Parliamo di nuoto, di respirazione, di tecnica… ma è importante aver la consapevolezza che tutto ciò s’intreccia con la nostra mente. La nostra mente nuota con noi: a volte ci aiuta, a volte ci rema contro e a volte ci fa sentire così tanto la pressione di una gara da far sì che ci venga l’ansia.

L’ansia che ci può far immobilizzare, ci può far venire un nodo in gola, ci può far fare falsa partenza oppure ancora potrebbe non farci nuotare come sappiamo fare, non farci ripetere quella prestazione per cui ci siamo particolarmente allenati in piscina per mesi e mesi… e questo è un vero peccato.


Dopo giorni e giorni di allenamenti intensi, tra piscina e palestra, dopo aver rinunciato a uscire con i coetanei e fatto corse tra scuola e nuoto, ci si trova a non riuscire a riprodurre ciò che abbiamo studiato e preparato tanto attentamente. Una gara, ideata e allenata con dedizione, dove ci si può mettere in gioco e ottenere soddisfazioni, ma a causa dell’ansia, tutto può andare storto. Tutto diventa complicato, travolgente, e l’esperienza emotiva prima, durante e dopo la gara è estenuante, persino più delle innumerevoli sessioni di allenamento in piscina.

L’ansia ha un peso, un peso enorme. Emozioni come l’ansia e la paura sono presenti in ognuno di noi e probabilmente lo saranno sempre, ma in quale misura? In che modo e in che intensità influenzeranno le nostre attività? Potrebbero diventare un barometro che ci aiuta a comprendere e a prepararci per gli eventi che ci stanno a cuore, eventi per i quali una preparazione adeguata e una profonda consapevolezza della propria respirazione possono fare la differenza.

50 racconti sul nuoto: il libro di nuotounostiledivita

Voglio dirvi che, se sentite l’ansia, siete umani in questo viaggio chiamato vita e non siete soli. Anche gli atleti professionisti la sperimentano, come testimoniano in libri e interviste. Quindi, non c’è niente di strano nel provarla, anche se non siete professionisti, ma semplicemente appassionati del nuoto e dell’acqua, il vostro habitat preferito.

Detto ciò, tornando al nostro tema principale, cioè l’ansia che tutti noi proviamo, il passo successivo è riconoscere e percepire quando quest’emozione diventa troppo opprimente e pervasiva, tanto da influenzare le nostre prestazioni in gara (a volte manifestandosi in modi estremi, come gli attacchi di panico). La sfida è trovare un modo per affrontare e alleggerire l’ansia, comprenderla e permettere a noi stessi di nuotare in allenamento e in gara sfruttando al meglio le nostre risorse fisiche, tattiche e mentali, senza essere dominati dall’ansia.

L’obiettivo ultimo è il benessere: essere lucidi e concentrati, ma anche capaci di divertirsi e vivere appieno il presente. Spesso ci si perde nei rimpianti per gli errori del passato o nell’ansia per le aspettative future, dimenticando che il nostro vero momento è qui ed ora.

In un mondo che va di fretta, con ritmi sempre più frenetici, vi invito a concedervi due minuti per voi stessi, indipendentemente dalla vostra età. Chiedetevi: “Come mi sento ora? Come sto?” E mentre formulate queste domande internamente, fate qualche respiro profondo.

Tutto inizia da qui: un respiro e la consapevolezza di come ci si sente. E se sentite il bisogno, sappiate che potete cercare ulteriori informazioni o chiedere supporto a psicologi dello sport, professionisti specializzati anche in questi temi.


“Fortunatamente, avevo una ragionevole certezza che non si trattasse di nulla legato a problemi fisici (i regolari controlli con il medico sportivo mi confortavano sotto questo aspetto); avevo capito che era un problema di testa che avrei potuto risolvere da sola. Quando intuivo il sopraggiungere di una crisi, mi fermavo e mi concentravo unicamente sul mio respiro, cercando di cadenzarlo con regolarità ed evitando di farmi prendere dall’affanno e dalla paura”.

Dal libro Manila Oro nell’azzurro di Manila Flamini

“Improvvisamente nell’autunno del 2008,apparve a Fede una subdola invisibile rivale: un’ansia mista a panico che provò a Genova fermandosi, quasi svenendo in un 800 (>>come se mi stesse scoppiando il cuore, mi sentii morire>>).”

Dal libro Federica Pellegrini di Stefano Arcobelli

“Ho imparato a convivere con quella paura, a tenerla a bada. Ma come una ferita, la cicatrice non se n’è mai andata. Era lì, a ricordarmi quello che poteva succedere”.

Dal libro Oro di Federica Pellegrini

Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it


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Profilo Autore

Guendalina Brizzolari
Guendalina Brizzolari
Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.