L’eterno Campione. Che sia in forma eccellente o con un po’ di stanchezza accumulata, Gregorio Paltrinieri è il Campione che non si risparmia mai ed è sempre lì, a contendersi il titolo con i suoi rivali, che in fondo sono anche un po’ amici.
Se si parla di 800 e 1500 stile libero ad un Campionato Europeo, si parla anche di Mondiale perché l’élite è tutta nel vecchio continente: Florian Wellbrock, Mychajlo Romanchuk, Domenico Acerenza, Damien Joly, Felix Auboech a cui si aggiunge il nuovo pupillo di Casa Italia, Lorenzo Galossi.
Dopo l’argento nei 1500 stile libero, Gregorio Paltrinieri si racconta ai nostri microfoni in zona mista. La volata iniziale e il tempo di 14’39″79 non bastano per contenere l’avanzata di Mychaijlo Romanchuk che con il tempo di 14’36″10 agguanta l’oro davanti al pubblico del Foro Italico.
Delusione? No, nella vita si vince e si perde e questo Greg lo sa davvero bene.
“Non sono deluso dalla prestazione perché 14’39 è buono. Sono vagamente amareggiato da quello che è successo, ma nel senso che voglio sempre vincere e questo mi fa star male.
Ero venuto combattente come sempre, pensavo di poter vincere, di essere il più forte in vasca. Non sempre riesci a tradurlo poi veramente“.
Nel complesso, una gara ben eseguita, un tempo che si inserisce tra i migliori al Mondo. Tre secondi di differenza sembrano una disfatta ma se li inseriamo nell’arco di tutta la stagione ci rendiamo conto di come, in realtà, non siano altro che una conferma.
“Non credo ci sia un errore, credo che comunque la stanchezza di tutta la stagione si sia fatta sentire. Ho iniziato bene, ma poi non avevo il passo di Budapest forse.. Ma vedi, da gara a gara cambia! Negli 800 sono andato anche più veloce di Budapest.
So che sto abbastanza bene, so anche che dall’altra parte che tutte queste gare, questo stress si fanno poi sentire. Oggi non è una brutta gara, con 14’39” rischi di vincere tutte le volte. Però se uno fa 15’36” (il tempo della vittoria di Romanchuk) devi avere qualcosa di più e io oggi non ce l’avevo“.
Non si possono fare grandi giri di parole: nella piscina di casa, Greg voleva vincere e regalare al pubblico un’ulteriore esultanza dopo quella degli 800 stile libero. Lui, il padrone del mezzofondo, l’atleta in grado di far scalpitare migliaia di persone venute appositamente solo per lui, esce dalla vasca con un solo rammarico: non aver vinto. E non per la vittoria di per sé, ma per il pubblico che lo osannava.
“Avevo la percezione di averli un po’ delusi, magari si aspettavano tutti qualcos’altro da me oggi, però io non sono deluso da me stesso, è il massimo che potevo fare oggi. E’ stata una stagione lunghissima, con mille gare e infatti lo vedi perché tutti noi abbiamo degli alti e dei bassi: Romanchuk non aveva fatto bene gli 800 e oggi è andato a bomba nei 1500. Quindi, credo sia abbastanza naturale e non devo neanche io dimenticarmi che siamo tutti persone e che abbiamo tutti alti e bassi.
Detto questo, oggi ho fatto una gara buona perché 14’39 è buono, però non ne avevo di più e mi spiace un po’. Forse mi aspettavo anche io di più però capisco la situazione…“
Non era un compito facile, questo è da sottolineare. Per battere Romanchuk bisognava avvicinarsi al tempo nuotato poco meno di due mesi fa in occasione del Mondiale di Budapest. E quella di Budapest era stata una gara da Record del Mondo, con l’azzurro che fino agli ultimi metri ha sfiorato il primato mondiale:
“Sapevo sarebbe stata una gara tirata: o lui, o Florian (Wellbrock, ndr.), o tutti e due mi avrebbero potuto dare fastidio, quindi quando è così devi essere al meglio e io oggi sinceramente non ero al meglio. Non mi sentivo per niente bene, infatti la percezione era che fossi anche molto sotto ritmo. Invece è uscita una gara forte e secondo me è questo il bello della nostra rivalità: ci porta sempre un po’ su a tutti, in ogni situazione“.
Tra poche ore, Greg si ributterà in acqua, questa volta non nella confortante vasca da 50 metri ma nelle frenetiche onde di Ostia, dove si disputeranno le gare del nuoto di fondo. A causa del maltempo, le gare sono già state spostate di due giorni e inizieranno domani, sabato 19 agosto.
“Noi c siamo allenati tutto l’anno ad Ostia ed è un mare imprevedibile, succede di tutto. Però, devo dire che una costante sono le onde, c’è sempre vento. E’ sicuramente stimolante, ci saranno tutti loro quindi ancora più stimolante. Cercherò di fare il mio meglio, sono gare diverse che vanno prese anche diversamente“.
Un oro e un argento è il bilancio dell’Europeo di Gregorio Paltrinieri a questo Europeo, un Europeo che non è ancora terminato e potrà regalare ancora immense soddisfazioni all’Azzurro. Ma al di là delle medaglie, ciò che realmente interessa è la scia infinita di successi e conferme che ormai da 10 anni continua a collezionare.
Gli sfidanti sono sempre quelli, a volte cambiano e spuntano nuovi nomi ed è proprio questa la scommessa, saper restare lì e questo non è da tutti. Ma del resto, essere un Campione non è da tutti.
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Profilo Autore
- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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