Oggi niente pagelle, oggi la prima pagina è tutta per te, cara Fede, per ringraziarti. Perché ci hai fatto vivere qualcosa di davvero incredibile. Perché ci hai fatto emozionare come non mai, stravolgendo la serata di ognuno di noi, facendoci esultare, gridare, piangere.
Mi è servito qualche giorno per metabolizzare questo tuo oro. Per rendermi davvero conto che non era un sogno ma qualcosa di reale. Meno di due minuti di gara per entrare nella leggenda. Meno di due minuti di gara per zittire una volta per tutte quelle voci che hanno sempre cercato di sminuire la tua figura criticando il tuo lavoro e i tuoi risultati.
Ma che ne sanno, loro, dei sacrifici di un nuotatore. Che ne sanno degli allenamenti senza fine, delle settimane senza pausa, della volontà, della passione e della grinta che ci vogliono per arrivare ad affrontare una gara come quella. Visto da casa sembra quasi semplice: “ti tuffi, nuoti 4 vasche, tocchi la piastra, esulti”. Eppure dietro a quel grido liberatorio, dietro a quei sorrisi a fine gara, dietro a quel risultato così bello ed emozionante si nasconde una quantità di impegno difficilmente descrivibile.
Un impegno che c’è anche quando le medaglie non arrivano, un impegno che in quei casi brucia ancor di più e diventa pesante, quasi insopportabile. Ma tu, cara Fede, non hai mai gettato la spugna. Non ti sei arresa quando nel 2009 hai dovuto superare la morte di Alberto e non ti sei arresa quando per ben due volte ai Giochi Olimpici non sei andata a medaglia.
TI SEI PERSO UNA GARA? ECCO DOVE RIVEDERE LE FINALI
Non ti sei mai arresa, ma a testa bassa hai continuato a nuotare. E così si delinea una storica serie di podi mondiali: Montreal 2005 – argento, Melbourne 2007 – bronzo, Roma 2009 – oro, Shanghai 2011 – oro, Barcellona 2013 – argento, Kazan’ 2015 – argento e infine Budapest 2017, oro: mai nessun nuotatore era riuscito nell’impresa di salire per ben 7 volte sul podio mondiale nella stessa distanza. Cambiano le piscine, cambiano le avversarie, ma tu rimani a scrivere la storia.
Sembra che questa di Budapest sia la tua ultima finale di un 200sl a livello internazionale. Non ci resta che ringraziarti: per averci fatto continuare a sognare per 13 anni ininterrotti, per le emozioni che ci hai regalato, per aver reso il nuoto in Italia un po’ più famoso, per aver insegnato al mondo che tutto è possibile, se solo ci si crede fino in fondo.
Cara Fede, grazie. Oggi non possiamo che inchinarci a te, e con una lacrimuccia che scende dall’occhio dedicarti l’ultimo (e magari anche il più bello) applauso. Alla tua carriera, alla tua costanza, alla tua perseveranza, alla tua determinazione. Grazie.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
per scoprire in anteprima
tutte le novità sui Mondiali di Budapest 2017
Profilo Autore
-
Siamo giovani ragazzi appassionati di nuoto, scrittura e social network. Raccontiamo il mondo acquatico in modo diverso e innovativo, con uno stile fresco e rivolto ai giovani.
Nati nel 2010, siamo cresciuti a piccoli passi, cercando ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere.
Il nostro intento è quello di far vedere che in Italia oltre ai palloni che corrono sui prati verdi e alle moto che girano sui circuiti ci sono anche tante storie che profumano di cloro.
Altri articoli dell'Autore
- PARIGI 202412 Agosto 2024NUOTO, PARIGI 2024: UN BILANCIO GENERALE
- NEWS30 Luglio 2024NUOTO, PARIGI 2024: CARA BENEDETTA, HAI VINTO TU
- PARIGI 202429 Luglio 2024GIOCHI OLIMPICI DI PARIGI 2024: DOVE SEGUIRE LE GARE DI NUOTO
- NEWS26 Luglio 2024NUOTO, PARIGI 2024: LE PAROLE DI BUTINI ALLA VIGILIA DELLA CERIMONIA DI APERTURA