Non ci siamo ancora ripresi del tutto dalla fine del Festival di Sanremo che la FINA manda una Lettera di là dal mare in cui annuncia che ci sarà un mondiale in più. A giugno. A Budapest. Brividi?


Facciamo un passo indietro, anzi due.

I mondiali di nuoto si sarebbero dovuto svolgere nel 2021 ma erano stati rimandati al 2022 per via dello slittamento dei Giochi olimpici, e fin qui tutto bene. I mondiali si sarebbero quindi dovuti svolgere nel maggio 2022 e la scorsa settimana, a 103 giorni dall’inizio dei mondiali, viene annunciato un ulteriore posticipo: non si svolgeranno più quest’anno ma l’anno prossimo. Cos?

Una scelta che avevamo definito quantomeno curiosa, dato che la situazione pandemica sta complessivamente rientrando. Ma tant’è.

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Giù il sipario e testa agli altri eventi dell’anno: ci sono gli europei di Roma, i Giochi del Commonwealth, ISL. Poi dopo pochi giorni, arriva un nuovo annuncio. Nel 2022 i Mondiali si faranno comunque, non più a maggio ma a giugno, non più a Fukuoka ma a Budapest. Ah.

Ora le domande sono molte:

  • Perché l’annuncio non è stato fatto settimana scorsa?
  • Perché le date sono cambiate?
  • In che modo è stata scelta (di nuovo!) la città di Budapest?

Dove si nuota?

Quindi, dove si nuota? Il presidente della FINA ha dichiarato: “sappiamo che dobbiamo essere fantasiosi (imaginative) nel nostro approccio per navigare attraverso l’attuale crisi sanitaria per i nostri atleti“. Fantasiosi. Così fantasiosi che hanno fissato le date del mondiale in concomitanza con ben altri due eventi già in programma da tempo:

  • XIX Giochi del Mediterraneo in programma a Orano dal 26 al 30 giugno
  • XXXI Universiade in programma a Chengdu dal 27 giugno al 3 luglio

E non finisce qui. Perché le date del mondiale coincidono con le date del quarto e del quinto match di ISL il cui calendario è stato annunciato a fine gennaio.

Ogni volta è così. L’International Swimming League annuncia il calendario e la FINA fa di tutto per dare fastidio. Tantissimo. Lo sappiamo, la Chimica tra ISL e FINA non è mai stata granché, ma così, cara FINA, ci vanno di mezzo gli atleti! ISL si siede a tavolino e fa un calendario che tiene conto degli altri eventi nazionali e internazionali, è così difficile fare lo stesso? O forse sei tu che non hai interesse a farlo?


Duecentomila ore

Il Campionato mondiale di Budapest 2022 (giugno) si va ad aggiungere alle edizioni dei Campionati di Fukuoka 2023 (luglio 2023) e di Doha 2024 (gennaio 2024). Così, nel giro di 19 mesi saranno ben 3 i mondiali in vasca lunga che si disputeranno. Una scelta che va contro ogni logica (considerando che generalmente i mondiali si svolgevano ogni 24 mesi)… e che certamente non premia gli atleti! Perché ogni stagione ha un percorso a sé e ogni mondiale va preparato bene, e non si può restare costantemente in balia delle onde come negli ultimi anni.

La decisione di posticipare nuovamente i Mondiali di Fukuoka a nostro avviso era sbagliata, ma aggiungere un nuovo mondiale non rimedia all’errore commesso, anzi. Rischia esclusivamente di peggiorare la situazione.

Insomma, FINA tutto bene?


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Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.