
LETTERA APERTA A LA GAZZETTA DELLO "SPORT" #iononstozitto
21 Marzo 2018Cara Gazzetta dello Sport, ti scriviamo questa lettera a nome di tutti gli appassionati di nuoto e di tutti i figli di quegli sport minori che, proprio come il nuoto, rimangono sempre in secondo piano, confinati ogni giorno nelle ultime pagine del vostro quotidiano tutto rosa. #iononstozitto
Ti scriviamo questa lettera in qualità di vostri lettori, lettori che sono stanchi e un po' amareggiati dal vostro cercare sempre di fare notizia. Quando sei il più grande quotidiano sportivo di un paese credo vi sia il dovere etico e morale di parlare di sport. Di sport, non di gossip. Perché quando in prima pagina trovi la foto di Icardi e della sua fidanzata col titolone "Wanda Maurito il mio tesoro" sembra una vera e propria presa in giro nei confronti delle notizie sportive, quelle vere.
Luca Dotto lancia una battaglia silenziosa. Silenziosa per il suo Tweet Muto. Silenziosa perché l'immagine parla da sé. Silenziosa perché, come sempre, nessuno ne parla. Luca Dotto ha lanciato una battaglia, e noi abbiamo deciso di farla nostra. Per far capire che in Italia, oltre ai palloni che corrono sui prati verdi, ci sono anche tante storie di atleti che profumano di cloro, di atleti che corrono sulle piste rosse in tartan, e di atleti che danzano sui parquet. Storie che magari (magari) valgono di più del gossip, o che comunque meriterebbero più spazio - rispetto al gossip - tra le pagine di un quotidiano che si dice sportivo.
Sai, cara Gazzetta, non è la prima volta (e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima) che metti in secondo piano le notizie degli sport minori. Era successo durante gli Europei in Corta di Copenaghen (vedi il Tweet di Dotto qui sotto), era successo durante i Campionati Mondiali Paralimpici di Città del Messico ed è successo più recentemente durante i Giochi Paralimpici Invernali, mai nessuna prima pagina dedicata alle medaglie degli azzurri. Ma il calcio fa notizia, si sa, il nuoto no. Il calcio fa notizia anche se ai mondiali l'Italia non ci va, e se non va ai mondiali poco importa, si può sempre parlare di Gossip: guai a parlare degli altri sport!
#iononstozitto, no. Non sto zitto, non stiamo zitti. Perché esiste lo sport anche fuori dagli stadi. Sì, cara Gazzetta, ci sono molte notizie che si possono raccontare. Ieri, ad esempio, si sarebbe potuto dare spazio alla medaglia di bronzo vinta da Simone Ruffini nella prima tappa delle Fina World Series, e magari si sarebbe potuto parlare anche del 5° posto di Gregorio Paltrinieri alla sua prima gara nella competizione. Paltrinieri e la sfida del nuoto di fondo ... era interessante, non trovi? Evidentemente no. Tu, cara Gazzetta, hai preferito dare spazio a Wanda e Maurito.
Son gusti, è chiaro, e la tua è una scelta liberissima. Solo lasciati dare un consiglio: il nome sarebbe meglio cambiarlo in Gazzetta del Gossip. Perché il problema, come ha sottolineato bene Luca Dotto in un'intervista a Vanity Fair, non è che il calcio ha più seguito del nuoto: «So che il calcio fa vendere, però parliamo di calcio, non di pettegolezzi. Per questo ci sono i rotocalchi. I giornali sportivi devono parlare di sport. Di tutti gli sport». Cara Gazzetta, parla di sport, per questo sei nata, il Gossip lascialo ai giornali rosa, quelli veri.
Distinti saluti,
la redazione di #nuotounostiledivita
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- Cresciuti a piccoli passi, cerchiamo ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere, con l'intento di far vedere che in Italia oltre ai palloni che corrono sui prati verdi e alle moto che girano sui circuiti ci sono anche tante storie che profumano di cloro.
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