Non è affatto semplice descrivere i sacrifici, l’impegno, la fatica, la determinazione e la grinta di chi ha scelto la difficile vita del nuotatore. Gian Mario Migliaccio, in poco più di 400 parole, è riuscito a racchiudere tutto questo, facendo rivivere in tutti coloro che amano il nuoto emozioni straordinariamente profonde. Ogni volta che rileggo questo brano (e ormai saranno almeno 1000) gli occhi mi diventano lucidi. Cose che solo un nuotatore può capire!
BUONA LETTURA
“Ci sono momenti nella vita dove ci si ritrova a pensare perché qualcuno affronta i problemi in maniera positiva, con tenacia e convinzione e riesce a superare le barriere senza apparente difficoltà. Ed altri no. Ci sono momenti dove si riflette sul come mai solo alcuni si pongono obiettivi magari lontani, magari ambiziosi, magari solitari. E li raggiungono.
Ci sono momenti dove ci si domanda perché nella vita alcuni trovano normale lavorare con sacrificio ed ottenere gratificazioni riuscendo a farlo con grande differenza da altri colleghi. Ci sono momenti dove si riflette su cosa può riunire, avvicinare, rendere simili migliaia di uomini e donne che fanno della propria vita un successo personale.
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Cosa sia non saprei, ma provate ad immaginare un ragazzo che per giorni, mesi, anni nella sua vita ha dato il meglio di se nuotando con tutta la forza e la grinta che poteva. Un ragazzo che per ore ed ore ha parlato solo con se stesso, ha visto solo una linea da seguire, ha avuto solo un cronometro da battere.
Un ragazzo che si è messo un obiettivo da raggiungere e non domani né dopo ma dopo due o dieci anni l’ha raggiunto. Un ragazzo che ha cancellato decine di sconfitte e delusioni per lasciare nella sua mente solo quelle poche o uniche volte dove , per magia, tutti i sacrifici passati scomparivano in un attimo e la gioia era l’unico risultato che contava. Un ragazzo abituato a vincere perché abituato a perdere dieci, cento o mille volte. Ogni volta pronto a rimettersi in gioco per superare se stesso.
Quel ragazzo, uno come tanti, non ha solo imparato a nuotare. Non ha imparato a salire sul podio. Non ha imparato a soffrire per raggiungere il suo sogno. No, quel ragazzo non ha fatto solo questo. Ha imparato a vivere. E’ un ragazzo che quando vorrà ottenere qualcosa nella vita saprà che dovrà mettercela tutta, lavorare, stringere i denti. E ce la farà.
E’ un ragazzo che quando vorrà ottenere un risultato importante nella vita saprà cadere una dieci cento volte. Ma si rialzerà, la sconfitta non lo disturberà, stringerà i pugni ed avrà in testa solo una cosa: lui ce la farà. E’ un ragazzo che quando crederà di aver tutti contro, dagli amici alla famiglia, saprà concentrarsi con se stesso, saprà ragionare e saprà trovare una soluzione. Da solo, solo con se stesso, lui ce la farà.
Guardatevi attorno, leggete negli occhi gli altri, cercate chi può avere nel vostro mondo le doti di questo ragazzo. Non faticherete molto, è anche lui di una specie diversa.
Anche lui è stato un nuotatore.”
Di Gian Mario Migliaccio
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