A Bruno Bianchi, Dino Rora, Sergio De Gregorio, Amedeo Chimisso,
Luciana Massenzi, Carmen Longo, Daniela Samuele e Paolo Costoli, Nico Sapio


55 anni fa il più grave incidente nella storia del nuoto italiano. Erano le 18.51 del 28 gennaio 1966 quando l’aereo Lufthansa con a bordo una selezione della nazionale italiana di nuoto diretta al meeting di Brema, si schiantò durante la fase di atterraggio presso l’aeroporto di Brema. Persero la vita tutti e 42 i passeggeri, oltre ai 4 membri dell’equipaggio. Le dinamiche dell’incidente non furono mai chiarite.


Sergio De Gregorio, Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Luciana Massenzi, Dino Rora, Carmen Longo, Daniela Samuele questi i nomi dei giovani nuotatori andati incontro ad un destino così beffardo. Oltre ai sette nuotatori erano presenti sul volo anche l’allenatore Paolo Costoli e il giornalista Nico Sapio, telecronista Rai.

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“… CHE COSA ABBIAMO PERDUTO” titolava La Gazzetta Sportiva e tutta Italia si stringeva in lutto per quei giovani atleti morti troppo presto. A Brema la manifestazione si svolse ugualmente. Nelle corsie dove avrebbero dovuto gareggiare i nuotatori azzurri fu posto un drappo nero e sui blocchi un bouquet di fiori.


RICORDANDO BREMA, 55 ANNI DOPO LA TRAGEDIA 6

Da sinistra in alto: Sergio De Gregorio, Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Luciana Massenzi, Dino Rora, Carmen Longo, Daniela Samuele, Paolo Costoli, Nico Sapio.


Sono molti i giornalisti, gli sportivi e i nuotatori che negli anni hanno alimentato il loro ricordo… particolarmente commoventi sono le parole che Massimiliano Rosolino dedicò alle vittime, in occasione del 50° anniversario dall’incidente:

“Purtroppo i ragazzi periti nel tragico incidente di Brema non hanno avuto la fortuna agonistica di vincere un’Olimpiade come è successo a me, ma le loro memorie saranno sempre legate a una competizione di altissimo valore agonistico che è punto di riferimento per i nuotatori più forti d’Italia.

È bello vedere dopo 50 anni che il loro ricordo è ancora vivo e fonte di ispirazione per molti atleti, soprattutto giovani; ed è doveroso che le loro figure continuino a essere ricordate tra le corsie delle piscine di tutta Italia.”


Le loro figure continueranno certamente a essere ricordate: nei nomi delle piscine dove nuotiamo e dei trofei cui moltissimi agonisti ogni anno partecipano.


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Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.