Kornelia Ender è un’ex nuotatrice originaria della Germania Dell’Est, ricordata per la sua brillante, seppur breve, carriera ma anche per un controverso caso di doping di cui fu inconsapevolmente vittima tutta la nazionale.
La tedesca è stata la prima donna a vincere 4 medaglie d’oro in una singola edizione dei Giochi Olimpici. Specialista nella doppia vasca dello stile libero e della farfalla, Ender ha incantato il pubblico negli anni settanta e collezionato innumerevoli metalli e record del mondo. La sua avventura nel nuoto agonistico è terminata con un coraggioso gesto che le è costato la possibilità di continuare a gareggiare.
L’ascesa di Kornelia Ender
Siamo a Plauen, una città della Sassonia – nell’allora Germania Est – è qui che nasce Kornelia Ender il 25 ottobre 1958. Comincia a praticare nuoto fin da piccola ed è presto chiaro che nonostante la giovane età sia pronta per confrontarsi con il mondo dei grandi. Ha solamente 13 anni quando prende parte alla sua prima manifestazione importante. E non è una rassegna qualsiasi, sono i Giochi Olimpici di Monaco 1972. In quell’occasione scende in acqua per nuotare i 200 metri misti e per dare il suo contributo nelle staffetta 4×100 stile libero e 4×100 mista. In tutte e tre le gare sale sul secondo gradino del podio. È uno degli esordi migliori di sempre.
Il successo di Kornelia è solo agli inizi e passa anche per i campionati mondiali dell’anno successivo. Si svolgono a Belgrado, dove la nuotatrice tedesca è impegnata in quattro distanze. Questa tappa è un vero trionfo: vince quattro medaglie d’oro. Porta a casa quelle dei 100 metri stile libero e farfalla, ma anche quelle delle staffette 4×100 stile libero e 4×100 mista.
È il turno degli Europei di Vienna 1974. Ed è un altro appuntamento da cui Kornelia torna con quattro primi posti. Due medaglie arrivano ancora una volta dalle staffette, le medesime a cui ha partecipato durante le Olimpiadi e i Mondiali. Le altre due sono individuali e provengono dai 100 e 200 metri stile libero.
Dopo essere stata protagonista alla sua prima Olimpiade, ai suoi primi Campionati del mondo e ai suo primi Campionati continentali sembra che Ender si sia presa tutto ciò che poteva prendere, nessuno sa che sta per passare definitivamente alla storia.
La storia è scritta
Prima del grande appuntamento a cinque cerchi di Montreal 1976, ci sono i mondiali di Cali 1975. Nella città colombiana Ender si prende altre soddisfazioni, arricchisce il suo palmares e fa impazzire gli spettatori. È d’argento nei 200 stile libero. Mentre conquista l’oro nelle ormai solite staffette, nei 100 metri stile e farfalla.
Tra l’entusiasmo generale per una ragazzina dai capelli biondi, le sue prestazioni e i record del mondo caduti per mano sua giungiamo all’impegno più importante. Quello che sarà il più vincente e, per un’amara coincidenza, anche l’ultimo. Kornelia non lo sa ancora, in realtà nessuno è in grado di prevedere quello che succederà, ma la verità è che l’atto più rilevante della sua vita agonistica coinciderà con l’inizio della sua fine.
A Montreal, durante i Giochi del 1976, Kornelia scrive una meravigliosa pagina nel libro del nuoto: diventa la prima donna a vincere quattro medaglie d’oro in una sola edizione. Ad impreziosire l’impresa il fatto che tutte le vittorie sono corredate dai rispettivi record del mondo. Le gare che hanno portato Ender alle ennesime imprese sono i 100 e 200 stile, i 100 farfalla e la 4×100 mista. La tedesca sale sul podio anche nella 4×100 stile: insieme alle compagne di squadra è argento.
23 record mondiali, 8 medaglie olimpiche, 9 podi mondiali e 4 europei: questi sono i numeri di Kornelia Ender. Colei che è stata la prima a nuotare i 200 metri stile libero sotto i due minuti (1’59”26) è anche quella che è stata nominata tre volte miglior nuotatrice dell’anno.
L’inizio della fine
Pochi mesi prima di Montreal Kornelia prende più di otto chili, ma attribuisce l’aumento di peso agli allenamenti dentro e fuori la piscina. Non sa che dall’inizio degli anni settanta il presidente della Germania Est, Erich Honecker, ordina la produzione dell’Oral Turinabol: un mix di ormoni maschili e steroidi anabolizzanti che potenziano i muscoli, aumentano la resistenza ed eliminano la fatica.
La sostanza si presenta alla vista come una pillola blu che viene somministrata alle nuotatrici dagli allenatori spacciandola per vitamine. La maggior parte delle atlete della nazionale sono quindi dopate inconsapevolmente e vittime di un piano del governo che mira ad aumentare i successi sportivi del Paese. Una situazione delicata definita dagli storici “doping di Stato”.
Quando la questione viene fuori la gente chiede che le medaglie assegnate ad Ender e alle altre venissero date a qualcuno di “pulito” e quindi più meritevole. Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) però non le ha mai disconosciute e dunque sono valide a tutti gli effetti.
Subito dopo i giochi di Montreal, a seguito della sconcertante scoperta, Kornelia rifiuta di continuare a prendere le pillole e viene radiata dalla nazionale.
L’anno successivo viene combinato il suo matrimonio con il dorsista Roland Matthes, con l’inquietante quanto illogico piano di dare alla luce altri campioni di nuoto. La figlia, Franziska, però non si innamorerà mai del nuoto, con buona pace del governo.
Successivamente Kornelia Ender si risposa con Steffen Grummt, un altro ex atleta. Oggi vive con la famiglia vicino Magonza e fa la fisioterapista.
La sua carriera è finita troppo presto e sicuramente Ender sarebbe stata in grado di salire su altri podi e regalare altre emozioni. Resta però a tutti noi la bellezza delle sue imprese e il coraggio con cui le ha affrontate: tra l’assenza di esperienza perché troppo giovane, passando per l’enorme aspettativa nei suoi confronti, fino ad arrivare alla vicenda del doping. Ha affrontato tante sfide e momenti difficili in pochi anni, ma è riuscita a lasciare un segno indelebile nella storia.
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Profilo Autore

- 18 anni, studentessa liceale all'ultimo anno. Sei anni di nuoto alle spalle, ora si dedica solo alla palestra. Sogna un futuro da giornalista. Quando non si dispera per aver deciso di iscriversi al liceo scientifico legge o guarda film, sopratutto thriller mentre odia quelli romantici troppo sdolcinati. Se si diploma, dopo frequenterà l'università di scienze della comunicazione. Non vede l'ora di abbandonare per sempre la matematica e di dimostrare che non serve essere raccomandati o particolarmente belli per avere successo.
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