Il nuoto è molto diverso rispetto a tutti gli sport terrestri. L’acqua ha una densità circa 800 volte maggiore rispetto all’aria, e oppone quindi una resistenza all’avanzamento molto maggiore rispetto a quest’ultima. È per questo motivo che per aumentare la velocità in acqua si lavora in modo totalmente opposto rispetto a come si lavora sulla terraferma, come abbiamo visto nel primo articolo di questa nuova rubrica dedicata al Nuoto & Tecnica. Per aumentare la velocità di avanzamento si possono infatti seguire due strade: diminuire le resistenze oppure aumentare la propulsione.

Negli sport terrestri, dove le resistenze all’avanzamento dovute all’aria sono molto basse, per migliorare la prestazione si lavora prima sull’aumento della propulsione, e poi sulla diminuzione delle resistenze. Nel nuoto invece si fa l’esatto contrario, lavorando prima sulla diminuzione delle resistenze, e in un secondo momento sul miglioramento della propulsione.

Immagino che a questo punto ti starai chiedendo: “Ok… ma nella pratica come faccio a diminuire le resistenze?”

Semplice: devi migliorare la tua tecnica di nuotata!

L’unico modo per ridurre le resistenze all’avanzamento è quello di correggere i movimenti e la posizione del tuo corpo in acqua, in modo da renderli il più efficienti possibile, che tradotto significa proprio migliorare la tecnica.

È per questo motivo che tutti ti dicono che la tecnica è così importante nel nuoto!

COME MIGLIORARE LA TECNICA IN MODO VERAMENTE EFFICACE 5
Questo articolo è scritto in collaborazione con nuotofacile.com

Cercare di migliorare la propulsione senza prima diminuire le resistenze è un po’ come voler fare andare più veloce un’auto mettendo a punto il motore (propulsione)… ma tenendo tirato il freno a mano (resistenze)!

Non ha molto senso, non trovi?

Ora che hai capito l’importanza della tecnica passiamo allo step successivo.


COME SI FA A MIGLIORARE LA TECNICA?

Il nuoto è uno sport complesso, composto da moltissimi movimenti connessi tra loro.

Quando nuoti devi coordinare i movimenti di braccia e gambe e allo stesso tempo controllare i muscoli del busto, per mantenere un buon assetto in acqua. Come se non bastasse anche respirare è piuttosto complesso! Per inspirare infatti sei costretto a muovere la testa fuori dall’acqua,  sincronizzando questo movimento con tutti gli altri movimenti del corpo.

È per questo motivo che migliorare la tecnica sembra difficilissimo!

Nota, ho scritto sembra, non è.

E sai perché?

Perché in realtà migliorare la tecnica non è poi così difficile… se lo fai nel modo giusto!

Le difficoltà vengono fuori perché l’approccio che molti nuotatori (e purtroppo anche molti istruttori) utilizzano è completamente sbagliato. Questo metodo può essere diviso in due parti:

  1. Individuare l’errore;
  2. Correggere l’errore in modo diretto.

Lo so, sembra la cosa più logica da fare. In fin dei conti vedi un errore e cerchi di risolverlo, che male c’è? Il fatto è che se vuoi migliorare la tecnica questo è il metodo più sbagliato che puoi usare, e non ti porterà a nessun risultato!

Ti spiego subito il motivo, con un esempio.

Immagina di avere una pessima posizione delle gambe nella nuotata a stile libero, e di voler correggere questo particolare della tua nuotata.

Le tue gambe infatti tendono ad affondare, provocando un aumento della resistenza all’avanzamento del tuo corpo in acqua. Che tradotto significa che fai una fatica bestia ad andare avanti.

Secondo questo approccio per migliorare la posizione delle gambe devi concentrare la tua attenzione proprio sulla posizione delle gambe. Cerchi quindi di contrarre i muscoli della schiena per non far affondare il bacino, e inizi a battere le gambe ancora più velocemente.

Il risultato?

