In ogni manifestazione natatoria a carattere nazionale, europeo, mondiale ed olimpico le staffette (scopri come sono nate le staffette) ricoprono sempre un ruolo importante per il fascino che possiedono.

Vivendo una staffetta direttamente dai blocchi di partenza, dagli spalti dell’impianto della piscina o dal divano di casa essa è in grado di suscitare un susseguirsi di emozioni straripanti: dalla adrenalina che ti scorre in corpo prima di nuotare la tua frazione, il tifo sfrenato per spronare i compagni a nuotare al meglio la loro gara, la paura per un cambio troppo rischioso e la gioia di festeggiare tutti insieme una vittoria di squadra. 


Il dominio statunitense

Questo turbinio di emozioni lo conoscono molto bene gli atleti americani che negli anni hanno sempre avuto un feeling molto intenso con le gare di squadra, soprattutto nei capitoli olimpici. Non importa la distanza, lo stile, se al maschile o se al femminile, la nazione americana di rado manca l’appuntamento con il podio, o direttamente con l’oro, con la staffetta in una rassegna iridata o olimpica.

Questo dominio sul resto del mondo è perfettamente rappresentato dall’albo d’oro della staffetta 4×100 mista al maschile in campo olimpico, che da quando è stata introdotta  nella manifestazione a 5 cerchi che si è svolta a Roma nel 1960, racconta di una protagonista indiscussa: la squadra americana.

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Per riuscire a rappresentare al meglio lo strapotere della nazione a stelle e strisce, nelle 16 edizioni olimpiche in cui si è disputata la 4×100 mista, gli americani hanno battuto per 12 volte il record del mondo, alzando sempre di più l’asticella e questo dato impreziosisce ulteriormente il palmares che racconta di 15 ori per la nazione americana.

Ebbene si, esiste un caso, un unicum, in cui gli staffettisti americani non sono riusciti a vincere l’oro olimpico e per di più non erano nemmeno sul podio e neppure in finale. 


Mosca 1980

Tale buco non è dovuto ad un anno particolarmente nefasto per il nuoto americano oppure per uno strapotere del resto della vasca durante quella edizione dei giochi olimpici, ma ad una questione politica che attanagliò l’intera nazione americana, e non solo, nel 1980.

Siamo infatti alle porte della XXII° edizione dei giochi olimpici che si sarebbe tenuta a  Mosca, siamo in pieno clima della Guerra Fredda e  nel dicembre dell’anno precedente, nel 1979, la Russia decise di invadere l’Afghanistan per supportare il colpo di stato che ha subito la nazione medio orientale e cosi, gli Stati Uniti, in piena campagna elettorale, decisero tramite il Comitato Olimpico statunitense, l’USOC, di boicottare l’intera Olimpiade non facendo partecipare alcun atleta americano. 

Nell’estate successiva, quindi, la nazione americana guardò i giochi olimpici da casa e questo rappresentò un’occasione ghiotta per tutte quante le nazioni per accaparrarsi titoli e medaglie che altrimenti erano ad appannaggio quasi esclusivo degli atleti a stelle e strisce, e questo fece si che la staffetta 4×100 mista di quell’anno fu vinta dalla Australia che trionfò sulla nazione ospitante, l’Unione Sovietica, e sulla Gran Bretagna. 


Il Futuro 

Questo evento a livello statistico nega sicuramente il dominio più totale degli USA in questa gara che è particolarmente sentita, ma ciò che possiamo affermare in totale libertà è che questa nazione, ad oggi, non ha mai perso una staffetta 4×100 mista al maschile e vedendo le ultime edizioni non sembra ancora pronta a porre fine a questa statistica.

Viene da chiedersi se in un futuro vicino o lontano possa esserci un quartetto in grado di porre fine a questo dominio, ovviamente senza che si debba aspettare o sperare in un boicottaggio del comitato olimpico statunitense. 


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Profilo Autore

Andrea Labagnara
Andrea Labagnara
Andrea, Studente di Psicologia, amante della montagna, della lettura e una passione sconfinata per gli sport. Innamorato del nuoto da diversi anni grazie alle grandi imprese dei campioni che dedicano anima, cuore, corpo e testa a questa meravigliosa disciplina. Non riesce mai star fermo e appena ha del tempo libero si rifugia tra le mille storie dei libri o nella immensa natura delle sue amate montagne svizzere. Deve ancora capire chi diventerà da grande, ma sa che con la forza, la determinazione e la voglia di imparare lo capirà molto presto.