È il sogno di tutti i nuotatori: nuotare più velocemente e allo stesso tempo fare meno fatica. Se anche tu vuoi raggiungere questi obiettivi allora questo è l’articolo che fa per te.
In questo articolo vedremo perché gli scivolamenti sono così importanti per rendere la tua nuotata più veloce ed economica. Imparerai a creare degli esercizi su misura per migliorare il tuo scivolamento, e scoprirai come inserirli all’interno dei tuoi allenamenti in modo che siano super efficaci.
Sei pronto? Iniziamo subito!
Nel primo articolo della rubrica “Nuoto e Tecnica” abbiamo visto che per rendere la propria nuotata più veloce ed efficiente è meglio iniziare diminuendo le resistenze all’avanzamento, e solo in un secondo momento concentrarsi sull’aumento della propulsione. L’acqua infatti oppone una resistenza molto alta all’avanzamento del tuo corpo in acqua. Aumentare la propulsione senza prima diminuire le resistenze sarebbe un po’ come migliorare il motore di una macchina… continuando però a guidarla con il freno a mano tirato!
È per questo motivo che se vuoi nuotare più velocemente facendo anche meno fatica devi per prima cosa concentrarti sulla diminuzione delle resistenze. Esistono diverse strategie e moltissimi esercizi per farlo. Ti consiglio però di partire da una particolare categoria di esercizi, che sono molto semplici, super efficaci… e completamente snobbati dalla maggior parte dei nuotatori!
Gli scivolamenti!
Il concetto di scivolamento è molto importante nel nuoto, ed è strettamente legato alla capacità di ridurre le resistenze. Con questo termine si intende infatti la capacità di fare avanzare il proprio corpo in acqua senza nessun tipo di propulsione se non quella iniziale per mettere in modo il tuo corpo.
I nuotatori che hanno un buono scivolamento, dopo una prima fase propulsiva (che può essere una spinta dal muretto, un tuffo, un colpo di gambe ecc), riescono a fare avanzare il proprio corpo in acqua molto a lungo senza il minimo movimento del corpo. Chi invece ha uno scarso scivolamento tende invece a rallentare molto velocemente, fino a fermarsi.
È ovvio che avere una buona capacità di scivolamento è fondamentale per avere una nuotata veloce ed economica. Non ti pare? Eppure la maggior parte dei nuotatori trascura completamente lo sviluppo di questa capacità, e si concentra solamente sull’aumento della propulsione o su fattori di secondaria importanza.

Questo articolo è scritto in collaborazione con nuotofacile.com
Ma come si fa a sviluppare questa capacità? Semplice: facendo gli scivolamenti. Questi esercizi però vengono spesso visti come esercizi da principianti, da fare solo quando si è agli inizi e si sta imparando a nuotare. È per questo che spesso vengono trascurati.
Ma non c’è niente di più sbagliato! Se vuoi nuotare velocemente e rendere la tua nuotata più economica devi assolutamente dedicare del tempo a sviluppare questa capacità. Ecco come:
FAI ESERCIZI SPECIFICI
Gli esercizi specifici per migliorare lo scivolamento sono tantissimi. Tutti sono composti da due fasi:
- Fase propulsiva: non è altro che la propulsione iniziale che permette al tuo corpo di muoversi. Può essere fatta in vari modi: una spinta dal muretto con le gambe, un salto, una gambata a rana, una bracciata a delfino ecc.
- Fase di scivolamento: la fase di scivolamento vera e propria, in cui il corpo rimane immobile e avanza in acqua.
Questa seconda fase è la più interessante. In questa fase puoi infatti decidere di ricercare il massimo scivolamento, riducendo al minimo le resistenze in acqua. Oppure puoi fare esattamente il contrario, ovvero ricercare la resistenza in acqua, riducendo quindi volontariamente lo scivolamento.
“Ma Paolo, perché mai dovrei aumentare volontariamente le resistenze se fino adesso mi hai detto che l’obiettivo è esattamente il contrario?”
Semplice. Perché farlo ti permetterà di conoscere meglio queste resistenze e di riuscire quindi, in un secondo momento, a ridurle al minimo, andando quindi a perfezionare gli scivolamenti.
Alla fine quindi, combinando tutte le variazioni possibili di queste queste due fasi puoi costruire in modo autonomo tutti gli esercizi che vuoi. Di seguito ti riporto alcuni esempi:
- Fase propulsiva: spinta dal muretto. Fase scivolamento: con braccia distese in avanti, mani unite.
- Fase propulsiva: spinta dal muretto. Fase scivolamento: con braccia distese in avanti, mani distanti tra loro.
- Fase propulsiva: spinta dal muretto. Fase scivolamento: con braccia lungo i fianchi.
- Fase propulsiva: gambata a rana. Fase scivolamento: con braccia distese in avanti, mani unite.
- Fase propulsiva: delfino completo. Fase scivolamento: con braccia distese in avanti, mani unite.
Come vedi questi sono solo alcuni esempi. Gli esercizi che puoi creare sono infiniti!
