
ATLETI ED EMOZIONI: COME GESTIRE LA RABBIA?
3 Gennaio 2023Parleremo di emozioni... e in quest’articolo mi concentro su una di queste: l’emozione della rabbia.
Il desiderio di strafare ad esempio è espressione di rabbia. Voler dare tutto e anche di più può sfociare in un atteggiamento che porta a “buttare” via i movimenti, a esagerarli, ad andare oltre i confini di quanto praticato in allenamento.
Quando si hanno grandi aspettative oppure si tratta di un evento eccezionale come ad esempio una qualificazione importante. Può essere vissuta come una chance unica e viene vissuta con estrema aggressività che ne compromette l’esperienza. Infatti, la rabbia può anche essere espressione di frustrazione. Ma anche la rabbia può essere modulata e gestita affinché non mandi fuori giri.
Riconoscerla e canalizzarla nella giusta direzione contenendola entro limiti produttivi è importante affinché possa essere un’alleata e non un’avversaria in grado di mettere fuori gioco l’atleta/uomo che vive di emozioni in vasca e in terraferma. Perché ogni atleta è uno sportivo ed una persona con i suoi bisogni, vissuti, emozioni che vive ogni esperienza a proprio modo.
Chi è arrabbiato o chi è in ansia non si diverte. Lo sport invece è divertimento. Con tale termine non si intende che si sta facendo una scampagnata o che si prendono sottogamba la competizione.
Un atleta quando parla di divertimento durante una gara fa riferimento al fatto che non si sente di aver subito la competizione ma di esserne stato padrone, di avere fatto tutto ciò che era necessario fare, che si sentiva bene sia a livello fisico sia a livello mentale.
È importante possedere il giusto livello di attivazione senza picchi di rabbia in gara, aver consapevolezza e fiducia in se stessi e degli allenamenti svolti.
Come atleta/persona sia che vinca o perda il suo valore come spessa non viene messo in discussione MAI.
Se l’atleta è consapevole del proprio valore potrà vedere la gara per quello che è, cioè un momento a sé stante, importante ma non unico e solo (di gare ce ne saranno molte altre). Il suo punteggio in quella gara non è indicativo del suo valore come persona, a livello di autostima e quant’altro, è la misurazione di quella precisa prestazione in quelle precise condizioni in quel momento.
Stop! Se arrivi penultimo, non sei penultimo nella vita, non sei un perdente ma in quella precisa con quei precisi altri atleti che gareggiavano il tuo punteggio è da penultima posizione. Come a scuola tu non sei il voto che prendi. Il tuo valore è ben altro.
Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it
Profilo Autore

- Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.
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