Per la storia di quest’oggi impostiamo la data della nostra ipotetica macchina del tempo nell’agosto del 1936. Più precisamente a Berlino, sede della XI° edizione dei Giochi Olimpici. In quell’anno il “Berlin Olympic Swim Stadium” accolse i migliori nuotatori del pianeta, in un mondo che storicamente sappiamo, da li a poco, avrebbe assistito alle atrocità della seconda guerra mondiale. In quelle due settimane di puro spettacolo sportivo, però, insieme al grande protagonista di quella edizione Jesse Owens, il nome di spicco che ancora oggi viene ricordato come dominatrice, anzi come “Imperatrice di Berlino” è quello di Rie Mastenbroek.
I primi passi di Rie Mastenbroek
La storia di Rie (diminutivo di Hendrika) inizia nel 1919 suo anno di nascita nella città di Rotterdam, in Olanda. Fin da piccola iniziò la sua avventura tra le corsie e fece capire fin da subito agli esperti del settore che questa ragazza aveva del potenziale notevole, tanto che venne affidata all’allenatrice “Ma” Braun, capace nel 1928 di condurre sua figlia alla medaglia d’oro alle olimpiadi del 1928. In seguito nel 1934, a due anni dai giochi olimpici che la consacrarono come una delle grandissime del nuoto mondiale, Rie dominò l’edizione dei campionati europei che avevano sede a Magdeburgo, sempre in Germania. In quell’edizione l’allora quindicenne Rie Mastenbroek vinse l’oro dei 400 stile libero, l’oro nei 100 stile libero e completò la tripletta di ori con il titolo europeo nella staffetta 4×100. A questo palmares già ricco aggiunse uno splendido argento nei 100 dorso.
Vedendo i risultati di questo campionato europeo Mastenbroek fece capire all’Europa e in generale al mondo, di che pasta era fatta. Riuscì a dare sfoggio al suo enorme talento e soprattutto eclettico. Si dimostrò in grado di dominare sia nello stile libero, veloce e mezzo fondo e ed essere schiacciante anche nello stile a dorso. E nel giro di due anni ci sarebbero state le olimpiadi sempre in Germania, questa volta, però, a Berlino.
Il dominio dell’Imperatrice a Berlino
Dopo quello che aveva fatto intravedere nei due anni precedenti Rie si presentò all’evento olimpico con molti favori del pronostico, mica male per una ragazza appena diciassettenne e alla prima esperienza ai giochi a cinque cerchi. Tale pressione se non sei un campione con una testa ben allenata e pronta a sopportare una fatica e un’aspettativa cosi alta è difficile da reggere, molti talenti, per esempio, non riescono a tenere botta a questo scenario che è in grado di mangiarti vivo.
Rie Mastenbroek, però, non apparteneva a quella categoria e anzi, la pressione di essere la favorita ai blocchi di partenza riuscì ulteriormente a caricarla. La prima gara che affrontò nell’impianto olimpico di Berlino fu la gara regina: i 100 stile libero. L’unica gara in cui non riuscì a vincere l’oro due anni prima a Magdeburgo. La competizione era principalmente con la primatista mondiale e connazionale di Hendrika, ovvero Willy Den Ouden, argento olimpico in questa distanza in carica all’epoca. Subito nel giro delle batterie Mastenbroek siglò il nuovo record olimpico, un grande guanto si sfida lanciato alle sue avversarie. Rie in finale non tardò a migliorarsi abbattendo il muro di 1’06 e riuscì a battere la concorrenza di una sorprendete Jeannette Campbell, conquistando in tale maniera il suo primo oro olimpico di questa edizione.
La seconda finale che affrontò Rie fu quella dei 100 dorso, distanza in cui la ragazza di Rotterdam era primatista mondiale. In questa gara Mastenbroek riuscì a imporre un ritmo devastante fin da subito che mise fuori dai giochi tutte quante le nuotatrici in acqua in quel momento, tranne la connazionale olandese Dina “Nida” Senff che riuscì a rimontare e, complice la stanchezza nelle ultime bracciate di Rie, le strappò l’oro, con Mastenbroek che si guadagnò un ottimo argento olimpico.
