A pochi giorni dall’inizio della sedicesima edizione dei Mondiali in vasca corta a Melbourne, in Australia, ripercorriamo le gesta di chi, alle precedenti manifestazioni internazionali, ha senz’altro lasciato il segno: Katinka Hosszu.

Katinka Hosszu non ha bisogno di particolari presentazioni: atleta instancabile, campionessa olimpica e primatista mondiale, saldo punto di riferimento per chi nuota i misti – ma non solo. Tra il folto numero di manifestazioni a cui ha partecipato, che fossero Mondiali, Europei, tappe di ISL o Coppa del Mondo, non ha mai mancato di onorare quelle svolte in vasca da 25 metri, rendendosi così una brillante interprete della vasca corta.

È proprio ai Campionati Mondiali che è sempre riuscita a esprimere il massimo della forma, a tal punto da siglare dei veri e propri record che nessun nuotatore di ambo i sessi è mai riuscito a emulare.

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Ad esempio, il numero di medaglie vinte in totale è uno di quelli. Il palmarès della Hosszu vanta ben 27 medaglie conquistate ai Mondiali in vasca corta, distribuite dall’edizione del 2012 a Istanbul a quella del 2018 svoltasi ad Hangzhou.

È doveroso precisare che non si tratta del numero più alto in assoluto, in quanto la collega olandese Ranomi Kromowidjojo è stata in grado di vincere una medaglia in più; tuttavia, le sue “sole” 14 medaglie d’oro (contro le 17 della magiara) insigniscono la Lady di Ferro come la nuotatrice più vincente della storia dei Mondiali in corta. Fanno a completamento 8 argenti e 2 bronzi.


I primati non finiscono di certo qui: è anche l’atleta ad aver vinto più medaglie in una singola edizione dei Campionati.

Questo lustre risultato viene raggiunto per la prima volta a Doha, nel 2014, con 8 medaglie (4 ori, 4 argenti e un bronzo), per poi migliorarsi all’edizione di Windsor del 2016, salendo sul podio 9 volte e ben 7 sul primo gradino (vincendo in una singola manifestazione i 100, 200 e 400 misti, i 100 e i 200 farfalla, i 100 e i 200 dorso) e 2 sul secondo (argento nei 200 stile libero e nei 50 dorso.).


Mettendo da parte statistiche e conteggi, è anche guardando i riferimenti cronometrici che si rimane stupiti dall’immensa bravura dell’Iron Lady. Sono suoi i record mondiali, sempre in vasca corta, dei 100 misti (56”51) e dei 200 misti (2’01”86). Tra i due, quest’ultimo è sicuramente il più interessante: basti pensare che lo scarto percentuale tra questo crono e la seconda prestazione all-time è dell’1.4%, un gap non indifferente che sottolinea l’assoluto spessore di quel limite. Inoltre, sono sue le prime 10 prestazioni all-time in questa disciplina: nessun’altra nuotatrice ha mai toccato la piastra in 2’01 o in 2’02.

Mentre, in ambito continentale, Katinka detiene il record europeo dei 100 dorso (55”03), nei 200 dorso (1’59”23).


Nonostante la sua attività agonistica prosegua ancora dopo una carriera decennale costellata di successi, la straordinaria mistista non sarà ai blocchetti di partenza ai Mondiali di Melborune. Manca sempre meno: qualcuno sarà in grado di sbalzare la Hosszu dal suo trono?


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Profilo Autore

Sofia
Sofia
Studentessa di Chimica, nuotatrice agonista, aspirante scrittrice: non necessariamente in quest’ordine. Forse l’unica nuotatrice al mondo che trova divertenti i 200 farfalla, ma le sue gare preferite in assoluto sono i 100 farfalla e i 100 stile. Membro della redazione, il suo compito? Raccontare storie di cloro sul mondo natatorio e le sue dinamiche per affascinare i meno appassionati, per strappare un sorriso dopo la stanchezza di fine allenamento o, semplicemente, per far battere il cuore agli atleti della community e farli innamorare del nuoto come la prima volta.