I due quarti posti di Parigi 2024 potevano avere due effetti. Da un lato avrebbero potuto pesare come macigni, un pensiero fisso, indelebile. Oppure potevano essere fuoco che arde, una scarica che ti fa ripartire più forte di prima e ti da la forza di resettare, ripartire. Non importano le 7 medaglie mondiali già collezionate o il bronzo di Tokyo, è solo tempo di ripartire.

E quello che Simona Quadarella ha messo in acqua oggi, la forza e la grinta che la hanno portata a vincere l’argento con soli 4 secondi e mezzo di ritardo su Katie Ledecky e a migliorare il Record europeo di 7 secondi raccontano chiaramente cosa ha scelto Simona. E noi siamo immensamente contenti.


IL RACCONTO DELLA GARA

Parte forte di san subito Katie Ledecky che scappa in solitaria verso la vittoria e, almeno in principio, Lani Pallister cerca di starle attaccata. Determinata a lasciare meno spazio possibile anche Simona Quadarella, che sì cerca di seguire la statunitense, ma anche di staccare il più possibile Li Bingjie, capace di grandi rimonte nel finale.

Ai 200 metri, Ledecky e Pallister nuotano sotto il Record del mondo 1’58″62 il parziale di Ledecky, 1’58″98 quello di Pallister – e anche Quadarella registra tempi molto interessanti, virando in 2’01″12, a soli due secondi e mezzo dalla coppia in testa. Ai 400 metri, Simona Quadarella continua a mantenere un’andatura molto veloce e vira in 4’05″37, un livello estremamente alto per la romana che è solo due secondi più lenta del suo personale sui 400 stile libero.

Ai 700 metri, Ledecky vira in 7’007″63 , seguita da Pallister a 7’11″09 e Quadarella a 7’12″56. Quadarella ha distaccato notevolmente le avversarie, che ora hanno un ritardo di circa dieci secondi rispetto alla romana ma, soprattutto, l’australiana sta dando segnali di cedimento: è il momento di attaccare!

Il distacco tra Ledecky e Pallister è ormai notevole e Simona Quadarella prova ad attaccare l’australiana. Ai 1000 metri, Ledecky vira in 10’14″40, seguita da Simona Quadarella che ha concretizzato il sorpasso sulla rivale e chiude i 1000 metri in 10’19″14 e Pallister a 10’21″62.

Simona Quadarella si attesta saldamente in seconda posizione, non lasciando spazio di rimonta alla Pallister che forse ha consumato troppo nella prima parte di gara. Ai 1300 Ledecky vira in 13’22″52: ha rallentato nuovamente la statunitense, che scende sotto il Record del mondo. Quadarella è seconda in 13’27″57, Pallister terza in 13’33″58

Il valore della sconfitta, in una società dominata dal successo

Katie Ledecky va a vincere il suo 22esimo oro mondiale in 15’26″44. Simona Quadarella è seconda in 15’3179: demolito di 9 secondi il Record italiano e di 7 secondi il Record europeo. Simona Quadarella è immensa, spettacolare, incredibile: abbiamo finito i termini possibili, le emozioni sono incredibili. Per lei, sesto podio mondiale di fila tra 800 e 1500 stile libero, ma soprattutto un miglioramento in termini di tempo impensabile a 27 anni e che, ora, ci fa sognare in grande!

Il podio:

  1. Katie Ledecky (USA) in 15’26″44
  2. Simona Quadarella (ITA) in 15’31″79
  3. Lani Pallister (AUS) in 15’41”

LE DICHIARAZIONI DELL’ATLETA

Al termine della gara, una super emozionata Simona Quadarella ha commentato così:

No me lo aspettavo per niente, sapevo che stavo andando bene ma non pensavo così tanto. Al Record Europeo ci pensavo da anni ma non mi aspettavo che potesse arrivare adesso.

Sapevo che sarebbero partite molto forti, ho provato a stare dietro. Non pensavo che la Pallister nuotasse così a 800 metri e per me è stato ottimo perché è come se avessi ricominciato da capo. E stata una gara che ho studiato, ci ho messo tanta testa.

Quest’anno ho cambiato un po’ di cose e mi hanno sicuramente aiutata. Ho avuto nuovi stimoli e questo è stato buono. Non avevo ancora avuto queste risposte: la mattina è andata bene ma non mi sarei mai aspettata tutto questo. Sto credendo tantissimo in questo lavoro e continuerò a farlo.

Non sono mai stata cosi vicino a Ledecky, è stato emozionante: pensavo alla me bambina a quando la vedevo vincere le prime olimpiadi ed è strano, è stato molto emozionante.

Ora sono più tranquilla, l’anno scorso (ndr.dopo le Olimpiadi di Parigi) uscivo dall’acqua più triste, questo è un bello stimolo in vista di Los Angeles. Ormai Parigi me la sono messa alle spalle ,con questa gara ancora di più. Sono cresciuta tanto, anche le delusioni mi hanno aiutata a crescere.


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Profilo Autore

Sara
Sara
Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.