Ci sono alcune parole il cui significato è stato completamente stravolto dai nuotatori. Il mondo del nuoto ha un vocabolario tutto suo: gli Svedesi non sono gli abitanti della Svezia e il Fagiano non è semplicemente un uccello dalla lunga coda… in questa pagina abbiamo raccolto tutte le parole che per i nuotatori hanno un significato diverso, creando una sorta di vademecum formato dizionario del nuotatore per chi si sta approcciando per la prima volta a questo sport.

B


BANDIERINE

Segnale di emergenza che, durante la nuotata a dorso, ricorda a ai nuotatori che la vasca sta per terminare, così da evitare che essi si distruggano la mano contro il muretto. Per i non-nuotatori indicano generalmente i 4 angoli di un campo di calcio.

BLOCCO DI PARTENZA

Struttura fissa che permette il tuffo nella partenza, con il quale il nuotatore inizia una gara. Sono numerati (solitamente da 1 a 8) e hanno un’altezza che varia tra i 50 e i 75 centimetri rispetto al livello dell’acqua. Per i non-nuotatori indicano generalmente un corpo solido di grandi dimensioni o un ammasso di materia.

C


CAGNOLINO

E’ uno stile amatoriale di nuoto; prende ispirazione, nonchè nome, dalla nuotata del cane. Molti studiosi sono concordi nel definirlo il primo stile di nuotata nato, adottato dai primitivi su ispirazione della nuotata di altri animali.

CLORO 

È il profumo di cui i nuotatori sono follemente innamorati. Fragranza che indossano costantemente quasi fosse una seconda pelle. Se stanno per un lungo periodo lontani da una piscina ne sentiranno la mancanza: il cloro è una droga per i nuotatori. Per i non-nuotatori è un elemento chimico della tavola periodica con numero atomico 17 e simbolo Cl .

CORSIA

Specie di filo spinato il cui scopo ultimo, oltre a quello di dividere la vasca, consiste nel distruggere le mani dei nuotatori sbadati che ci sbattono contro (in particolare durante il dorso e il delfino). Per i non-nuotatori rappresenta generalmente una parte dell’autostrada (o di una tangenziale) che possiede specifiche caratteristiche in base alle quali assume un nome specifico (di accelerazione, di decelerazione, di emergenza).

CRAWL

Il Crawl è uno stile di nuotata caratterizzato da una continua propulsione con le gambe e da un movimento alterno delle braccia, la respirazione è effettuata di lato. Essendo lo stile più veloce il Crawl è utilizzato nelle gare di stile libero.

CUFFIA 

È il copricapo utilizzato in piscina, è solitamente in lattice, silicone, stoffa o materiale sintetico. Il suo utilizzo è a scopo sia igenico che idrodinamico → SCOPRI 8 CUFFIE CHE VORREBBERO TUTTI I NUOTATORI

D


DELFINO

Rappresenta per i nuotatori lo stile più difficile e faticoso, nonché l’ostacolo più arduo da superare per diventare “veri nuotatori”. Insomma, è una tortura per tutti, fatta eccezione di quei pochi illuminati che lo amano sin dal principio. Per i non-nuotatori indica il più tenero e dolce mammifero marino.

DIVISORI DI CORSIA

Cavi, su cui sono inanellati galleggianti, che dividono le corsie della piscina, solitamente hanno dei galleggianti di colore diverso ad indicare la metà vasca e la prossimità del muretto.

DORSO

È uno stile ufficiale  riconosciuto, si pratica “a pancia in su” con un movimento alternato delle braccia ed una costante propulsione delle gambe.

F


FAGIANO (passare a)

Tipo di passaggio particolarmente azzardato, in cui l’atleta nuota la prima vasca (o le prime vasche) di gara a una velocità così elevata che generalmente non gli consente di terminare la competizione in modo dignitoso (una specie di biglietto d’andata senza il ritorno). Chi passa a fagiano viene generalmente lodato per il suo coraggio e la sua temerarietà.  Per i non-nuotatori indica un uccello dalla lunga coda e le cui carni sono particolarmente pregiate.

FARFALLA

È il nome alternativo in italiano, utilizzato nella sua forma inglese agli eventi internazionali, per identificare lo stile Delfino

FONDO (nuoto di-)

È solitamente praticato in mare, laghi o bacini di grandi dimensioni, lo stile utilizzato è libero, le distanze nelle gare di fondo sono comprese tra i 5000 ed i 15000 metri.

