
JEFF FARRELL E L’APPENDICITE CHE QUASI STRONCÒ IL SUO SOGNO OLIMPICO
19 Ottobre 2023Anno 1960, il Bel Paese era nel pieno del boom economico e Roma ospitava finalmente i Giochi cinquantaquattro anni dopo essere stata costretta a rinunciare a ospitare i Giochi del 1908 a causa di problemi finanziari dovuti all'eruzione del Vesuvio.
I Giochi di Roma sono stati gli ultimi a cui il Sudafrica partecipava fino al 1992 e cui la Germania gareggiava unita prima che venisse eretto il Muro di Berlino. Lo schermidore ungherese Aladar Gerevich conquistava la sua sesta medaglia d'oro consecutiva nella sciabola a squadre, mentre Livio Berruti diventava il primo europeo a vincere i 200 metri piani. Lo statunitense Cassius Marcellus Clay, in seguito noto come Muhammad Ali, si fece notare a livello internazionale vincendo la medaglia d'oro dei pesi leggeri e il corridore etiope Abebe Bikila, correndo a piedi nudi la maratona, diventava il primo campione olimpico dell’Africa orientale.
La prima edizione dei Giochi Olimpici trasmessa in mondovisione è stata anche l’olimpiade di Felix Jeffrey “Jeff” Farrell, il più grande velocista di stile libero del mondo all'epoca, che si riprese in tempi record da un’appendicite per entrare nella squadra olimpica di nuoto degli Stati Uniti.
IL CANDIDATO ALL’ORO OLIMPICO
Nato a Detroit in Michigan nel 1937, Jeff Farrell salì alla ribalta del nuoto nazionale quando era all'ultimo anno della Wichita East High School nel 1954. All-American quell'anno, pareggiò il record nazionale nei 200m stile libero nel primo incontro dell'anno. Nei sei anni successivi, Farrell venne nominato in tutte le squadre All-American a livello liceale, collegiale con l’università dell'Oklahoma e AAU.
Ai Giochi Pan Americani del 1959 vinse i 100 stile libero in 56’30 stabilendo il nuovo record panamericani e guidò la squadra statunitense al trionfo, con nuovo record panamericano e nazionale, nella staffetta dei 400 misti in 4’14”9. Inoltre, vinse 7 titoli nazionali nei 100 e 200 metri stile libero e, nei 6 mesi precedenti alle olimpiadi, stabilì 11 record nazionali individuali.
Nessun nuotatore era considerato più probabile per la qualificazione alla squadra olimpica americana del 1960 che sarebbe andata a Roma, e si pensava che Jeff fosse una quasi certa medaglia d'oro per la gara regina.
L’ATTACCO DI APPENDICITE
La mattina del 27 luglio, però, Farrell si svegliò con forti dolori addominali e collassò nel bagno di un hotel di Detroit, dove alloggiava con altri nuotatori che si stavano preparando per i Trials. Jeff venne portato in ospedale e fu sottoposto a un'appendicectomia d'urgenza. Nessuno dava a Farrell molte possibilità di competere, e tanto meno di eccellere ai Trials, dati comunque i tempi e i modi di intervento non ancora raffinati come quelli che abbiamo oggi noi a disposizione. Una chiave per il suo recupero è stata la conoscenza del leggendario allenatore Bob Kiphuth dell'anatomia umana e le sue raccomandazioni al chirurgo su come eseguire l'operazione, separando piuttosto che tagliando i muscoli addominali per raggiungere l'appendice.
Dopo alcuni giorni di riposo, Farrell si avventurò nella piscina dell'ospedale per fare un po' di ginnastica leggera. Non avendo mai smesso di voler provare a entrare in squadra, non solo per un posto nella staffetta ma anche per i 100 stile libero, iniziò a lavorare con Kiphuth e i suoi medici per arrivare al punto di tentare alcuni sprint in allenamento. Rifiutò un'offerta senza precedenti da parte del Comitato Olimpico degli Stati Uniti, che gli avrebbe permesso di saltare i Trials e di entrare comunque in squadra una settimana dopo, partecipando a una gara speciale di ballottaggio. Non solo non voleva un trattamento speciale, ma riteneva che sarebbe stato molto ingiusto per un'altra persona essere esclusa dalla squadra una settimana dopo questo ballottaggio, dopo essersi qualificata correttamente ai Trials.
