Non ho fatto quel tempo! Non ho migliorato il mio personale! Non sono arrivato primo!


Non so se vi riconoscete in questi pensieri espressi in prima persona, o se, come genitori, li avete già sentiti durante un viaggio in macchina o a casa. È comune che ognuno di noi abbia pronunciato queste parole almeno una volta, magari accompagnate da sentimenti di rabbia, tristezza, frustrazione, sconforto e una gamma di altre emozioni.

Quando si parla di emozioni, un buon punto di partenza è chiedersi: “Come mi sento in questo momento? Quali emozioni sto provando? Domina un’emozione specifica o ce ne sono più di una?”

Invito voi, in queste situazioni, sia nell’acqua sia fuori, a iniziare un percorso di esplorazione quando le cose non vanno come previsto o desiderato. Le aspettative giocano un ruolo significativo, spesso complicando la situazione. A volte, si mescolano ai giudizi pre-gara, appesantendo tanto da sentirsi già sconfitti o non in forma, nonostante l’importanza di sentirsi bene e di aver effettuato un buon allenamento, che spesso si rivela essere una sorta di profezia auto-avverante.

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Quando la gara è appena conclusa, può essere doloroso confrontarsi con certe emozioni. Proviamo insieme a identificarle e a dargli un nome. Non lasciate che la sconfitta vi blocchi o vi impedisca di riconoscere le vostre risorse!

La valutazione della vostra prestazione potrebbe non essere stata positiva, ma come persona, con la vostra unicità e ricchezza, avete sempre valore. Avete valore anche se avete perso o non avete raggiunto un certo tempo! Siete atleti, ma prima di tutto persone. Quello che non è andato bene è un aspetto specifico di quella prestazione sportiva in quel preciso momento.

Come persona, “andate bene”, e sarà grazie a voi stessi, alle vostre risorse, che vi ritufferete in acqua per provare ancora, per sfidarvi e divertirvi di nuovo. Il divertimento, anche dopo una sconfitta, è lì dentro di voi.

È grazie alla vostra resilienza e al vostro impegno, alla vostra motivazione e al supporto della vostra squadra, che riuscirete a sentirvi di nuovo bene in acqua, con la voglia di imparare e di confrontarvi con gli altri e con voi stessi, consapevoli delle vostre risorse e potenzialità.

Come nella vita, nello sport si incontrano sconfitte, delusioni, frustrazioni, insicurezze e momenti di impotenza. È fondamentale, in queste situazioni, iniziare a chiedersi: “Come sto? Come mi sento?”. La sconfitta non cambia e le emozioni non scompaiono per magia, ma iniziare un dialogo interiore può portare ad affrontare e imparare da questi momenti.


Se desiderate condividere questi momenti o avere informazioni o curiosità a riguardo, non esitate a scrivere via email. Sarò felice di rispondervi.

Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it


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Profilo Autore

Guendalina Brizzolari
Guendalina Brizzolari
Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.