Spesso definiti mental-coach o mental-trainer, in realtà, sono psicologi specializzati in un percorso professionalizzante nell’ambito sportivo.
Lavorano con atleti, genitori ed allenatori, accompagnandoli nel valorizzare e utilizzare al meglio le proprie capacità e aiutandoli a scoprire nuove competenze ed abilità.
Vi invito a fare un gioco. Immaginate di trovarvi nella vostra cucina, di fronte a voi sul tavolo ci sono delle arance del sud Italia. Sono grandi e dal colore arancio brillante. Immaginate di prenderne una in mano e di annusarla. Chiudete gli occhi per un attimo e pensate di annusare la buccia, sentendo quel profumo delizioso. Ora sbucciate l’arancia con le mani e sentite il profumo che si diffonde nella stanza. Poi, immaginate di prendere uno spicchio e di mangiarlo, assaporando il succo e il gusto. Avete fatto? Probabilmente, molti di voi avranno notato un aumento della salivazione e alcuni potrebbero addirittura aver percepito il gusto dell’arancia.
Il loro ruolo è fondamentale per far comprendere come la nostra mente sia capace di creare pensieri e immagini che attivano automaticamente reazioni a livello corporeo.
È facile capire come pensieri del tipo “non ce la faccio”, “sono stanco” possano influenzare negativamente le reazioni fisiologiche e, di conseguenza, impattare sulle prestazioni in gara.
Ma come è possibile tutto ciò? Attraverso l’allenamento mentale, cogliendo gli inviti di lavoro proposti per poi applicarli quotidianamente, affinché in gara possano essere utilizzati efficacemente dall’atleta.
Le strategie per gestire l’ansia in gara, o per avere pensieri positivi e non auto-svalutanti in camera di chiamata, si costruiscono e si modellano con l’allenamento (per questo si chiama allenamento mentale) e durante le sessioni pratiche, come in piscina.
È essenziale lavorarci in anticipo per assicurare che in gara determinate strategie funzionino, dato che una gara è diversa da un semplice allenamento cronometrato. Altrimenti, l’ansia potrebbe prendere il sopravvento, o i tentativi di neutralizzare i pensieri negativi potrebbero non essere efficaci. Invece, è possibile sfruttare al meglio tutte le potenzialità e risorse accumulate negli allenamenti.
Così come con l’allenamento fisico si migliorano i tempi e si costruisce una gara su misura, affiancando un allenamento mentale si può ottimizzare l’uso della mente. L’obiettivo è essere completamente presenti nel momento, consapevoli delle proprie potenzialità e risorse, con una chiara direzione del proprio percorso, ricco di divertimento, soddisfazione e fiducia.
Per curiosità o ulteriori informazioni, non esitate a scrivermi. Sarò felice di rispondere alle vostre domande.
“E’ uno sport cerebrale, servono cervello e una mostruosa determinazione per nuotare più forte degli altri.
In quei 40 minuti che mancavano, incastrata dentro il costume, prendevo un pò di miele, parlavo con lo psicologo”.
Dal libro Oro di Federica Pellegrini
“Le gare si vincono più di testa che di fisico. E’ la mente che ti fa avere quel qualcosa in più quando c’è bisogno. Ed è sempre la mente che ti aiuta a sopportare dosi massicce di sforzo.”
“Spesso gli atleti, a un certo punto del loro percorso, si fanno affiancare da un mental coach perchè allenare la mente con pensieri positivi e mirati è altrettante importante che allenare il fisico.”
Dal libro Il mio spazio blu di Simona Quadarella
Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it
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Profilo Autore
- Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.
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