Stop. È una parola che, prima o poi, ogni atleta incontra lungo il proprio percorso. A volte dura solo pochi giorni, altre volte si prolunga più a lungo. Arriva dopo un dolore, un fastidio, una diagnosi medica. E a quel punto si apre una fase nuova: lo stop forzato.

A te che stai leggendo: ti è mai capitato di vivere una battuta d’arresto? Che emozioni hai provato nell’immediato?

Spesso, in quei momenti, ci accomunano emozioni simili: frustrazione, rabbia, tristezza, smarrimento. Altre volte, invece, ogni persona reagisce in modo diverso, in base al momento della vita, al tipo di infortunio, al contesto. L’importante è riconoscere e dare voce a quelle emozioni, senza giudicarle, fin da subito.

Essere costretti a interrompere la propria routine quotidiana, i propri allenamenti, il percorso verso un obiettivo può fare male. Ma può anche rappresentare una sfida. E chi pratica sport agonistico lo sa: le sfide non sono solo quelle in gara.

Forse questa non è la sfida che desideravi. Non ha il sapore di un podio, non regala trofei. Ma ti riguarda profondamente. E può essere vinta.
Come? Con le tue risorse. Con fiducia. Con il tempo. Con il supporto della tua squadra, che non è solo fatta di compagni e allenatori, ma anche di tutte quelle persone che, in momenti difficili, restano accanto a te: ti ascoltano, ti incoraggiano, ti sostengono.
Chi hai sentito accanto a te, nei momenti di infortunio?


Allenarsi in altri modi

La carriera sportiva richiede flessibilità e capacità di riorganizzarsi.
Se non puoi entrare in acqua, puoi comunque lavorare su altri aspetti:

  • Allenamenti in palestra mirati e personalizzati.
  • Tecniche di visualizzazione o imagery, per continuare ad “allenare la mente”.
  • Cura del corpo, del riposo, della nutrizione.

Non tutto si ferma.
Anche lontano dalla piscina, puoi continuare a nutrire la tua motivazione, a dare forma a pensieri positivi che ti aiuteranno ad affrontare, giorno dopo giorno, questo tempo di attesa.

Il valore della sconfitta, in una società dominata dal successo

Immaginare il ritorno

Chiudi gli occhi.
Immagina il momento in cui tornerai a nuotare.
Riesci a sentire l’acqua sulle mani?
Il rumore dei tuffi?
L’odore del cloro?
L’adrenalina di una partenza?

Sarà bellissimo.

Fidati del tuo corpo, del tuo percorso, della tua squadra. Dopo questa strettoia – magari lunga, magari faticosa – tornerai. E tornerai con una nuova consapevolezza, riscoprendo la bellezza di ogni singola serie, anche la più dura. Perché proprio attraverso quelle si cresce.
E tu stai crescendo, anche ora.


Un grande in bocca al lupo a tutte e tutti voi.
E se vi va di raccontarci la vostra esperienza, o di approfondire un tema, scriveteci: siamo qui per ascoltarvi.


Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it


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Profilo Autore

Guendalina Brizzolari
Guendalina Brizzolari
Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.