Chad le Clos è un nuotatore sudafricano specializzato nel delfino, nello stile libero e nei misti. Dotato di una particolare versatilità, è competitivo sia nelle distanze brevi come i 50sl, sia in distanze medio lunghe come i 400 misti. È stato campione olimpico nei 200 metri delfino ai Giochi Olimpici di Londra 2012.


Le origini

Chad Guy Bertrand le Clos nasce a Durban (Sudafrica) il 12 aprile 1992. Il padre (mauritano, discendente francese) e la madre (africana) lo fanno iniziare a nuotare sin dalla tenera età. Le Clos entra nel mondo agonistico a soli 8 anni.

Chad raggiunge i primi successi internazionali a 18 anni, vincendo 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili estivi del 2010. Lo stesso anno vince le sua prima finale iridata: è oro nei 200 farfalla ai Mondiali in Corta di Dubai. Nel 2011 non riesce a ripetere le buone prestazioni ottenute l’anno precedente: ai Mondiali di Shanghai il giovane nuotatore sudafricano chiude al 5° posto nei 200 delfino e al 13° nella distanza dimezzata.


Londra 2012 e Barcellona 2013

Ai Giochi Olimpici di Londra 2012 il grande salto di qualità: Chad vince la finale dei 200 delfino in 1’52″96 davanti a Michael Phelps, con soli 5 centesimi di vantaggio sulla stella statunitense. La vittoria sorprende tutti quanti. Sei giorni dopo la rivincita nella gara dimezzata. Questa volta ha la meglio lo Squalo di Baltimora, che chiude in 51″21. Per le Clos è solo (e si fa per dire) argento.

L’anno successivo, durante i Campionati Mondiali di Barcellona vince sia i 100 (davanti a Laszlo Cseh) che i 200 delfino. Il 29 aprile 2014 gli viene conferita l’onorificenza dell’ Ordine della Ikhamanga in Argento: «Per i suoi ottimi successi sulla scena internazionale del nuoto, in particolare alle Olimpiadi di Londra nel 2012, ponendo così il Sudafrica in un’elevata posizione a livello mondiale nel campo degli sport acquatici.»


Kazan 2015 e Rio 2016

L’anno successivo, ai Campionati Mondiali di Kazan, Chad si conferma ancora una volta ai vertici mondiali del delfino. Vince l’oro nei 100 delfino davanti al magiaro Laszlo Cseh, mentre è argento nei 200 (questa volta dietro a Laszlo). Quella nei 100 è la sua quarta vittoria consecutiva in una massima competizione mondiale dopo gli ori di Istanbul (Mondiali in Corta), Barcellona (Mondiali in Lunga) e Doha (Mondiali in Corta).

Ma Chad Le Clos sa bene che le vittorie iridate di Barcellona e Kazan sono viziate dall’assenza del suo vero grande rivale: Michael Phelps. Così, ai Giochi Olimpici di Rio 2016 va in scena una storica rivincita. Il 9 agosto si disputa la finale dei 200 delfino e Michael Phelps trionfa davanti a tutti in 1’53″36. Chad le Clos è solo quarto, medaglia di legno e un po’ di amaro in bocca. La rivincita di Phelps è servita, ma 3 giorni dopo la sfida riprende nei 100m.

Lo sport è bello perché non è prevedibile. Lo sport è bello perché è sempre ricco di colpi di scena. La finale dei 100 delfino di Rio 2016 è probabilmente una delle finali più affascinanti ed emozionanti della storia dei Giochi. A vincere il titolo olimpico non è né Phelps né Le Clos ma un giovane e sbarbato Joseph Schooling che riesce a mettere le mani davanti a tutti. Per Michael e Chad è argento, a parimerito con Laszlo Cseh, i 3 più grandi delfinisti del decennio, assieme, sul secondo gradino del podio.


Da Budapest 2017 in poi…

Dopo Rio le strade di Phelps, le Clos e Cseh si dividono, ancora una volta. Michael si ritira per la seconda volta (e questa sembra che sia davvero quella definitiva), gli altri due, invece, si ridanno appuntamento per i Mondiali di Budapest (2017). Ai mondiali Magiari, le Clos si toglie lo sfizio di vincere l’oro nella distanza raddoppiata, proprio davanti a un Laszlo che giocava in casa. Per lui quello di Budapest è il tredicesimo sigillo iridato (tra mondiali in vasca lunga e corta).

Due anni dopo, ai Campionati mondiali che si disputano a Gwangju, in Corea, vince due medaglie di bronzo nei 100 e nei 200m farfalla. Lo stesso anno partecipa all’International Swimming League come capitano dell’Energy Standard Team, vincendo il primo trofeo ISL della storia.


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