Sei un non-nuotatore e conosci un nuotatore (o una nuotatrice)? Magari sei il suo vicino di banco a scuola? Sei la sua fidanzata? Sei il suo migliore amico? Sei un suo collega al lavoro? Insomma, hai a che fare con un nuotatore (o una nuotatrice) e non riesci a spiegarti molti degli strani comportamenti che ha lungo la giornata? Beh, il motivo è abbastanza semplice…
I nuotatori sono strani, hanno atteggiamenti curiosi, si comportano spesso in modo singolare. Nell’articolo di oggi ti sveliamo 11 cose che se non hai il cloro che scorre nel sangue non potrai mai capire di un nuotatore. Eccole:
- Un nuotatore ha sempre fame. Sempre. Quando si è appena svegliato, quando è appena andato a letto, quando è appena arrivato a scuola. Anche quando ha appena finito di mangiare. Quindi se vuoi andare a fare uno spuntino non chiedergli se ha fame, la risposta sarà sempre e comunque: Sì!
N.B. se lo inviti a cena, mi raccomando, una pizza non gli basta, fagliene ordinare almeno due (N.B. pt. 2 vale anche per le nuotatrici) - Nuotare per lui non è noioso. No, non è noioso andare avanti e indietro da un muretto e non è noioso andare tutti i giorni in piscina. E’ questione di passione, di sfida, di continua ricerca di miglioramento.
- Nuotare non è semplice. I sacrifici che fa chi nuota sono innumerevoli e spesso non spiegabili razionalmente. Dal rinunciare alle feste il sabato sera (vedi punto 5) allo svegliarsi alle 5 di mattina per andare ad allenamento, non uscendo la sera perché si è troppo stanchi o il weekend perché si hanno gare. Insomma, nuotare non è semplice. E se proprio pensate che sia così, provate a fare un 200 delfino, poi ne riparliamo.
- Se arriva a casa e si butta sul letto esausto è perché vuole soltanto morire nel letto in pace. Gli allenatori a volte possono essere tremendamente odiosi, e gli allenamenti possono facilmente tramutarsi in un tragico “Hunger Games” in cui l’unico obiettivo è SALVARSI. Insomma, a volte si torna da piscina che si ha talmente tanta stanchezza in corpo che l’unica cosa che la nostra mente riesce a formulare è: voglio morire nel letto.
- No, non può venire a far serata sabato sera. Che sia un weekend di gare o che sia un weekend di doppi allenamenti (vedi punto 10), venire a far serata il sabato sera risulta sempre assai difficile. → LEGGI I NOSTRI 8 MOTIVI PER FIDANZARTI CON UNA NUOTATRICE
- La sesta cosa che non potrete mai capire di un nuotatore è il dolore che un nuotatore prova nuotando. No, non per la durezza degli allenamenti. No, no, nemmeno per la fatica di un 200 delfino. Il dolore più odioso è quello di quando scartavetri la tua mano contro la corsia durante una bracciata a delfino. E no, non potrete mai capire cosa significa.
- Vincere una gara non è mai l’obiettivo principale. Nemmeno salire sul podio. L’obiettivo è migliorare il proprio tempo… Quindi la domanda “Allora com’è andata? Hai vinto?” potreste evitare di farla. Quella del nuotatore è una continua ricerca di migliorarsi e la vittoria, se arriva, è solo l’ultimo pezzetto di un percorso lungo e tortuoso.
- No, non puoi batterlo in una gara. Ma dico, davvero uno che si allena per anni e anni può essere battuto da un non-nuotatore qualunque? Seriamente?
- Quell’aurea di cloro che lo circonda post allenamento per lui non è un odore cattivo, ma è un profumo. Sì, è abbastanza assurdo da capire, ma il cloro per tutti i nuotatori è una droga. That’s it.
- Il significato della parola DOPPIO. Non intendono né la birra doppio malto né il doppio Gin Tonic che potreste bere durante il sabato sera. Il doppio per i nuotatori è il doppio allenamento… già, i nuotatori hanno un vocabolario tutto loro, fatto di Piramidi, Svedesi, Occhialini e molte altre parole assurde → LEGGITI IL DIZIONARIO DEL NUOTATORE
- Lui il nuoto lo odia, ma lo ama. E’ un sentimento strano e ambivalente fatto di odio e amore nei confronti di uno sport che per lui rappresenta tutto e che di cui non riesce a fare a meno. Ogni nuotatore il nuoto lo ama… e sì, la verità è che il suo cuore sarà sempre a metà.
Insomma, i nuotatori sono esseri speciali. Passano metà della loro vita macinando km in una piscina, seguendo una linea blu disegnata sul fondo della vasca. Hanno bisogno costante del cibo e di una distesa d’acqua in cui nuotare. E odiano a morte chi parla di nuoto per stereotipi, senza minimamente immaginare cosa voglia dire vivere una vita da nuotatore. La verità è che i nuotatori hanno una doppia vita, quella fuori dall’acqua e quella in piscina.
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Profilo Autore

- Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.
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