I TRIALS E LE DUE MEDAGLIE OLIMPICHE
Il 2 agosto, a soli 6 giorni dall’operazione, Jeff Farrell si presentò ai Trials riuscendo a conquistare la testa di serie per la finale del 100 metri stile libero. Disputò una buona gara, fino agli ultimi 15 metri quando, inspiegabilmente, sbandò e la sua mano destra urtò la linea di corsia, alterando il suo ritmo quel tanto che bastava per non arrivare in tempo al muro. Farrell chiuse al terzo posto dietro a Lance Larson e Bruce Hunter, mancando la qualificazione nei 100 metri. In un atto di straordinaria generosità, Hunter, dopo essere scivolato ed essersi rotto un dito del piede, si offrì di ritirarsi e di permettere a Jeff di prendere il suo posto nella gara dei 100, ma Farrell rifiutò la proposta.
Il giorno successivo vinse le eliminatorie e le semifinali dei 200 metri, qualificandosi per la finale con il sesto tempo utile. In quell'evento serale, Jeff chiuse al quarto posto entrando nella squadra olimpica che avrebbe rappresentato la nazionale a stelle e strisce.
Farrell fu spettatore della finale dei 100 stile libero, che si rivelò la più controversa di tutti i Giochi, in quanto l'americano Lance Larson perse contro l'australiano John Devitt per decisione dei giudici. Per le due staffette dei 400 misti e degli 800 stile libero, Farrell venne scelto come ancora per entrambe, che si svolsero a distanza di un'ora l'una dall'altra il 1° settembre.
I compagni di squadra di Farrell nella medley - Frank McKinney (dorso), Paul Hait (rana) e Lance Larson (farfalla) - diedero a Farrell un vantaggio così grande che si ritrovò in grado di allentare la tensione nell'ultimo tratto di gara per conservare un po' di energia per la staffetta successiva. La squadra statunitense batte facilmente gli australiani di oltre sei secondi e stabili il nuovo record olimpico e mondiale con un tempo di 4’05”4. Lo stesso accadde nella staffetta degli 800 stile libero, con la squadra composta da George Harrison, Dick Blick, Mike Troy e Farrell che batté i giapponesi di tre secondi in 8’10”2, ottenendo un nuovo record olimpico e mondiale.
Jeff Farrell salutò la città eterna con due medaglie d'oro olimpiche al collo e decise di porre fine alla sua carriera di nuotatore. Nel 1980 si trasferì a Santa Barbara, in California, dove venne a conoscenza del nuoto master e rinnovò il suo amore per questo sport. Nei trentadue anni successivi partecipò a molte gare, stabilendo una serie di record regionali, nazionali e mondiali nelle cinque fasce d'età che ha attraversato, fino a quando problemi di salute lo costrinsero a dire addio al nuoto per l'ultima volta all'età di 74 anni. Per i suoi successi Farrell è stato inserito nella International Swimming Hall of Fame nel 1968 e nella International Masters Swimming Hall of Fame nel 2011.
Chiunque conosca il duro lavoro necessario per eccellere nello sport non può fare a meno di ispirarsi alla storia di Farrell, perché incarna la dedizione e la perseveranza nelle circostanze più difficili. Un'appendicectomia avrebbe fermato un comune mortale, ma Jeff Farrell ha dimostrato un coraggio straordinario e ha trovato il modo di vincere contro ogni pronostico alle Olimpiadi del 1960.
Appassionato di nuoto?
Immergiti in questo affascinante mondo con noi! Non perderti le ultime notizie e gli ultimi racconti, seguici sui nostri canali social, iscriviti alla nostra newsletter o unisciti al nostro canale Telegram. Contenuti speciali, articoli di approfondimento, video coinvolgenti e podcast informativi.
👉 FACEBOOK: un tuffo quotidiano nel nuoto
👉 INSTAGRAM: i momenti più belli
👉 TELEGRAM: notizie e storie affascinanti
Non vuoi perderti le nostre storie?
Ricevi le ultime novità, approfondimenti e contenuti esclusivi direttamente nella tua casella di posta. Riceverai ogni settimana la nostra weekly newsletter contenente gli articoli e le storie più interessanti degli ultimi 7 giorni. Fai un tuffo nell'esperienza completa del nuoto: iscriviti ora!
📨 ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Profilo Autore
Altri articoli dell'Autore
STORIA16 Novembre 2023ÉVA SZÉKELY, LA CAMPIONESSA OLIMPICA SCAMPATA ALL'OLOCAUSTO
STORIA19 Ottobre 2023JEFF FARRELL E L’APPENDICITE CHE QUASI STRONCÒ IL SUO SOGNO OLIMPICO
FUKUOKA 202330 Luglio 2023NUOTO, FUKUOKA 2023: RISULTATI BATTERIE 30 LUGLIO
FUKUOKA 202327 Luglio 2023NUOTO, FUKUOKA 2023: RISULTATI FINALI & SEMI 27 LUGLIO