Da ormai una decina di giorni è iniziata la Fase 2 e, dopo un lungo periodo di stop a causa dell’emergenza Coronavirus, alcune piscine italiane hanno riaperto le loro porte per far ripartire gli allenamenti. Secondo quanto emanato dal Governo, infatti, tutti gli atleti di interesse Nazionale possono ricominciare gli allenamenti in ottemperanza del rispetto delle misure di distanziamento sociale in atto.
Da lunedì 11 maggio, dunque, ben 6 piscine hanno gradualmente riaperto le loro porte e hanno accolto gli atleti italiani, tra un misto di felicità e voglia di ripartire. La strada è ancora incerta, il calendario in continua evoluzione, ma la voglia di allenarsi e di tornare alla solita routine è viva più che mai e gli Azzurri sono determinati a recuperare il tempo perduto.
ROMA
Nella Capitale, dove risiedono tanti atleti, gli allenamenti sono ripresi grazie all’apertura del Centro Sportivo Giulio Onesti dell’Acqua Acetosa. A raccontarci le nuove tipologie di allenamento è Rachele Ceracchi, appartenente al gruppo dei Carabinieri e allenata da Mirko Nozzolillo:
L’organizzazione è molto attenta, rispettiamo tutte le norme, il distanziamento sociale e prima di entrare all’Acqua Acetosa ci misurano la temperatura, compiliamo l’autocertificazione e entriamo in piscina solo quando il turno precedente ha terminato di allenarsi ed è uscito completamente.
Siamo divisi in turni e in fasce orarie e rispettiamo tutte le norme. Entriamo sul bordo vasca senza le scarpe, con le ciabatte; stiamo con la mascherina finché non entriamo in acqua e quando usciamo la rimettiamo.
L’organizzazione è molto rigida e volta a non creare assembramenti: Rachele, infatti, ci spiega che non basta che un gruppo abbia terminato l’allenamento e sia uscito dall’acqua; per poter entrare il gruppo successivo, il gruppo precedente deve fisicamente essere uscito dalla piscina, di modo da evitare gli assembramenti.
Le sensazioni di Rachele sono molto positive nonostante, come ci racconta lei ridendo, “all’inizio mi sentivo un polipo“:
Dopo quasi due mesi di inattività, siamo riusciti a ritornare in acqua ed è stata una sensazione meravigliosa. Io mi sono emozionata anche solo nel tragitto per arrivare in piscina, avevo gli occhi lucidi perché ero contentissima.
Quella sensazione di sentir l’acqua mi è mancata, lì mi sento veramente a casa. Non vedo l’ora che arrivi l’orario di allenamento per andare ad allenarmi, per sentire il rumore dell’acqua perché mi è mancato veramente tantissimo.
All’inizio è stato molto faticoso perché riacquisire sensibilità non è stato affatto una passeggiata. Però alla fine quello è il nostro ambiente naturale, quindi risulta abbastanza facile, soprattutto perché c’è la voglia e il piacere di farlo.
MILANO
Da Milano, è la voce di Francesca Fangio a raccontarci le prime sensazioni e l’organizzazione dei tanti atleti che si trovano nel capoluogo lombardo. Per loro, è la piscina D. Samuele a Mecenate – che ospita l’annuale Trofeo Città di Milano – a riaprire e ad offrire sostegno agli azzurri:
Noi di In sport Rane Rosse abbiamo ripreso martedì 12 aprile a Mecenate.
Per quanto mi riguarda è stato bello tornare in acqua perché mi mancava: siamo dei pesci fuor d’acqua. Sensazioni? Tanta fatica, una fatica bella però.
E’ stato un po’ come il primo giorno di scuola, come un bambino che torna a scuola: ero emozionata. L’impatto nell’acqua è stato un po’ traumatico, però bello!
Assieme a Francesca, hanno ripreso gli allenamenti altri atleti di interesse nazionale, tra cui Simone Geni, Anna Piovano e Sara Morotti, alcuni degli atleti tesserati per l’In Sport Rane Rosse.
Visto l’alto numero di atleti che passano per Mecenate, l’organizzazione è un elemento fondamentale:
Siamo organizzati in modo molto semplice: andiamo a Mecenate una volta al giorno, abbiamo lo spazio acqua per un’ora e mezza, dalle 17.00 alle 18.30 per il nostro gruppo, e per queste prime due settimane sarà cosi. Appena un gruppo finisce di nuotare, 10 minuti dopo entra un altro gruppo, siamo scaglionati.
Una soluzione ottimale, che permette a tanti atleti di potersi allenare, con tutte le misure di prevenzione. La speranza, però, è che presto tanti altri centri possanno riaprire e ogni atleta potrà far ritorno alla propria normalità:
Per quanto mi riguarda, se Treviglio dovesse riaprire, ci sposteremmo lì (Francesca è ospitata dal centro sportivo Quadri) che sarebbe positivo perché dentro al centro abbiamo anche la palestra. A Mecenate, per il momento, la palestra non è disponibile per ovvi motivi. Siamo a metà: riusciamo a nuotare ma non riusciamo a fare palestra.
