Un vero e proprio disastro si è abbattuto sulle acque di Ostia, e non parliamo di quello atmosferico ma, ahimé, di quello che concerne la gestione della 25 km in acque libere, disputate nel pomeriggio ma mai terminate. Un disastro, forse, preannunciato ma che crea un unicuum nel mondo natatorio e che ha come epilogo una gara interrotta di cui non abbiamo vincitori.
FACCIAMO UN PASSO INDIETRO
Già da giorni, i presupposti non erano dei migliori. Il mare di Ostia, come aveva raccontato anche Gregorio Paltrinieri ai nostri microfoni, è un mare sempre abbastanza mosso ma il maltempo degli scorsi giorni ha peggiorato la situazione, rendendo impossibile la manifestazione.
Già lo scorso 16 agosto, quando ancora si stavano disputando le gare in vasca, la Federazione Italiana Nuoto e il Comitato Organizzatore avevano annunciato lo slittamento delle gare di un giorno, con data di inizio fissata al 19 agosto. In un secondo momento, visto il persistere delle onde alte e della pericolosità, è stato decidere di condensare il programma in soli due giorni di gare – creando non poche perplessità nell’ambiente – dando così comunque la possibilità agli atleti di gareggiare.
COSA E’ SUCCESSO
Come da programma, alle 13:00 di questo pomeriggio i 23 atleti – tra uomini e donne – sono partiti per le rispettive gare. Le condizioni sono apparse sin da subito abbastanza critiche, con onde alte che non hanno certamente aiutato gli atleti.
Già alle 15:00 il tecnico Fabrizio Antonelli ha comunicato che, molto probabilmente, la giuria avrebbe deciso di interrompere la gara al quindicesimo chilometro, la distanza minima per poter assegnare le medaglie. La situazione diventa paradossale già alle 16:19 quando molti atleti si sono fermati convinti che la gara fosse terminata. Ma non era assolutamente così.
Tra incomprensioni, direttive incongruenti e tanta perplessità, la gara è stata ufficialmente interrotta attorno alle 17:00 nel caos più totale. La giuria di mare non ha espresso lo stesso verdetto della giuria di terra, alcuni atleti hanno continuato la loro gara mentre altri sono stati interrotti.
Al traguardo, diversi atleti hanno espresso la loro incredulità, il loro sgomento nel non capire quali fossero le direttive. Silvia Ciccarella commenta così:
“Sono uscita dall’acqua perché stavo nuotando ma alcuni ragazzi della Polizia mi hanno fermata e detto che la gara era interrotta. Mi hanno chiesto se volevo tornare a nuoto e avevo bisogno di una mano e sono uscita. Stavo continuando a nuotare. Il mare non era dei migliori, le condizioni non erano adatte per una 25 km. Ci aspettavamo che fermassero la gara, ma pensavo che ci avrebbero dato un giro per giocarcela. Invece ci hanno interrotto sul posto. Ero quinta o sesta in quel momento“.
Commento diverso, invece, quello di Dario Verani che ai microfoni di Sky Sport racconta:
“A me non hanno detto niente. Venivo dalla medaglia d’oro al Mondiale e non concludere la gara, lasciare tutto al caso e non sapere che la gara è finita è inammissibile. Siamo a un campionato Europeo. È andata così. Non si può fare niente“.
Molto simile anche le parole di Matteo Furlan:
“Non c’è un ordine ufficiale e non lo sappiamo ancora. Siamo arrivati all’ultima boa e non sapevamo dove andare“.
All’arrivo, la decisione è rimbalzata sulla giuria. Il punto focale era ricostruire l’ordine di arrivo per poter assegnare le medaglie delle rispettive gare. Tuttavia, l’indecisione e la mancanza di univocità nelle decisioni prese dalle due giurie hanno fatto sì che diversi atleti non raggiungessero neppure il traguardo perché interrotti dagli stessi giudici, rendendo così di fatto impossibile determinare un ordine d’arrivo.
OA Sport, infatti, scrive: “La giuria ha aspettato davvero troppo tempo prima di prendere una decisione ufficiale. Alla fine quando lo ha fatto anche gli stessi atleti sono andati in totale confusione perché alcuni sono stati fermati, mentre altri no. Anche i tre azzurri avevano ricevuto indicazioni diverse“.
Solamente alle 19:14 è arrivata l’ufficialità: gara annullata, non verrà assegnata nessuna medaglia agli atleti.
Definire paradossale e irreale quanto accaduto è un eufemismo. Resta lo sconcerto, l’incredulità e anche qualche interrogativo circa l’organizzazione e la gestione della gara che, purtroppo, lasciano un brutto ricordo di un Europeo che fino ad ora aveva fatto sognare tutti.
I RISULTATI DELLA 5 KM
Un oro, un argento e un bronzo. Questo è il bottino che l’Italfondo ha conquistato nella 5km, sia maschile che femminile.
L’estrema e sorprendente versatilità di Gregorio Paltrinieri regala al carpigiano un altro, importante successo nei 5km dove vince la medaglia d’oro concludendo in 52’13”5. Alle sue spalle, il compagno di allenamenti Domenico Acerenza, che chiude in 52’14”2, a soli sette decimi di distanza dall’oro. Una prova magistrale, quella dei due azzurri, protagonisti di una fantastica doppietta e testimoni di un movimento sempre più in crescita. Con loro, sul podio, anche il francese Marc-Antoine Olivier che tocca in 52’20”8, a circa sette secondi di distacco dagli altri.
In acqua anche Marcello Guidi, che giunge ottavo (52’44”0).
Al femminile, Giulia Gabrielleschi sale sul terzo gradino del podio, terza con il tempo di 57’00”3, ad appena un decimo di distanza dalla medaglia d’argento, vinta alla spagnola Maria De Valdes Alvarez (57’00”2). Oro all’olandese Sharon Van Rouwendaal che inanella un altro successo in 56’58”7. Nella stessa gara, Martina De Memme giunge decima (57’36”9) e Sofie Callo undicesima (57’54”3).
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Profilo Autore

- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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