L’ultima gara al singolare di quel programma olimpico per Rie Mastenbroek furono i 400 stile libero. Anche in questa distanza si presentava come favorita per via del titolo europeo conquistato due anni prima a Magdeburgo. Lungo le serie delle batterie e in semifinale, però, emerse un’avversaria complicata e tosta per Hendrika, ossia Ragnhild Hveger, nuotatrice danese che riuscì a siglare il record olimpico proprio nei turni di avvicinamento alla finale. Le due ragazze diedero vita ad una finale memorabile con grandi colpi e soprattutto un dominio che spazzò via dalla vasca il resto delle nuotatrici. La ragazza danese Hveger riuscì a scappare nella prima metà di gara, ma questa volta Rie Mastenbroek riuscì nell’impresa del recupero e completò la rimonta segnando il nuovo record olimpico della distanza e si aggiudicò, così, il secondo oro olimpico individuale. “Game, Set and Match”.
La consacrazione dell’imperatrice di Berlino
I giochi olimpici terminarono con un ultimo oro per la ragazza olandese che contribuì in maniera fondamentale alla staffetta 4×100 stile libero permettendo a lei e alla sue compagne di salire sul gradino più alto del podio essendosi aggiudicate l’oro al termine della staffette. Con questo risultato Rie Mastenbroek diventò la prima donna in qualsiasi sport, non solo nel nuoto, a vincere quattro medaglie nella stessa edizione, di cui 3 d’oro. Questo elemento definisce la grandezza di questa nuotatrice che fu la donna copertina di questa edizione dei giochi a 5 cerchi e che valse l’appellativo “L’Imperatrice di Berlino”.
Appassionato di nuoto?
Immergiti in questo affascinante mondo con noi! Non perderti le ultime notizie e gli ultimi racconti, seguici sui nostri canali social, iscriviti alla nostra newsletter o unisciti ai nostro canali WhatsApp e Telegram. Contenuti speciali, articoli di approfondimento, video coinvolgenti e podcast informativi.
👉 WHATSAPP: le ultime news live
👉 FACEBOOK: un tuffo quotidiano nel nuoto
👉 INSTAGRAM: i momenti più belli
👉 TELEGRAM: notizie e storie affascinanti
Non vuoi perderti le nostre storie?
Ricevi le ultime novità, approfondimenti e contenuti esclusivi direttamente nella tua casella di posta. Riceverai ogni settimana la nostra weekly newsletter contenente gli articoli e le storie più interessanti degli ultimi 7 giorni. Fai un tuffo nell’esperienza completa del nuoto: iscriviti ora!
📨 ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Profilo Autore
- Andrea, Studente di Psicologia, amante della montagna, della lettura e una passione sconfinata per gli sport. Innamorato del nuoto da diversi anni grazie alle grandi imprese dei campioni che dedicano anima, cuore, corpo e testa a questa meravigliosa disciplina. Non riesce mai star fermo e appena ha del tempo libero si rifugia tra le mille storie dei libri o nella immensa natura delle sue amate montagne svizzere. Deve ancora capire chi diventerà da grande, ma sa che con la forza, la determinazione e la voglia di imparare lo capirà molto presto.
Altri articoli dell'Autore
- PARIGI 202410 Agosto 2024NUOTO, PARIGI 2024: ANALISI E CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI – CAPITOLO MASCHILE
- PARIGI 20249 Agosto 2024NUOTO, PARIGI 2024: ANALISI E CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI – CAPITOLO FEMMINILE
- PARIGI 20243 Agosto 2024LEON MARCHAND E IL POKER D’ASSI A PARIGI 2024
- PARIGI 20243 Agosto 2024PARIGI 2024, I RISULTATI DELLE BATTERIE DI SABATO 3 AGOSTO