Si è appena concluso il primo giorno di gare del derby Europeo dell’International Swimming League. A Londra tantissime emozioni con la vittoria di Fabio Scozzoli nei 50 rana (eguagliato il record italiano ed europeo del 2017), battendo anche sua maestà Adam Peaty. Federica Pellegrini terza nei 200sl, Minna Atherton fa doppietta aggiudicandosi 50 e 200 dorso. Aqua Centurions in terza posizione a più 13 dal team capitanato da Katinka Hosszu. In testa dopo il primo giorno di gare Energy Standard. Di seguito tutti i risultati del primo giorno di gare del derby europeo.

Ecco la classifica dopo il primo giorno di gare:

  1. Energy Standard – 238
  2. London Roar – 224
  3. Aqua Centurions – 178
  4. Team Iron – 165

Di seguito, tutti i risultati della giornata.


100 farfalla

Emma McKeon, (London Roar) si aggiudica in 55″95 la prima finale della giornata. Vince (un po’ a sorpresa) davanti a Sarah Sjostrom (Energy Standard, 56″39) e Marie Wattel (London Roar, 56″39). Bene Ilaria Bianchi che chiude al quarto posto con un buon 56″97. Rimane un po’ indietro Ilaria Bianchi, settima posizione per lei in 57″40.

Nella finale al maschile Chad le Clos (Energy Standard) vince in 49″34 davanti a un ottimo Matteo Rivolta (50″24). Terza posizione per Vini Lanza (London Roar, 50″59).


50 rana

Nei 50 rana al femminile trionfo di Alia Atkinson (Team Iron) in 29″32 davanti a Imogen Clark (29″44) e una buona Martina Carraro che chiude in 29″64 solo 7 centesimi meglio di Arianna Castiglioni. Ottima prestazione per entrambe le azzurre quando mancano poco meno di due settimane agli europei in corta di Glasgow.

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Nella finale al maschile sublime prestazione di Fabio Scozzoli che in 25″62 eguaglia il record italiano ed europeo che aveva nuotato ai Campionati Europei in corta di Copenaghen e trionfa davanti a Vladimir Morozov (Team Iron, 25″89) e  Ilya Shymanovich (Energy Standard, 25″97). Solo quarto Adam Peaty, 11 centesimi meglio di Nicolo Martinenghi, quinto in 26″11.


400 misti

Katinka Hosszu trionfa nei 400 misti in 4’25″44, quasi un secondo meglio di Fantine Lesaffre (Energy Standard, 4’26″41). Terza posizione per Sydney Pickrem (London Roar) in 4’27″59.

Nella finale al maschile vince Maxim Stupen (Energy Standard) in 4’04″39 davanti a Duncan Scott, (London Roar, 4’04″55) e Gunnar Bentz (Team Iron, 4’05″83).


200 dorso

Nei 200 dorso al maschile vince Evgeny Rylov (Energy Standard) in 1’49″67, seconda piazza per il nuotatore dei London Roar Christian Diener (1’50″36). Terzo Travis Mahoney degli Aqua Centurions in 1’51″01.

Nella gara al femminile un’ottima Margherita Panziera chiude in seconda posizione in 2’02″36 alle spalle di Minna Atherton (London Roar) che vince in 1’59″25. Terza posizione per Emily Seebohm in 2’03″65. Chiude ottava Silvia Scalia in 2’08″09.


50 stile libero

Florent Manadou (Energy Standard) vince, e non è una sorpresa, i 50 stile libero in 20″57 davanti a Vlad Morozov (Team Iron, 20″77) e Ben Proud (Energy Standard, 21″22).

Nella gara al femminile trionfo di Cate Campbell (London Roar) in 23″48 davanti a una doppietta Energy Standard con Sarah Sjostrom seconda in 23″52 e Kayla Sanchez terza in 23″81. Solo ottava l’azzurra Silvia di Pietro che ha chiuso in 24″70.


200 stile libero

Kayla Sanchez (Energy Standard) vince in 1’52″72 la finale dei 200sl al femminile in cui ha partecipato un po’ a sorpresa (nelle tappe precedenti aveva fatto altre gare) anche Federica Pellegrini. L’azzurra ha chiuso in 1’53″28, terza posizione alle spalle di Femke Heemskerk (1’53″22). In generale buone impressioni quando mancano poco meno di due settimane agli europei in corta di Glasgow.

Nella finale al maschile trionfano i London Roar con Alex Graham (1’42″55) davanti ai due nuotatori Aqua Centurions Breno Correia (1’42″93) e Vladislav Grinev (1’43″58).


50 dorso

Nei 50 dorso va nuovamente a segno Minna Atherton la quale, dopo la vittoria nei 200, si aggiudica anche la distanza più veloce chiudendo in 26″05 davanti a Kira Toussaint (Team Iron, 26″37) e Georgia Davies (Energy Standard, 26″45). Quinta posizione per Silvia Scalia in 26″61 mentre è settima Elena di Liddo in 26″79.

Nella finale al maschile Guilherme Guido (London Roar) mette i bastoni tra le ruote a Florent Manaudou. Il brasiliano vince in 22″82, quasi mezzo secondo meglio del nuotatore francese dell’Energy Standard che ha chiuso in 23″31 davanti al compagno di squadra Kliment Kolesnikov (23″43). Sesta posizione per Simone Sabbioni in 23″88.


200 rana

Sydney Pickrem (London Roar) si è aggiudicata i 200 rana al femminile in 2’19″21 davanti a Fanny Lecluyse (Team Iron, 2’19″76) e Kierra Smith (Energy Standard, 2’20″49). Quarta posizione per Martina Carraro in 2’20″96 (Personal Best), sesta piazza per Arianna Castiglioni in 2’23″00.

Anton Chupkov (Energy Standard) vince in 2’02″98 davanti ad Adam Peaty (2’04″63) e Ilya Shymanovich 2’04″92. Settima e ottava posizione per Fabio Scozzoli (2’08″63) e Niccolo Martinenghi (2’10″53).


Staffette

4×100 stile libero femminile

  1. Energy Standard 2 – 3:26.55
  2. London Roar – 3:28.77
  3. London Roar 2 – 3:29.87
  4. Aqua Centurions – 3:30.01
  5. Iron – 3:32.48
  6. Energy Standard – 3:34.45
  7. Iron 2 – 3:36.30
  8. Aqua Centurions 2 – 3:39.24

4×100 mista maschile

  1. Energy Standard 2 – 3:23.14
  2. London Roar 2 – 3:23.56
  3. Aqua Centurions 1 – 3:24.68
  4. Energy Standard 1 – 3:25.77
  5. London Roar 1 – 3:28.95
  6. Iron 1 – 3:29.30
  7. Aqua Centurions 2 – 3:29.54
  8. Iron 2 – 3:30.56

4×100 stile libero maschile

  1. Aqua Centurions 1 – 3:07.51
  2. Iron 1 – 3:07.86
  3. London Roar 2 – 3:08.70
  4. Energy Standard 1 – 3:09.24
  5. Aqua Centurions 2 – 3:10.85
  6. Iron 2 – 3:12.10
  7. London Roar 1 – 3:18.10
  8. Energy Standard 2 – DSQ

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Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.