TU DAVANTI ALLA VASCA, NELLA GARA CHE TANTO ATTENDEVI E PREPARAVI DA TEMPO 1

TU DAVANTI ALLA VASCA, NELLA GARA CHE TANTO ATTENDEVI E PREPARAVI DA TEMPO

5 Settembre 2022 Off Di Guendalina Brizzolari

È la tua gara, la tua acqua, il tuo momento. Vai!


“C’è silenzio tutto intorno. Il pubblico inglese ha rispetto assoluto per lo sport. Con l’acqua ho parlato. È il Momento, con la maiuscola. L’interminabile attimo prima dello start. Lo adoro.

Perché mi calma, perché in un respiro riassume mesi e a volte anni di lavoro. Questa volta però non riesco ad assaporarlo come vorrei. Anche se cerco di allontanare i pensieri l’intoppo del costume e il balletto frenetico che ne è seguito, mi è rimasta addosso la tensione provocata dal contrattempo. Così mentre attendo il via, immobile sul blocco, mi sento ancora Hulk. E non vorrei. Via!

Mi tuffo convinto di finire in un campo minato. So bene che gli esperti diranno che sono entrato male in acqua. Non importa mai quando sono in gara. Conta sola aprire la porta dell’acqua, varcarne la soglia, ambientarmi e chiuderla dietro di me facendo tutto il possibile perché mi voglia bene.

Magia.

L’acqua mi stava accarezzando.

Le carezze dell’acqua continuano a mandarmi solo sensazioni positive, è come se mi stessero ripetendo “Tranquillo Greg, avanti così, stai sereno”. Mi fido. Seguo il consiglio e a poco a poco Hulk scompare, non c’è più. Del supereroe incontrollabile resta solo la forza, ma è un’energia positiva che sento di poter gestire. E allora accelero. E vinco la batteria.”

Gregorio Paltrinieri
Il peso dell’acqua


 Entriamo un po' nel dettaglio:

Il nuoto è uno sport closed skill (ambiente stabile e prevedibile, l'atleta non deve mettere in atto capacità di reazioni varie e complesse e anticipazione della situazione).

Inoltre è uno sport ciclico è infatti caratterizzato dalla presenza di un gesto caratteristico che si ripete in un tempo.

L’ambiente-acqua non è il nostro habitat, pertanto l’acqua diventa al tempo stesso un elemento che sostiene e in cui si è immersi; nemica-amica a seconda di come la persona/atleta la sente. Riuscire a “sentire l’acqua” e scivolare bene con il corpo fluido, è fondamentale per una nuotata efficace.

L’altra dimensione che scandisce e definisce la prestazione è il Tempo (personale, limite, record…) che determina ritmicità, velocità e gestione delle fasi di gara e di allenamento e condiziona, necessariamente, il livello di soddisfazione percepito.

Entrambe queste dimensioni sono fortemente collegate alle componenti emotive (ansia/entusiasmo/energia/demotivazione) e cognitive (ad es. percezione di ritmo/tempo) che allo stesso tempo sono connesse con quella corporea, in una circolarità che presuppone una ottima consapevolezza di sé per poter essere gestita con successo. Consapevolezza di sé, delle proprie emozioni, dei propri punti di forza e debolezze come atleti e come persone sono il punto di partenza e il piano di lavoro con una psicologo dello sport come me.

Mente e corpo facce delle stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.

Le emozioni influenzano la prestazione agonistica e la preparazione mentale è una variabile che condiziona e può determinare l’esito. Quando pensiamo infatti ad atleti ciò che tante volte viene pensato è il risultato finale, ma chi è la Persona che sta dietro a quella medaglia? Persona ed atleta, unica ed irripetibile con risorse e punti di forza e anche debolezze e criticità.


Il nuoto è uno sport individuale e/o di squadra?

In realtà il nuoto è sport individuale che si allena in squadra.

Pertanto si uniscono contemporaneamente due dimensioni: quella personale e quella gruppale, in cui l’atleta sperimenta al tempo stesso la possibilità di essere unico, confrontandosi con i propri limiti e i propri obiettivi e il fatto di far parte di un gruppo, con cui si confronta e può condividere obiettivi, e al tempo stesso può essere sostenuto, e incoraggiato.


Segui i prossimi articoli di psicologia dello sport e nuoto e scrivi per richiedere informazioni e/o farci sapere cosa vorresti sapere di più riguardo alla psicologia dello sport, allenamento mentale etc.

Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it

Profilo Autore

Guendalina Brizzolari
Guendalina Brizzolari
Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.