Oltre ad andare piano fai anche un sacco di fatica in più per andare avanti, e a fine allenamento ti ritrovi anche con un bel mal di schiena. Non solo non hai risolto niente, ma hai anche peggiorato la situazione.

Niente da fare, metodo bocciato!


MA ALLORA QUALE È IL METODO CORRETTO PER MIGLIORARE LA TECNICA?

Ed è così che ti ritrovi con il broncio, a bordo vasca. Ti stai convincendo che le tue gambe non staranno mai a galla come si deve, e che sarai costretto a nuotare male a stile libero tutta la vita.

Ad un certo punto passa lì a fianco un istruttore, che ha visto la scena da lontano. Ti guarda negli occhi e ti dice: “Se vuoi che le gambe stiano su, devi ruotare di più le spalle!“.

Tu lo guardi e pensi “Ma questo cosa vuole? E poi se ho le gambe che cadono che cavolo centrano le spalle?“.

Ma ormai sei lì, in piscina, a mollo e inizi anche ad aver freddo a forza di stare fermo, e decidi di provare a fare quello che ti ha suggerito.

Fai alcune vasche cercando di concentrati sul rollio delle spalle, e dopo un po’ di tentativi accade il miracolo: le gambe iniziano a stare più a galla.

Ma come diavolo è possibile?

Semplice: le gambe che cadono sono solo la conseguenza di un altro errore. Per trovare la causa di questo errore non bisogna guardare dove l’errore si manifesta, ma da dove parte l’errore.

È questo il segreto per migliorare la tecnica in modo efficace: trovare la causa dell’errore, non curare il sintomo.

Vediamo in questo caso specifico come mai una rotazione scorretta delle spalle provoca la caduta delle gambe a stile libero:

  • Le tue gambe cadono perché il tuo corpo non è in una posizione corretta e allineata;
  • Il tuo corpo non è in posizione perché mantieni la testa leggermente sollevata sul pelo dell’acqua;
  • Tieni la testa in questa posizione perché hai paura di bere durante la respirazione;
  • Hai paura di bere perché quando fa la respirazione laterale non riesci a portare la bocca fuori l’acqua;
  • Non riesci a portare la bocca fuori dall’acqua perché non ruoti a sufficienza le spalle durante la respirazione.

Una volta individuata la causa dell’errore, il rollio, allora a cascata tutti questi particolari andranno al loro posto, e tu ti ritroverai con le gambe in posizione corretta. La bravura dell’istruttore sta proprio qui, nel riuscire a fornire la giusta correzione, anche se si trova molto “lontano” dalla conseguenza visibile dell’errore, come in questo caso.

  1. Individuare l’errore;
  2. Capirne la causa;
  3. Correggere la causa dell’errore.
COME MIGLIORARE LA TECNICA IN MODO VERAMENTE EFFICACE 5
Perché nuotare è facile… se ti viene spiegato in modo semplice!

CONCLUSIONI

In questo articolo ti ho spiegato perché a nuoto la tecnica è così importante per rendere più efficiente la tua nuotata e per farti andare più veloce. Abbiamo inoltre visto il miglior metodo che devi seguire se vuoi migliorare la tecnica in modo efficace: andare a cercare la causa dei tuoi errori di tecnica, e non lavorare sulle conseguenze visibili dei tuoi errori. Questo articolo è il primo di una lunga serie di articoli che verrà pubblicato su nuotounostiledivita.it, e che verranno pubblicati ogni terzo giovedì del mese.

Paolo Gasparotto
per nuotofacile.com


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Profilo Autore

Paolo Gasparotto
Paolo Gasparotto
Ideatore e autore di Nuoto Facile, ha insegnato nuoto per oltre 10 anni ed ora condivide la sua esperienza grazie al web. Su Nuoto Facile condivide spunti, guide ed informazioni utili che ti aiuteranno ad esprimere tutto il tuo potenziale, e a vivere il mondo del nuoto in modo più consapevole ed efficace. Tutto spiegato in modo semplice e comprensibile. Perché nuotare è facile… se ti viene spiegato in modo semplice!