DEDICA AGLI SCIVOLAMENTI 5 MINUTI OGNI ALLENAMENTO
Se vuoi diventare veramente bravo in una cosa devi dedicarci il giusto tempo. E questo vale anche per gli scivolamenti.
Ti consiglio di dedicare cinque minuti del tuo allenamento solo ed esclusivamente agli scivolamenti. I momenti migliori per farlo sono due: nel riscaldamento e nel defaticamento a fine allenamento. Ma attenzione: fare questi esercizi all’inizio o alla fine dell’allenamento non è la stessa cosa. Vediamo insieme quali sono le differenze:
- Riscaldamento: in questa fase dell’allenamento sei ancora fresco e riposato. Riuscirai quindi a concentrarti meglio sulle sensazioni del tuo corpo che scivola in acqua, e ad ottimizzare la posizione del tuo corpo per minimizzare la resistenza in acqua.
- Defaticamento: gli esercizi di scivolamento sono particolarmente piacevoli in questa fase dell’allenamento, in cui (di solito 😉 !) si è molto stanchi. Se non ti piace fare il defaticamento a fine allenamento, questi esercizi possono darti uno stimolo in più per non saltare questa fase molto importante dell’allenamento.
Scegli quindi in quale momento fare gli esercizi in base alle tue esigenze ed obiettivi. Puoi tranquillamente variare di giorno in giorno a seconda della tipologia di allenamento e del periodo della stagione.
FAI SEMPRE LE SUBACQUEE
Se vuoi migliorare un qualsiasi particolare tecnico o una qualsiasi capacità non è sufficiente fare qualche esercizietto di tecnica una volta ogni tanto. Per migliorare in modo efficace e definitivo devi fare ben altro: devi inserire quel particolare tecnico, o quella capacità, all’interno della tua nuotata. In questo modo riuscirai a ripetere tantissime volte quello che hai imparato con gli esercizi. L’apprendimento sarà quindi molto più veloce ed efficace.
E questo naturalmente vale anche per gli scivolamenti. Vuoi migliorare la tua capacità di scivolare in acqua? Allora devi fare gli scivolamenti sempre, durante tutto l’allenamento.
Farlo è semplice (anche se è più semplice a dirsi, e un po’ meno semplice a farsi). Ti basterà fare la fase subacquea ogni volta che ti spingi dal muretto. In particolare dovrai prestare attenzione alla prima fase della subacquea. Subito dopo la spinta delle gambe dal muretto infatti il tuo corpo è completamente disteso, in una posizione ottimale per lo scivolamento. Inoltre, in questa fase, la velocità è la più alta in assoluto rispetto a tutte le altre fasi della nuotata (ad eccezione dell’ingresso in acqua dopo il tuffo). Ad alte velocità si riesce a sentire meglio il corpo avanzare e l’acqua scorrere sul corpo. Riuscirai quindi a capire meglio se lo scivolamento che stai facendo è buono oppure no.
Per questo motivo ti consiglio di non avere fretta di iniziare a nuotare subito dopo la spinta dal muretto. Fai sempre le subacquee. E mentre le fai concentrati sempre sulla posizione del tuo corpo in acqua e correggila con l’obiettivo di minimizzare la resistenza e ottimizzare quindi lo scivolamento.
CONCLUSIONI
In questo articolo abbiamo visto l’importanza degli scivolamenti. Se imparerai a farli bene riuscirai a nuotare più velocemente e allo stesso tempo la tua nuotata diventerà più economica. Che tradotto significa che farai meno fatica a nuotare.
Grazie a questo articolo hai imparato a creare degli esercizi su misura per le tue esigenze, che ti aiutino a migliorare la tua capacità di scivolamento. Hai inoltre imparato come inserirli all’interno dei tuoi allenamenti. Infine abbiamo visto l’importanza delle fasi subacquee per perfezionare la tua capacità di scivolamento.
Questo articolo fa parte della rubrica Nuoto & Tecnica, in collaborazione con Nuoto Facile. Se non vuoi perdere i prossimi articoli dedicati alla rana abbonati alla newsletter #nuotounostiledivita, e metti mi piace alla pagina Facebook Nuoto Facile. L’appuntamento con la rubrica Nuoto & Tecnica è ogni terzo giovedì del mese.
Paolo Gasparotto
per nuotofacile.com
Nel frattempo ti consiglio di leggere gli articoli già pubblicati sulla tecnica del nuoto:
- DORSO: SE VUOI MIGLIORARE, EVITA QUESTI ERRORI
- STILE LIBERO: L’IMPORTANZA DEL ROLLIO PER UNA TECNICA EFFICACE
- GAMBATA A DELFINO: PERCHÉ È IMPORTANTE E COME MIGLIORARLA
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Profilo Autore

- Ideatore e autore di Nuoto Facile, ha insegnato nuoto per oltre 10 anni ed ora condivide la sua esperienza grazie al web. Su Nuoto Facile condivide spunti, guide ed informazioni utili che ti aiuteranno ad esprimere tutto il tuo potenziale, e a vivere il mondo del nuoto in modo più consapevole ed efficace. Tutto spiegato in modo semplice e comprensibile. Perché nuotare è facile… se ti viene spiegato in modo semplice!
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