Un argento e un bronzo per chiudere il mondiale più vittorioso di sempre nella storia del nuoto azzurro. La prima incredibile medaglia di Benedetta Pilato, il bronzo di Gregorio Paltrinieri che abdica dai 1500sl e poi il record italiano della 4×100 mista femminile all’ultima gara iridata di Federica Pellegrini. Ecco le pagelle dell’ottava e ultima giornata di gare ai Campionati Mondiali di Gwangju 2019.
Benedetta Pilato: 10
14 anni e una medaglia mondiale. 14 anni e una finale spalla a spalla con Lilly King, tenendo testa alla primatista mondiale sino all’ultima bracciata. 14 anni e salire sul secondo gradino di un podio mondiale. 14 anni e raggiungere un traguardo che la maggior parte degli atleti non riescono a conquistare in tutta la carriera. 14 anni e affrontare una finale di questo spessore con la testa di una campionessa. 14 anni e mettersi alle spalle Yuliya Efimova.
14 anni e diventare la più giovane italiana di sempre a vincere una medaglia mondiale. 14 anni e scrivere un pezzetto di storia della rana mondiale. 14 anni. No, non è possibile dividere la prestazione di Benedetta dalla sua età. Oggi, a Gwangju, si è scritta una pagina di storia. Nel giorno dell’ultima finale iridata di Federica Pellegrini, il nuoto azzurro vede una nuova stella nascere, una stella che ha 14 anni, è di Taranto e ha il nome e il volto di Benedetta Pilato.
Ilaria Cusinato: 5
Con le batterie dei 400 misti si chiude il mondiale di Ilaria Cusinato. Un mondiale che effettivamente non è mai entrato nel vivo, o quantomeno non ci ha mai regalato emozioni. Ilaria Cusinato sembra la controfigura di quella che abbiamo visto lo scorso anno a Glasgow. Un anno di grandi cambiamenti, il suo, che sembrano aver contribuito negativamente al suo stato di forma. Speriamo che nei prossimi mesi riesca a ritrovare quell’equilibrio di cui ha certamente bisogno, così che per Tokyo 2020 potremo nuovamente avere una Cusinato 2.0: siamo tutti con te!
Domenico Acerenza: 7,5
Domenica Acerenza chiude la sua prima esperienza iridata con un sesto posto nei 1500 stile libero, dopo l’argento vinto nelle acque libere e il pass olimpico conquistato nella 10km. Senza ombra di dubbio un mondiale più che soddisfacente per lui che se ne va da Gwangju con una medaglia e un bagaglio di esperienza fondamentale in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Gregorio Paltrinieri: 6,5
Quello coreano era un mondiale pieno di incognite e lo si sapeva da un po’. Il pass olimpico conquistato nella 10km, l’argento nella staffetta e poi l’oro negli 800sl facevano ben sperare in vista dei 1500sl, la sua gara. Le batterie raccontavano di un Greg agguerrito che voleva difendere il titolo, ma in finale è tutta un’altra storia. L’imperatore dei 1500sl deve cedere lo scettro a uno straordinario Wellbrock (voto: 9,5) che compie l’impresa vincendo sia la 10km sia i 1500. Il tedesco è senza ombra di dubbio uno dei migliori di questo mondiale. Greg si deve accontentare di un bronzo e aspetta la rivincita. A Tokyo 2020 si attende una sfida stellare.
Katinka Hosszu: 9,5
Infinita! Dopo la vittoria nei 200 misti, l’Iron Lady si aggiudica anche la distanza doppia confermandosi la regina indiscussa dei misti. Katinka Hosszu ha stravolto la sua gara, non scappa più nel delfino ma nella rana, eppure non cambia il risultato finale. La magiara vince sula cinese Ye Shiwen (4’32″07) e la giapponese Yu Ohashi (4’32″33) e s’incammina verso Tokyo 2020 come la mistista da battere, ancora una volta.
Martina Carraro: 8
Un mondiale da incorniciare, il suo. Dopo il bronzo nei 100 rana Martina si conferma ai massimi livelli della rana mondiale chiudendo al quinto posto la distanza dimezzata. L’anno prossimo massima concentrazione sui 100, che sono distanza olimpica, sia per la gara individuale, sia per la staffetta mista femminile. E l’Italia può a tutti gli effetti sognare in grande. Oggi una prestazione di prestigio in 30″49, sui limiti del proprio personal best.
4×100 mista maschile: 3
Senza dubbio una delle delusioni più grandi di questo mondiale. Lontani dai migliori 8, fuori dai migliori 12: niente finale iridata e niente pass olimpico (almeno per il momento). Una staffetta che poteva essere da migliori 5 al mondo affonda nelle batterie. Un risultato che ha dell’incredibile…
Duncan Scott: 10
Ma che ha fatto il britannico? 46″1 lanciato in chiusura della 4×100 mista inglese, un tempo MAI visto. La staffetta vince l’oro e stabilisce il nuovo record europeo in 3’28″18, ma quello che ha compiuto Duncan Scott è un recupero sensazionale e una prestazione che si inserisce di prepotenza tra le migliori di sempre (con e senza gomma) nella storia dei 100sl al maschile.
4×100 mista femminile: 9
Che grinta, che determinazione! L’ultima finale mondiale di Federica Pellegrini si chiude con il bellissimo quarto posto conquistato dalla 4×100 mista femminile con tanto di record italiano in 3’56″50, prima delle squadre europee. Margherita Panziera, Martina Carraro, Elena di Liddo e Federica Pellegrini nuotano 4 super frazioni e inseriscono la staffetta mista femminile azzurra tra le migliori al mondo e tra le pretendenti al podio olimpico. Bisognerà limare ancora qualcosa, ma queste 4 campionesse possono farci sognare in grande.
#Gwangju2019: il programma iridato prevede la partecipazione di tutte le discipline FINA: nuoto, nuoto di fondo, nuoto sincronizzato, pallanuoto, tuffi. Link utili:
La diciottesima edizione dei Campionati Mondiali di nuoto è l’evento clous per gli sport acquatici del 2019, nonché vero e proprio trampolino di lancio in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Per rimanere sempre aggiornato e ricevere tutte le news in anteprima puoi seguirci sui social o iscriverti alla nostra newsletter.
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Profilo Autore
- Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.
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