Italia chiude in sesta posizione nel medagliere generale con 19 medaglie mentre è quinta nel medagliere del nuoto in vasca con un bottino complessivo di 12 medaglie: 2 ori, 5 argenti e 5 bronzi.

Si conclude un mondiale da record per l’Italnuoto e si avvia nel migliore dei modi l’anno che ci porterà a Parigi 2024.


12 medaglie in vasca: un nuovo record per l’Italnuoto

La XXI edizione dei Campionati mondiali di nuoto è stata per molti versi anomala, come in qualche modo è logico che sia un’edizione iridata che si svolge a febbraio dell’anno olimpico.

Quello di Doha è stato un mondiale con moltissime assenze illustri ed è stato un mondiale con pochi riscontri cronometrici di rilievo (per approfondire: abbiamo fatto un confronto con i podi indivudali maschili e i podi individuali femminili del nuoto in vasca a Fukuoka 2023 e a Doha 2024), ma al netto di tutto ciò, è stato un mondiale che ha regalato molte gioie e tante importanti conferme per il nuoto azzurro.

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L’Italia della vasca porta a casa 12 medaglie, tre in più rispetto all’edizione di Budapest 2022.

Simona Quadarella compie un’impresa che rimarrà nella storia con i due ori conquistati nei 1500 e negli 800 stile libero. Doppia medaglia individuale anche per Alberto Razzetti, argento nei 200 farfalla e bronzo nei 200 misti e per Nicolò Martinenghi argento sia nei 50 che nei 100 rana.

Gregorio Paltrinieri torna sul podio iridato con l’argento negli 800sl, Alessandro Miressi vince la sua prima medaglia individuale con l’argento nei 100sl, primissima medaglia iridata invece per Sara Franceschi che corona un percorso di crescita costante con il bellissimo bronzo nei 400 misti, mentre per Benedetta Pilato arriva la quinta medaglia iridata con il bronzo nei 50 rana.

Infine sono 2 le medaglie che arrivano dalle staffette. ZazzeriConte BoninFrigo Miressi sono d’argento con la 4x100sl mentre LambertiMartinenghiSansone e Miressi sono di bronzo con la 4×100 mista.


10 pass per Parigi e 6 primati personali

Al termine del mondiale sono dieci gli azzurri che hanno già ottenuto il Pass per il nuoto in vasca in vista di Parigi 2024: 9 in gara individuale e 1 per la staffetta.

  • Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52″82
  • Sara Franceschi nei 400 misti in 4’37″86
  • Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 59″13
  • Alessandro Miressi nei 100sl in 47″61
  • Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7’42″98 e nei 1500 stile libero in 14’41″38
  • Benedetta Pilato nei 100 rana in 1’05″80
  • Simona Quadarella negli 800 stile libero in 8’17″44 e nei 1500 stile libero in 15’46″99
  • Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1’55″09, 200 misti in 1’56″21 e nei 400 misti in 4’09″29
  • Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 21″80
  • Manuel Frigo nella 4x100sl (staffettista)

Sono stati invece 6 i primati stabiliti dagli azzurri durante la rassegna iridata di Doha:

  • Michele Lamberti nei 100 dorso in 53″73
  • Luca De Tullio negli 800 stile libero in 7’46″55
  • Manuel Frigo nei 100 stile libero in 48″25
  • Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1’54″65
  • Gianmarco Sansone nei 100 farfalla in 52″15
  • Michele Lamberti nei 50 dorso in 24″68

Le parole di Butini

Al termine della manifestazione sono positive le parole del tecnico della nazionale Cesare Butini che si dice soddisfatto del mondiale e fiducioso guardando al futuro:

Il bilancio è molto positivo con tutte le staffette qualificate alle Olimpiadi e risultati vari e di prestigio. (…) Certamente la squadra ha risposto, conquistando quindici pass olimpici, di cui nove individuali e sei di staffetta, 12 medaglie come mai avvenuto. Adesso valuteremo coi tecnici delle società tutte le situazioni in base ad atleti e progetti che mirano alle Olimpiadi e al prossimo quadriennio.

I campionati assoluti di Riccione saranno un’ulteriore verifica per il movimento. Il bilancio generale dei mondiali è molto positivo, ma non dobbiamo sederci e dare per scontato che sarà così anche alle Olimpiadi di Parigi. Anzi. Per riuscirci dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione con la consapevolezza dell’altissimo livello di confronto che troveremo.

Le cose che mi sono piaciute di più sono l’unione di intenti, la forza del gruppo e la consapevolezza dei nostri mezzi. Non c’è stato un atleta in particolare, ma tanti mi sono piaciuti. Sono contento che Simona Quadarella sia tornata sul podio e abbia vinto il titolo degli 800 e dei 1500 stile libero, che Nicolò Martinenghi si sia confermato, che Alberto Razzetti abbia acquistato consapevolezza, che Benedetta Pilato abbia dato continuità ai suoi risultati col nuovo progetto di vita e allenamento, che Alessandro Miressi abbia conquistato la prima medaglia mondiale individuale, che Sara Franceschi sia salita sul podio dei 400 misti dopo i problemi fisici che ne avevano rallentato la preparazione, che il grande Gregorio Paltrinieri abbia conquistato medaglie, ma anche fatto esperienze importanti per gestirsi al meglio in vista delle olimpiadi; ma desidero sottolineare pure un giovane come Alessandro Ragaini, all’inizio un po’ timoroso, che nella 4×200 ha dimostrato di essere un atleta sul quale possiamo puntare. E’ rientrato in Italia prima di noi per impegni scolastici. Lui, come molti altri ragazzi presenti a Doha e altri rimasti in Italia, ci permettono di guardare al futuro e contestualmente agli impegni prossimi con fiducia.

Nello sviluppo del percorso di crescita dei giovani crediamo molto nella massima incentivazione degli atleti. Il modo migliore per farli crescere riteniamo che sia la partecipazione alle principali gare internazionali, quindi mondiali ed europei. Abbiamo qualificato tutte le staffette; stanno facendo un bel percorso. Per alcune il cammino è ancora lungo, ma questo è un buon punto di partenza.

E’ stato un bel mondiale. Desidero fortemente ringraziare lo staff tecnico federale e i tecnici sociali per il supporto costante e fondamentale, senza il quale sarebbe impossibile ottenere certi risultati. La sinergia tra Federazione e società è da sempre alla base del nostro lavoro e il continuo confronto ci aiuta a sostenere e accrescere individualità e collettivo pensando al presente, ma anche al futuro.


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Siamo giovani ragazzi appassionati di nuoto, scrittura e social network. Raccontiamo il mondo acquatico in modo diverso e innovativo, con uno stile fresco e rivolto ai giovani.

Nati nel 2010, siamo cresciuti a piccoli passi, cercando ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere.

Il nostro intento è quello di far vedere che in Italia oltre ai palloni che corrono sui prati verdi e alle moto che girano sui circuiti ci sono anche tante storie che profumano di cloro.