NUOTO, SETTECOLLI 2023: IL BILANCIO DI THOMAS CECCON 1

NUOTO, SETTECOLLI 2023: IL BILANCIO DI THOMAS CECCON

25 Giugno 2023 Off Di Sofia

Vincere e vincere di nuovo.

Si è parlato molto di Thomas Ceccon - e non solo - negli scorsi giorni. Del resto, il primatista mondiale dei 100 dorso è chiamato a difendere un titolo non indifferente tra poche settimane ai Campionati Mondiali di Fukuoka e, dunque, pensieri e voci si accavallano.

Ma il vicentino pensa solo al risultato e afferma così sorridento: "Penso che il Record del Mondo non sia mio, almeno ho stimoli per migliorarmi". Fa quasi sorridere questa frase eppure, dietro di sé, cela una mentalità vincente, quella mentalità che appartiene ai Campioni

E' su questa scia di pensiero che Thomas Ceccon esce dalla vasca dei 50 farfalla con un mezzo sorriso. Il crono di 22"84 gli vale la seconda prestazione stagionale al Mondo eppure, resta un po' di amaro.

Perché? Perchè, senza troppi giri di parole, afferma di aver cercato il Record Italiano, distante di soli 5 centesimi, che fa gola a chi di Record ormai ne sa qualcosa.

"Volevo fare il record italiano oggi perché sapevo di averlo. Non so cosa ho sbagliato; forse un po' la partenza, come al solito, però è stata una buona gara. Ho fatto un 100 e due da 50, sono stanco fisicamente ma mentalmente tranquillo e oggi si è visto".

E dunque, in chiusura di questa ultima serata di competizioni, è tempo di bilanci con un'ottica futura, ma neanche poi così tanto lontana, che porta il nome di Fukuoka 2023. L'asso della Nazionale Italiana si è fermato ai microfoni di Nuoto uno Stile di Vita e con estrema lucidità e critica ha proposto un suo primo bilancio di quanto visto in acqua in questa tre giorni.

A un appuntamento immancabile come il Trofeo Settecolli, che servirà a completare la squadra che volerà in Giappone, Ceccon si esprime sullo stato di forma della Nazionale e dei colleghi internazionali:

"Basandomi sui risultati, le altre nazioni sono molto superori a noi, sia nella staffetta mista che in quella a stile.
In questo momento dovremmo rimboccarci le maniche. Quando saremo lì la situazione cambierà ovviamente: anche l'anno scorso eravamo andati da sfavoriti nella mista... può succedere di tutto.

Parole che evincono una certa consapevolezza dello status degli Azzurri e che, come specifica in seguito lo stesso Ceccon, vogliono essere di incoraggiamento per i suoi compagni di squadra:

"Spero di aver dato dei segnali e spero che queste interviste i miei compagni le leggano, magari se ne rendono un po' conto anche loro: c'è del lavoro da fare.
Essendo dei nuotatori abbiamo qualcosa in comune: la voglia di far di più e di far meglio. Questo potrebbe essere solo un periodo, secondo me per i Mondiali potremo difenderci.

Viene spontaneo chiedere, date le buone prestazioni a un solo mese dall'appuntamento più importante della stagione, se il velocista azzurro non sia troppo in forma o ci sia ancora margine. Sorride, si complimenta per la domanda e risponde:

"Ottima domanda! Mi capita spesso di fare meeting così. Nel 100 dorso ho fatto un secondo e due decimi in più del mio tempo. I 50, nel bene o male, li fai sempre se hai velocità di base abbastanza alta come ce l'ho io. Con qualche giorno di riposo un 50 lo fai alla grande".

Quasi agli sgoccioli di una stagione che a inizio anno ha visto l'insorgere di alcun problemi, la preparazione per i Mondiali secondo Ceccon procede bene ed è molto più tranquillo:

"Sono sereno per tutte le pressioni del caso che ci possono essere per i Mondiali, non sono preoccupato".

Sempre di buon auspicio sentire un atleta tranquillo. Questo si riflette anche in acqua: si performa anche meglio e non si pensa troppo ai riscontri cronometrici degli avversari. Ma quello che più ci piace di questo Thomas Ceccon è la mentalità. Pare, forse, essere l'unico capace di sottolineare il lavoro che manca, fa suonare un campanello d'allarme che un po' si è bisbigliato in questi giorni. Un campanello che speriamo non suoni nella terra del Sol Levante.


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Profilo Autore

Sofia
Sofia
Studentessa di Chimica, nuotatrice agonista, aspirante scrittrice: non necessariamente in quest’ordine. Forse l’unica nuotatrice al mondo che trova divertenti i 200 farfalla, ma le sue gare preferite in assoluto sono i 100 farfalla e i 100 stile. Membro della redazione, il suo compito? Raccontare storie di cloro sul mondo natatorio e le sue dinamiche per affascinare i meno appassionati, per strappare un sorriso dopo la stanchezza di fine allenamento o, semplicemente, per far battere il cuore agli atleti della community e farli innamorare del nuoto come la prima volta.