Nell’ultima giornata di gare alle Olimpiadi di Parigi 2024 il cielo francese si tinge di azzurro: Gregorio Paltrinieri è d’argento nei 1500 stile libero. Medaglia d’oro ad uno spettacolare Finke, capace di nuotare sotto il limite mondiale: quindici minuti storici.
Gregorio Paltrinieri infinito
Gregorio Paltrinieri zittisce tutte le recenti chiacchiere sul suo conto, relative al fatto che non essendo più così giovane non avrebbe più potuto fare niente di così eccezionale. L’azzurro ha dimostrato oggi, nelle acque francesi, tutto il contrario. In una delle gare più belle a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere, è d’argento.
Una gara nuotata con la testa e con il cuore, come solo lui sa fare. Modello d’ispirazione per ogni giovane nuotatore e per ogni sportivo – per via della sua storica carriera e del suo sconfinato rispetto verso gli avversari – ha regalato quindici minuti di pura adrenalina.
Lo statunitense Finke parte da subito molto veloce; così veloce da essere sotto il record del mondo. Paltrinieri non lo molla, gli nuota a pochissimi centesimi di distacco e fa intuire che gli darà fastidio. L’irlandese Wiffen, grande favorito della viglia, è nelle retrovie. Si aggira attorno alla terza posizione, ma non si avvicinerà mai al duo che conduce. Colui che doveva essere l’avversario numero uno, non si candida mai alla medaglia d’oro. Alla fine è di bronzo.
Le attenzioni del pubblico sono tutte davanti: lo statunitense nuota sotto lo storico record del mondo di Sun Yang e non sembra dare cenni di stanchezza. Paltrinieri non è da meno: le sue prestazioni delle singole vasche sono migliori di Finke che però a un secondo di vantaggio. L’azzurro prova ad attaccarlo, riduce lo svantaggio e per qualche momento sembra possibile un sorpasso che avrebbe dell’incredibile.
Finke tuttavia ha accumulato un secondo e qualche decimo di vantaggio e viaggia scandendo ritmi inumani. Paltrinieri riduce ancora un po’ lo svantaggio, mancano due vasche alla fine. Suona la campanella che avverte i nuotatori.
Il nostro atleta più forte di sempre ci prova, fino all’ultimo secondo. Tocca la piastra, è secondo nella finale dei 1500 stile libero più veloce della storia. Finke ha mantenuto il vantaggio che aveva e sbriciola il record del mondo del contestato Sun Yang (atleta cinese trovato positivo ad un controllo antidoping).
Finke è monumentale, inattaccabile. Ma Gregorio Paltrinieri non è da meno, è sempre là e ci ha fatto sussultare ancora una volta.
Il nuotatore azzurro più medagliato di sempre ai Giochi Olimpici
Il capitano della nazionale italiana di nuoto, originario di Carpi, è colui che domina la classifica dei più vincenti di sempre: solo ai Giochi Olimpici prima d’ora ha vinto un oro, un argento e due bronzi. Paltrinieri da quando si è svelato al mondo, nel 2012, ha guadagnato con le unghie e con i denti tutti i primi posti possibili. Ha trionfato almeno una volta, in ogni distanza nuotata, in ogni occasione. E ha fatto la cosa più difficile: ripetersi.
Anche quando i tempi cambiano, cambiano gli avversari, cambiano le abitudini, cambiano gli allenamenti, cambiano i sogni, lui rimane sempre là: tra i migliori. Cambiano i ritmi, cambiano i tempi, solo una cosa non cambia: il suo nome tra i migliori di sempre. Perché lui è storia, è leggenda, è enorme, è eterno. Lui è Gregorio Paltrinieri.
Il podio:
- Bobby Finke (USA): 14’30″67 WR
- Gregorio Paltrinieri (ITA): 14’34″55
- Daniel Wiffen (IRL): 14’39″63
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Le gare in vasca si svolgeranno presso La Défense Arena di Parigi, arena polivalente situata nel nord-ovest della capitale francese (precisamente a Nanterre). Le gare si svolgeranno tra sabato 27 luglio e domenica 4 agosto 2024.
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Profilo Autore
- 18 anni, studentessa liceale all'ultimo anno. Sei anni di nuoto alle spalle, ora si dedica solo alla palestra. Sogna un futuro da giornalista. Quando non si dispera per aver deciso di iscriversi al liceo scientifico legge o guarda film, sopratutto thriller mentre odia quelli romantici troppo sdolcinati. Se si diploma, dopo frequenterà l'università di scienze della comunicazione. Non vede l'ora di abbandonare per sempre la matematica e di dimostrare che non serve essere raccomandati o particolarmente belli per avere successo.
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