Ben ritrovati con la rubrica di Nuoto & Storia, nell’appuntamento di oggi andiamo a scoprire la storia che si nasconde dietro ad uno degli elementi che più caratterizzano i nuotatori: il costume. Mentre parlavamo dei vari stili di nuotata e della loro storia abbiamo visto come il nuoto sia uno degli sport più antichi, che ha origini lontanissime che si perdono nei millenni passati.


ORIGINI

Per parlare dei costumi da nuoto dobbiamo partire da un periodo indefinito, grosso modo da quando l’uomo esiste. Di fatto la storia del costume da nuoto ha inizio senza costume, perché all’inizio il nuoto si praticava senza indumenti.

Dunque, quand’è che possiamo trovare il primo costume? Beh, a questa domanda è impossibile dare un’esatta risposta: in alcune raffigurazioni romane si vedono donne che praticano sport con due pezzi di tessuto che coprono la zona dei seni e dei fianchi, ma non ci è dato sapere se usassero questo abbigliamento anche nella pratica del nuoto.


IL RINASCIMENTO

Nel corso del medioevo si continua a fare il bagno prevalentemente nudi o al più con un panno avvolto attorno all’inguine. Nel corso del Rinascimento però, l’occidente cristiano introdusse l’idea per cui il nuoto e il bagno fossero attività sconsigliabili e per le quali ci fosse bisogno di coprirsi pressoché interamente.

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Di fatto, sono molte le fonti secondo cui, fino alla fine del ‘600, era la norma vedere donne e uomini nudi nelle terme. Solo in un secondo momento si cominciò a coprire il corpo con vestiti che seguivano dei stringenti (e coprenti) codici di abbigliamento ufficiali. Si arrivo così alla fine del 1800 con le persone che nuotavano totalmente coperte, dalle caviglie fino alla testa, braccia comprese.


LE OLIMPIADI

Con l’avvento delle Olimpiadi moderne e l’inizio del ventesimo secolo il costume da nuoto iniziò a evolversi in un processo inverso di quello che lo portò a coprire l’intero corpo. Il costume iniziò a ridursi lentamente, sia nella sua forma popolare che, e soprattutto, nella sua forma da competizione.

Da qui in avanti i costumi da bagno e i costumi da competizione iniziano ad assumere caratteristiche radicalmente differenti (tra ’35 e ’46 nacquero i costumi a due pezzi, i bikini). Nel 1914 nacque Speedo, che nel ’28 produsse il primo costume da nuoto agonistico, per diventare poi leader di un settore che avrebbe assunto grande importanza nei decenni seguenti.

STORIA & ORIGINI DEI COSTUMI DA NUOTO 5

Evoluzione dei costumi da gara nell’ultimo secolo Leggi l’articolo → la scienza dei costumoni


L’AVVENTO DELLA TECNOLOGIA

Dagli anni ’30 in poi la storia e la tecnologia all’interno dei costumi da gara hanno un vero e proprio boom, il costume diventa un elemento decisivo ed importantissimo per il nuotatore. Un costume di buona fattura e con dei buoni materiali ti permette di guadagnare svariati secondi contro i tuoi avversari, grazie a una resistenza allo scorrimento inferiore.

In tutto ciò Speedo ebbe un ruolo fondamentale, nel 1956 introdusse il primo costume in nylon e negli anni 70 il primo costume in Spandex (piccola nota statistica: 21 dei 22 record allora esistenti furono abbattuti nelle Olimpiadi del 1972 grazie ai costumi in nylon/Spandex).


L’AVVENTO DI ARENA

Sempre negli anni 70, precisamente nel 1973, un’altra azienda entrò nel mondo dei costumi da competizione, introducendo un’altra fondamentale rivoluzione: parliamo di Arena. Dopo le olimpiadi del ’72 introdusse infatti il suo nuovo costume, che pesava solamente 18 grammi, e che era disegnato per aderire al corpo proprio come una seconda pelle.

La rivoluzione nei costumi introdotta da Arena porterà il 75% dell’intero medagliere dei mondiali di nuoto successivi ad atleti che indossavano quel costume così innovativo e permise di battere 9 dei record mondiali stabiliti appena due anni prima a Monaco di Baviera.


I COSTUMONI E I NOSTRI GIORNI

Ma la corsa alla tecnologia più avanzata, al costume più performante e alla miglior prestazione possibile non si ferma e non si fermerà… nel ’99 il britannico Paul Palmer fece il suo ingresso in vasca con un costume intero, pur essendo un uomo, e diede così inizio all’epoca dei costumoni di cui abbiamo parlato bene nel dettaglio, con anche una piccola parte storica, tempo fa → QUI L’ARTICOLO

Riprendo proprio quell’articolo arriviamo ai giorni nostri, senza più la gomma (che è stata abbandonata nel 2009) ma con l’elastan, il nylon e altri poliammidi. Oggi la chimica e le nuove tecnologie danno possibilità di evoluzione dei costumi quasi infinite. Io da ignorante in materia potrei dirvi che il futuro sarà nel grafene, ma potrei sbagliarmi. Ciò di cui sono però sicuro è che l’evoluzione dei costumi continuerà a passi da gigante e che chimici e ingegneri avranno un ruolo fondamentale in questo cammino che è partito… da uomini e donne che nuotavano nudi!

Il percorso dei costumi del nuoto è lungo e per certi versi sconosciuto a noi, nell’ultimo secolo si è però visto come la tecnologia stia cambiando e rivoluzionando molto il nuoto ed il modo di nuotare. Quel che io spero e mi auguro è che a fare la differenza possa sempre essere l’atleta (e non il costume).

Con la rubrica Nuoto & Storia ci salutiamo qui, spero che questo articolo un po’ crossover tra storia e tecnica del nuoto vi sia piaciuto. Appuntamento a un lunedì del prossimo mese per un nuovo passo sul lungo cammino della storia del nuoto.


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Profilo Autore

Lorenzo
Lorenzo
Orami ex studente di ICT e comunicazione a Torino, sono il GEEK del gruppo (quello che cerca di far funzionare il sito). Mi occupo di IT, consulenza, UX & UI. Divido il mio tempo libero tra PC, progetti più o meno utili e sessioni fotografiche (prevalentemente in orari improponibili).