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FONDO (linea di-)

Linea di colore diverso dal fondo della piscina, solitamente blu scuro, che serve a guidare i nuotatori su una linea retta al centro della corsia mentre hanno lo sguardo rivolto verso il fondo vasca.

G


GRANFONDO

La metodologia è la medesima del nuoto di fondo, le distanze sono però comprese tra i 15000 ed i 25000 metri.


M


MARATONE

Così come la granfondo anche le maratone fanno parte del nuoto di fondo, condividendone luoghi e nuotata, la distanza delle maratone è però superiore ai 25000 metri.  Per  i non-nuotatori indicano le gare di 42km su terraferma.

MEZZOFONDO

Anche la mezzofondo ma parte del nuoto di fonso, la ssua distanza è invece inferiore ai 5000 metri.

MONOPINNA

È l’attrezzo alla base del nuoto pinnato, è un’unica pinna di vetroresina o carbonio o kevlar calzabile ai piedi. L’unica gambata effettuabile è a delfino, garantisce una spinta notevolmente superiore rispetto alle pinne tradizionali.

MURETTO

Delimita la fine (e/o l’inizio) di una vasca. Oggetto magico da cui spesso spariscono cuffie, occhialini e borracce, il muretto viene talvolta utilizzato come para infermeria ove far passare improvvisi crampi. Per  i non-nuotatori indica generalmente un muro basso, usato solitamente come recinzione o per sostenere i terrazzi di un terreno posto in forte pendenza.

P


PALETTE

Attrezzatura composta da due pezzi di plastica, carbonio o kevlar; si indossa sulle mani al fine di aumentare la superfice di spinta. Sono utilizzate solamente in allenamento per rafforzare la muscolatura.

PINNE

Così come la monopinna sono utilizzate nel nuoto pinnato, sono degli stessi materiali della monopinna ma essendo separate permettono di effettuare la gambata a stile e dorso, sacrificando parte della spinta.

PINNATO

Specialità di nuoto caratterizzata dall’utilizzo di pinne e monopinne, l’utilizzo di tali attrezzature permette una maggior velocità rispetto alle altre discipline.

PULL BUOY

Attrezzo a forma di otto composto di materiale leggero, utilizzato al fine di non utilizzare le gambe, favorendone al contempo il galleggaimento

R


RANA

Rappresenta per i nuotatori uno dei 4 stili del nuoto. Molto tecnico, soprattutto a livello agonistico, ha come “angelo protettore” il buon Dale Oen. Per i non-nuotatori indica un genere di anfibio che vive in zone umide/paludosi, che salta e fa “cra cra”.

S


SPECCHIO (occhialini a-)

Sono un tipo di occhialini che permettono di non restare abbagliati dal sole o da altre luci, sono tra i più utilizzati dai nuotatori professionisti.

STILE LIBERO

È lo stile con meno restrizioni in assoluto, è permesso l’utilizzo di qualsiasi nuotata, purchè non sia stata già utilizzata precedentemente nella staffetta, purchè rompa la superfice dell’acqua e purchè si tocchi il muretto di fondo vasca.

SVEDESI

Nome tecnico degli occhialini più utilizzati nel mondo del nuoto agonistico. Hanno la caratteristica di poter essere assemblati direttamente dai nuotatori stessi, così da regolare la giusta distanza tra occhi e naso. Sono formati da due lenti, un cordino e un elastico. Per i non-nuotatori indicano gli individui originari e/o abitanti della Svezia.

STAFFETTA

Gara in cui squadre di atleti (solitamente 4) scendono in vasca, tale disciplina può essere sia maschile che femminile o mista; le staffette possono essere di un unico stile o miste.

T


TAVOLETTA

Attrezzo piatto e galleggiante progettato per mantenere il galleggiamento degli arti anteriori durante il potenziamento degli arti inferiori.

TUFFO (di partenza)

È l’azione con cui dal blocchetto di partenza si salta in piscina, solitamente è effettuato a mani unite dandosi una spinta con le gambe.

V


VASCA

Può essere da 25 o da 50 metri ed è delimitata dai due muretti. Un nuotatore può farne 10, 100 o 1000 nello stesso giorno: le emozioni che proverà saranno sempre differenti. Per un non-nuotatore indica un recipiente di grosse dimensioni solitamente impiegato per la raccolta dell’acqua; quella presente in casa viene detta “da bagno”.

VIRATA

Cambio di direzione effettuato a fondo vasca, prevede che il muretto venga toccato, con qualsiasi parte del corpo. Al fine di ottenere maggior velocità i nuotatori sfruttano la virata per darsi una spinta con le gambe.


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