
PENELOPE HEYNS: UNA STORICA DOPPIETTA
9 Febbraio 2023Per questa nuova storia bisogna tornare indietro al 1996, in America, più precisamente nella città di Atlanta che è stata la casa dei giochi olimpici giunti alla edizione numero 26.
Tra le vasche del “Georgia Tech Acquatic Center” tech si assistette alla seconda doppietta olimpica del velocista di origine russe Alexander Popov e alla prima, e unica sino ad ora, storica medaglia d’oro per il Belgio targata Frederik Deburghgraeve, con tanto di record mondiale annesso. In campo femminile però la scena se l’è presa la ragazza sudafricana Penelope Heyns che riuscì nell’impresa della prima doppietta a rana in campo olimpico.
La crescita di Penny
Penelope Heyns nata e cresciuta nella città di Springs in Sudafrica inizia giovanissima la sua carriera natatoria già a Barcellona in occasione dei giochi olimpici del 1992, un'esperienza che non le concesse grandi soddisfazioni nelle due distanze della rana alla ragazza che allora aveva 16 anni. Di sicuro questa prematura esperienza olimpica le diede lo slancio necessario per far volare la sua carriera nel quadriennio successivo, in cui molto silenziosamente iniziò a scalare i vertici del nuoto mondiale che in quegli anni era dominato dalla ragazza australiana che rispondeva al nome di Samantha Riley che nei mondiali in casa Italia, a Roma, nel 1994, riuscì a vincere gli ori iridati nei 100m e 200m rana con tanto di record mondiale in entrambe le gare.
Nel 1995, sempre ad Atlanta, in occasione dei giochi PanPacifici, andò in scena un preludio che fece assaporare agli appassionati di nuoto quello che da lì a un anno sarebbe accaduto nello stesso impianto natatorio: la rivalità tra “Penny”, Riley vide aggiungersi una terza, temibile, ragazza, che giocava in casa: Amanda Beard, all’epoca ancora 14enne. In quell’edizione i 200m rana videro il seguente podio: Riley, Heyns e Beard. Insomma l’antipasto per Atlanta ’96 era stato servito.
Atlanta 1996
Nel 1996, anno olimpico, Samantha Riley sembrava inarrestabile, pronta a volare verso la prima, storica doppietta olimpica nelle gara della rana, però a Marzo, Penny Heyns riuscì a togliere il primato mondiale proprio all’australiana (1’07”46 per gli amanti dei numeri), e qualche dubbio nella testa di Samantha Riley iniziò ad insinuarsi. Nel frattempo in America si confermò come terza potenza mondiale la ragazzina di Newport, California, Amanda Beard.
Finalmente arrivò la tanto attesa estate delle olimpiadi ad Atlanta, il menù era ricco e si aspettavano solo le gare: la prima portata spettava ai 100m rana, in cui nelle batterie del mattino Penny Heyns mise subito in chiaro le nuove gerarchie tanto da siglare il nuovo record del mondo proprio in quella gara. A questo punto sembrava una gara scontata, anzi sembrava una lotta tra la sudafricana e il muro del 1’06”, ma una partenza devastante, forse esagerata la costrinse a pagare la seconda vasca, rischiando di perdere l’oro, vista la furiosa rimonta di Amanda Beard, ma alla fine Penny riuscì ad aggiudicarsi il primo oro olimpico della sua carriera, invece, la ormai ex detentrice del record del mondo Samantha Riley dovette accontentarsi del terzo gradino del podio.
Dopo un paio di giorni andò in scena il secondo capitolo delle gare di rana al femminile con la Heyns che con il suo stile non tardò nemmeno questa volta a far capire che fosse lei la donna da battere, nella finale serale la ragazza di Spings, partì forte, determinata, scavando un solco quasi insormontabile per la concorrenza, solo Riley inizialemente riuscì a tenere il passo, salvo poi sprofondare in quarta posizione alla fine delle quattro vasche, invece nella seconda parte Amanda Beard, iniziò una terribile rimonta che però non la portò oltre l’argento, e così Penelope Heyns riuscì a vincere il secondo oro olimpico, questa volta nella distanza dei 200m rana.
Penolope fu la prima ranista a siglare una doppietta olimpica nelle due distanze della rana, anche in campo maschile tale impresa fino a quel momento non era ancora stata compiuta, ci riuscì Domenico Fioravanti 4 anni più tardi, mentre in campo femminile ancora oggi Penny rimane l’unica ad aver raggiunto e compiuto tale impresa.
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Profilo Autore

- Andrea, Studente di Psicologia, amante della montagna, della lettura e una passione sconfinata per gli sport. Innamorato del nuoto da diversi anni grazie alle grandi imprese dei campioni che dedicano anima, cuore, corpo e testa a questa meravigliosa disciplina. Non riesce mai star fermo e appena ha del tempo libero si rifugia tra le mille storie dei libri o nella immensa natura delle sue amate montagne svizzere. Deve ancora capire chi diventerà da grande, ma sa che con la forza, la determinazione e la voglia di imparare lo capirà molto presto.
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