Oggi parliamo delle Olimpiadi di Barcellona 1992. Quelle spagnole sono le prime Olimpiadi dopo una serie di eventi che hanno cambiato il mondo: l’Unione sovietica non esiste più, le Germanie sono di nuovo unite e l’apartheid è giunta alla sua fine. Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto del 1992 vanno in scena i giochi olimpici con l’apertura probabilmente più spettacolare di ogni tempo. Una freccia infiammata, scoccata da un atleta paraolimpico, vola al di fuori dello stadio passando sopra il braciere, dando così vita alla fiamma olimpica che brucia durante i giochi olimpici.

ALCUNE CURIOSITÀ SUI GIOCHI OLIMPICI DI BARCELLONA 1992 5

Nel nuoto questi sono gli anni di Matt biondi e di Alexander Popov, lo zar Russo. Gli atleti russi partecipano però sotto un team unificato, chiamato il Commonwealth degli stati indipendenti, la squadra consisteva di atleti provenienti da tutte le ex-repubbliche sovietiche, ad eccezione dei Paesi Baltici. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’Italnuoto.

L’Italnuoto a Barcellona 1992

A Barcellona 1992 l’Italia vede in vasca: Cristina Chiuso, Ilaria Sciorelli, Manuela Melchiorri, Lorenza Vigarani, Lara Bianconi, Francesca Salvalajo, Manuela Dalla Valle, Elena Donati, Ilaria Tocchini, René Gusperti, Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Massimo Trevisan II, Piermaria Siciliano, Emanuele Merisi, Stefano Battistelli, Luca Bianchin, Gianni Minervini, Andrea Cecchi, Francesco Postiglione, Leonardo Michelotti, Marco Braida, Luca Sacchi ed Emanuele Idini.
Saranno in tutto sei le finali conquistate dagli azzurri. Manuela Dalla Valle nei 100 e nei 200 rana, entrambe chiuse al settimo posto, la 4x200sl maschile con Gleria, Lamberti, Trevisan, Battistelli chiusa al quinto posto e poi le finali dei due bronzi di Battistelli e Sacchi.

I due bronzi di Sacchi e Battistelli

Luca Sacchi ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992 porta all’Italia la seconda medaglia di bronzo nel nuoto maschile ai Giochi olimpici (la prima è il bronzo di Battistelli ai Giochi di Seoul 1988). Luca Sacchi chiude al terzo la finale dei 400 misti in 4’16″34 alle spalle di Eric Namesnik e Tamas Darnyi. La distanza è proprio la stessa che 4 anni prima regalò all’Italnuoto maschile il primo podio olimpico.

Stefano Battistelli partecipa ai Giochi di Barcellona gareggiando invece nei 100 e nei 200 dorso e nella 4×200 stile libero. Sarà nella finale dei 200 dorso che regalerà all’Italia la terza storica medaglia al maschile dei giochi olimpici, un bronzo in 1’59″40.


Baby campionesse

Alle Olimpiadi di Barcellona 1992, oltre alla curiosa partecipazione di un team unificato, della partecipazione della Germania unita sotto un’unica bandiera dopo 28 anni dall’ultima apparizione e della partecipazione del Sudafrica dopo 32 anni dall’ultima volta, troviamo alcuni altri curiosi eventi che rendono questa edizione quanto meno pregna di storie interessanti da raccontare.

Nell’estate spagnola, infatti, la tuffatrice cinese Fu Mingxia, a soli 13 anni, divenne la più giovane campionessa olimpica di tuffi della storia, saltando peraltro dalla piattaforma di 10 metri.

Nel nuoto, invece, la giapponese Kyoko Iwasaki gareggiò nei 200 rana vincendo l’oro in 2’26″65 e con la sua età di soli 14 anni e 6 giorni, divenne la più giovane campionessa di nuoto di ogni olimpiade, un record ancora oggi imbattuto.

Se per la nuotatrice giapponese questa vittoria fu quasi un unicum, la tuffatrice cinese dominò invece la scena mondiale e Olimpica fino agli anni 2000, estendendo il suo dominio anche al trampolino da 3m.


Un oro ex-aequo, a posteriori

Nel solo del nuoto sincronizzato arrivò invece un clamoroso doppio oro (il secondo assegnato a posteriori) dovuto a un errore di valutazione di un giudice. Ai primi due posti al termine delle votazioni del solo c’erano la sincronetta statunitense Kristen Babb-Sprague (medaglia d’oro) e la canadese Sylvie Fréchette (medaglia d’argento).

Il valore della sconfitta, in una società dominata dal successo

Tuttavia, l’ammissione di un errore da parte del giudice brasiliano Ana Maria da Silveira – che durante le votazioni della canadese premette il pulsante errato indicando il punteggio di 8.7 invece che il punteggio di 9.7 – comportò la revisione della gara da parte del Comitato Olimpico e la sostituzione a posteriori dell’argento con un oro all’atleta erroneamente classificata seconda, senza però togliere l’oro già ottenuto dalla statunitense.


I Giochi olimpici di Barcellona 1992: dall’apertura spettacolare alla medaglia da record della giovanissima Kyoko Iwasaki, passando per la piscina olimpica con probabilmente uno dei panorami più belli in assoluto, segnarono un capitolo importante per l’Italia, con i due bronzi, ma anche per molte altri Storie, che meritano di essere scoperte. Appuntamento a giovedì prossimo per un altro capitolo dedicato ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992.


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Profilo Autore

Lorenzo
Lorenzo
Orami ex studente di ICT e comunicazione a Torino, sono il GEEK del gruppo (quello che cerca di far funzionare il sito). Mi occupo di IT, consulenza, UX & UI. Divido il mio tempo libero tra PC, progetti più o meno utili e sessioni fotografiche (prevalentemente in orari improponibili).