Sembra quasi uno scherzo del destino quel filo conduttore che unisce la città di Tokyo al grande sogno di ospitare un’Olimpiade. Potremmo rivisitare il Manzoni dicendo: “Questa Olimpiade non s’ha da fare“, perché è proprio cosi: a seguito del diffondersi del virus Covid – 19, balena l’ipotesi che i Giochi della XXXII Olimpiade possano essere annullati.
Se da un lato, quindi, il CIO persiste nel voler continuare l’organizzazione dell’Olimpiade nipponica; dall’altro sono gli atleti i primi a non essere troppo convinti di questa soluzione: la mancata preparazione che continua – ormai – da qualche settimana e la ricerca forsennata nel trovare un modo per far qualificare gli atleti, sembrano due grandi problematiche difficili da superare.
Ed è proprio un’immagine assurda, dicevamo, quello che coinvolge la città di Tokyo. Negli scorsi giorni, infatti, tra le varie ipotesi è comparsa anche l’idea di sospendere le Olimpiadi. Molti di voi avranno pensato: “Ma non si può fare! Le Olimpiadi non si possono sospendere!“. Ma non è del tutto vero: le Olimpiadi moderne sono state sospese solamente 2 volte nella storia, nel 1940 e nel 1944. L’edizione del 1944 doveva disputarsi nella città di Londra mentre, le Olimpiadi del 1940, dovevano disputarsi proprio nella capitale giapponese, la città di Tokyo.
TOKYO 1940, L’OLIMPIADE ANNULLATA
Era il 1940 e tutto il Mondo era coinvolto in uno dei conflitti più sanguinolenti della storia, la Seconda Guerra Mondiale. Il conflitto implodeva nel Vecchio Continente e, già dopo pochi mesi, era chiaro che sarebbe durato a lungo. E mentre si delineavano gli schieramenti e si firmavano alleanze, a Tokyo – così come oggi – per la prima volta si ragionava sul destino delle Olimpiadi.
La città di Tokyo era pronta a ospitare il più grande evento sportivo al mondo: dal 21 settembre al 6 ottobre 1940 tutti gli atleti del mondo si sarebbero sfidati per ottenere il titolo più importante, quello di Campione Olimpico. La scelta della città di Tokyo come città per ospitare i Giochi della XII Olimpiade era avvenuta il 31 luglio 1936, quando la situazione politica del mondo era, sicuramente, più stabile.
Tuttavia, a seguito dello scoppio della Seconda Guerra sino-giapponese (un lungo conflitto tra la Repubblica di Cina e l’Impero giapponese che durò fino al 1945 ), l’organizzazione dei Giochi Olimpici venne affidata alla capitale finlandese, la città di Helsinki.
Per la prima volta nella storia, dunque, le Olimpiadi non vennero annullate – almeno in un primo momento – ma semplicemente spostate: il Comitato Organizzatore, infatti, decise di spostare le Olimpiadi di un anno (20 luglio – 4 agosto 1941). Tuttavia, lo sviluppo del secondo conflitto mondiale in Europa, e nel resto del mondo, portò all’annullamento delle Olimpiadi e di tutte le attività del CIO.
TOKYO 2020, L’OLIMPIADE IN BILICO
E arriviamo a oggi. 76 anni dopo, la città di Tokyo è davanti a una nuova e importantissima decisione: cosa succederà alle Olimpiadi di Tokyo 2020? Se nel 1940 annullare le Olimpiadi era costato 20,1 milioni di yen (più di 167.000 euro), oggi si parla di una cifra esponenzialmente maggiore, non ancora delineata, ma che si aggira attorno ai 4,5 miliardi di euro.
Ovviamente, il fattore economico non deve influenzare le decisioni, in quanto la salute di atleti e cittadini deve essere l’unico reale motivo di decisione. Ad oggi, il CIO non ha ancora preso una decisione definitiva, decisione che verrà presa solamente nei prossimi mesi. Sicuramente, nel cuore dei tanti appassionati c’è la speranza che tutto si possa risolvere, per poter tornare a condurre una vita normale e goderci lo show che solo il grande sport sa regalare! Nel frattempo, restate a casa!
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Profilo Autore

- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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