Donna de Varona è una figura emblematica nel mondo dello sport, sia come campionessa olimpica che come pioniera nel giornalismo sportivo e nell’attivismo. Nata nel 1947, de Varona ha fatto la storia a soli 13 anni, diventando il membro più giovane della squadra di nuoto olimpica degli Stati Uniti alle Olimpiadi di Roma del 1960.
Ma fu a Tokyo, nel 1964, che la sua stella brillò più forte. Qui conquistò due medaglie d’oro olimpiche: una nei 400 metri misti individuali, segnando un record olimpico e lasciando la sua rivale più vicina a ben sei secondi di distanza, e un’altra come parte della squadra degli Stati Uniti nella staffetta 4×100 metri stile libero.
Dopo il ritiro dalle competizioni, Donna de Varona si è distinta come pioniera nel mondo del giornalismo sportivo. A 17 anni, fece il suo debutto come commentatrice sportiva su ABC’s Wide World of Sports, diventando una delle prime donne nel campo e vincendo un Emmy Award per il suo lavoro. Ma il suo impatto va ben oltre, avendo coperto 17 Olimpiadi invernali ed estive ed essendo stata inserita tra i cinquanta pionieri dei media nel “She Made It” del Museum of Television & Radio.
L’impatto di de Varona si estende però ben oltre la piscina e la cabina di trasmissione. È stata un’attivista impegnata per le opportunità sportive e di fitness per i giovani americani. Come consulente del Senato degli Stati Uniti ha svolto un ruolo fondamentale nella promulgazione della Legge sugli Sport Amatoriali del 1978, che ha ristrutturato la governance degli sport olimpici negli Stati Uniti, e ha lavorato per promuovere e salvaguardare il Titolo IX degli Emendamenti all’Educazione, che vieta la discriminazione di genere in qualsiasi istituzione educativa che riceva finanziamenti federali.
De Varona ha anche avuto un ruolo cruciale nella promozione dello sport femminile. È stata la prima presidente e in seguito presidente onorario della Women’s Sports Foundation, fondata con Billie Jean King. Sotto la sua guida, la fondazione ha lanciato la Hall of Fame Dinner, viaggi, sovvenzioni per l’allenamento e progetti di ricerca a supporto dello sport femminile.
Ha anche presieduto il comitato organizzatore della Coppa del Mondo femminile FIFA del 1999, riconosciuto come il più grande evento sportivo femminile della storia. Il suo impegno verso l’uguaglianza e l’inclusione nel mondo dello sport si riflette anche nel suo ruolo di membro della Commissione Donne e Sport del Comitato Olimpico Internazionale e della Women Athletes Business Network di EY. Come parte dell’Olympians for Life, de Varona ha contribuito significativamente alla promozione dell’uguaglianza di genere, dell’inclusione e dello sviluppo sportivo.
Per il suo contributo eccezionale allo sport e alla società, Donna de Varona è stata insignita dell’Ordine Olimpico, il più alto riconoscimento del Comitato Olimpico Internazionale, e figura nella lista delle “100 atlete più grandi” di Sports Illustrated per le Donne.
Donna de Varona è senza dubbio un’ispirazione e un modello per molti, dimostrando che con determinazione, talento e impegno, è possibile lasciare un segno indelebile sia nello sport che nella società.
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Profilo Autore

- Orami ex studente di ICT e comunicazione a Torino, sono il GEEK del gruppo (quello che cerca di far funzionare il sito). Mi occupo di IT, consulenza, UX & UI. Divido il mio tempo libero tra PC, progetti più o meno utili e sessioni fotografiche (prevalentemente in orari improponibili).
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