IMOLA
Anche da Imola, dove abbiamo contattato l’azzurra Martina Carraro, la situazione è molto simile. La ranista, che si allena alla corte di Cesare Casella, ha dapprima passato alcuni giorni a Verona, assieme al suo fidanzato Fabio Scozzoli, dove ha potuto tornare ad allenarsi grazie alla riapertura del Centro Federale che ospita, tra gli altri, Federica Pellegrini.
Subito dopo, il rientro a casa per proseguire gli allenamenti nella piscina comunale di Imola:
Il ritorno è stato tanto atteso e finalmente è arrivato. Siamo andati a Verona giusto per fare qualche giorno in più. Poi siamo tornati subito a casa. Mi mancava un sacco l’acqua e mi mancava nuotare. Stare fuori dall’acqua è un grande disagio.
Abbiamo ottenuto l’autorizzazione da parte dei nostri gruppi sportivi perché nuotare è il nostro lavoro. Una volta arrivati lì (a Verona ), abbiamo compilato i vari moduli, indossato la mascherina, misurato la temperatura e, solo allora, siamo entrati in acqua.
Qualche giorno dopo, martedì 12 aprile, la riapertura della piscina comunale di Imola ha permesso al gruppo di ricominciare gli allenamenti:
Seguiamo le regole molto attentamente! Entriamo da fuori, da un’uscita di emergenza che dà direttamente sul piano vasca, e non dalla hall: ogni luogo in cui si passa deve essere poi sanificato, così risparmiamo del lavoro.
Prendiamo la temperatura e poi entriamo sul piano vasca. Ognuno di noi ha uno spazio per lo stretching, siamo tutti distanziati.
Una volta finito l’allenamento ci si riveste e si torna a casa, senza fare la doccia in piscina.
Il rientro in vasca è stato più che positivo per Martina, che per ora si racconta molto soddisfatta:
È stato un rientro che pensavo molto più traumatico. A casa non stavamo mai fermi, come magari succede durante le vacanze ad agosto, abbiamo continuato con la palestra ed è stato d’aiuto.
A livello di forza abbiamo mantenuto molto, a livello di acquaticità ovviamente no. Io, personalmente, a livello di acquaticità e coordinazione ho perso poco, rispetto ad altri miei compagni.
Sono contenta. Si fa fatica di fiato, perché questa a secco non si può riprodurre. Piano piano ricominciamo.
Inoltre, proprio nella giornata di ieri, il DT Cesare Butini ha rilasciato – sul sito ufficiale della Federnuoto – una mappatura generale degli atleti in attività al momento. Sono, dunque, ben 6 le piscine aperte attualmente: i Centri Federali di Ostia e Verona, la piscina di Mecenate, il centro sportivo Giulio Onesti e le piscine di Imola e Caserta. Inoltre, si sta studiando una risoluzione per aprire, nei prossimi giorni, anche il Centro Federale di Pietralata, a Roma.
Oltre agli atleti e ai gruppi precedentemente citati, ci sono stati – e ci saranno – alcuni spostamenti volti a permettere un allenamento sicuro a coloro che vivono in città diverse da quelle citate. E’ il caso di Alessandro Miressi e Alessandro Bori che, da lunedì prossimo, si sposteranno a Ostia; stessa soluzione anche per Stefania Pirozzi che tornerà ad allenarsi a Verona.
E poi, continua Cesare Butini:
Su Roma, grazie alla sinergia con i gruppi sportivi militari, abbiamo trasferito al CPO Giulio Onesti alcuni atleti d’interesse internazionale: Filippo Megli, Matteo Restivo, Lorenzo Zazzeri e Paola Biagioli.
Inoltre, dalla mappatura presentata dal DT, si sta studiando la riapertura di altre piscine in Italia per favorire l’allenamento di tutti gli atleti di interesse nazionale. Nel particolare, i centri che nel breve periodo verranno riaperti sono i seguenti:
- Torino, per favorire la ripresa degli allenamenti a Erica Musso e Giorgia Romei
- Genova, per favorire la ripresa degli allenamenti a Davide Nardini, Claudia Tarzia e Alberto Razzetti
- Livorno, per favorire la ripresa degli allenamenti a Matteo Ciampi, Federico Turrini e Sara Franceschi
- Bari, per favorire la ripresa degli allenamenti di Elena di Liddo
Ringraziamo le azzurre che si sono rese disponibili a rilasciare qualche dichiarazione e, a loro, va il nostro sostegno per questa lenta ripresa!
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Profilo Autore
- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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