Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nonché triplice campionessa mondiale e otto volte campionessa europea, Simona Quadarella è ormai di fatto una delle nuotatrici più interessanti (e forti) della storia del nuoto italiano. Dal tetto del mondo, con le sue innumerevoli vittorie, si sta preparando a farci sognare durante gli ormai vicini Giochi Olimpici di Parigi 2024, i quali si svolgeranno presso La Défense Arena tra il 27 luglio e il 4 agosto.
Con il doppio oro conquistato ai Mondiali di Doha di quest’anno – negli 800 e nei 1500 stile libero – diventa la prima nuotatrice italiana a raggiungere questo risultato nelle sue distanze, consacrandosi come una delle più forti di sempre:
“È una cosa che mi da un sacco di stimoli, ma mette anche un po’ di pressione…credo che alla fine le pressioni servano per caricare e per dare stimoli in più!”
Tutti conoscono il suo nome, è impossibile non sapere chi sia anche se non si è appassionati nuoto come noi. Nonostante la fama e la notorietà, quando le si chiede quali siano i suoi pronostici o le sue aspettative per i Giochi Olimpici di Parigi sorride e non si sbilancia, forse per scaramanzia o forse ancora perché è fatta così:
“Voglio sicuramente cercare di provare a portare qualcosa di bello a casa, non diciamo mai niente prima…sono contenta del lavoro che sto facendo, mi sto allenando per questo, speriamo di fare bene!”
Per “fare bene” bisogna allenarsi duramente – cosa che Simona fa da anni – ma ci si deve anche misurare con le avversarie… di fatto la concorrenza si fa sentire, con una Katie Ledecky imprendibile nei 1500 e una Summer McIntosh che stampa un 8’11’’ negli 800 stile libero:
“Le avversarie sono tutte agguerrite, cercherò di non essere da meno. La Ledecky è su un altro pianeta, quando gareggio con lei cerco di non guardarla…guardiamo le altre! Un po’ mi immagino una finale a Parigi, ma si vedrà tutto lì!”
Una finale a Parigi è un sogno, ma non un sogno irrealizzabile, anzi!
In Italia è una regina senza rivali sia nel 400 che nell’800 e nel 1500 stile libero, non ci sono dubbi. Parlando del 400 in campo europeo è una campionessa ormai affermata – con un oro nel 2018 e un argento nel 2022 – diverso è però in campo mondiale:
“È una gara in cui credo di avere ancora tanto margine di miglioramento e ovviamente lo potrò fare dopo Parigi. Non voglio lasciare le mie distanze almeno per uno o due anni…il 400 è un pensiero che potrò avere alla fine della mia carriera, anche in base alle energie che avrò.”
Non vediamo l’ora di vedere cosa succederà a Parigi, sicuri che in ogni caso rimarremo affascinati ed incollati alla TV a fare il tifo per la nostra azzurra!
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