Matteo Giunta è stato proclamato allenatore di nuoto dell’anno. Il convegno nazionale allenatori di nuoto è stato sede della proclamazione del vincitore del premio “Alberto Castagnetti“: Matteo Giunta succede a Christian Minotti, finalista insieme a Stefano Morini per la stagione 2018/19.

La passata stagione è stata qualcosa di spettacolare, mi ha fatto comprendere, ancora di più, il concetto che nello sport e nella vita in generale, nulla è impossibile. Bisogna crederci, avere “fame”, essere determinati, lavorare duro e non arrendersi mai.

Così Matteo Giunta, raggiunto telefonicamente da nuoto.com: un riconoscimento importante, quello per coach Giunta, che arriva dopo un anno importantissimo che lo ha visto protagonista della conferma di Federica Pellegrini sul trono dei 200sl (ne avevamo parlato qui) e allenatore del team Aqua Centurions durante i match della neonata International Swimming League (→ la nostra intervista a Napoli).

Nel comunicato di Federnuoto si legge che Matteo Giunta ha vinto con il 56% delle preferenze. Il premio sarà consegnato durante i Campionati Italiani Assoluti Invernali, che si svolgeranno allo Stadio del Nuoto di Riccione dal 12 al 14 dicembre prossimi.

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Questi i vincitori e finalisti delle prime sei edizioni del premio dedicato ad Alberto Castagnetti:

  • 2014 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Bastelli e Gianni Leoni
  • 2015 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta ed Emanuele Sacchi
  • 2016 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Antonelli e Claudio Rossetto
  • 2017 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta e Christian Minotti
  • 2018 Christian Minotti; finalisti Stefano Morini e Antonio Satta
  • 2019 Matteo Giunta; finalisti Christian Minotti e Stefano Morini

La scheda del vincitore

da Federnuoto

Matteo Giunta nasce a Pesaro il 7 maggio 1982. Dopo il diploma scientifico nel 2001, si laurea in Scienze Motorie all’Università di Torino nel 2006. Comincia l’attività di istruttore di nuoto nelle società Olympic 2000 e Club Med e a 26 anni entra a far parte del progetto ADN Swim Project di Andrea Di Nino come assistant coach.

Nel 2009, grazie alla collaborazione con Di Nino, partecipa ai campionati mondiali di Roma nello staff tecnico della nazionale tedesca e due anni dopo prende parte ai campionati mondiali di Shanghai come responsabile tecnico del Kenya. Con la nazionale africana collabora anche in occasione dei Giochi Olimpici di Londra.

A fine 2012 partecipa ai campionati mondiali in vasca corta di Istanbul con la nazionale italiana in veste di preparatore atletico; ruolo che ricopre già dal 2009 con Filippo Magnini, peraltro suo cugino. Nel 2013 – dopo i successi del 2011 – Federica Pellegrini torna ad allenarsi con Philippe Lucas, che comincia a seguire anche Filippo Magnini e che si avvale delle prestazioni di Giunta in qualità di vice allenatore e preparatore atletico. Nelle due stagioni successive Pellegrini conquista l’argento nei 200 stile libero ai campionati mondiali di Barcellona 2013 e due ori e un bronzo ai campionati europei di Berlino 2014, dove Magnini si piazza terzo con la staffetta veloce.

A settembre Pellegrini e Magnini interrompono il sodalizio con Lucas e si affidano a Giunta. Ai campionati mondiali di Doha, nel dicembre 2014, Pellegrini è terza con la 4×100 stile libero e Magnini è secondo con la 4×200 e terzo con la 4×50 stile libero. Nel 2015, ai campionati mondiali di Kazan, Pellegrini è argento nei 200 stile libero e con la staffetta 4×200 e Filippo Magnini, a 33 anni, ritorna protagonista trascinando la staffetta 4×100 stile libero al bronzo iridato. Nel 2016, agli europei di Londra, Federica Pellegrini vince i 200 stile libero (1’55″93), è seconda con la 4×100 stile libero, con la 4×100 mixed mista e con la 4×100 stile libero mixed con Magnini che è d’argento con la 4×100 e di bronzo con la 4×200 stile libero.

A dicembre ai mondiali in vasca corta di Windsor, Pellegrini riscatta il quarto posto olimpico e vince i 200 stile libero – unico titolo internazionale che le mancava – in 1’51″73 (passaggi 26″64, 55″01, 1’23″61), miglior prestazione italiana in tessuto e suo miglior tempo mai nuotato dopo il record gommato del 2009 agli europei di Istanbul; poi trascina la staffetta 4×100 stile libero ad un argento mai conquistato prima e la 4×50 al bronzo. Ai campionati mondiali di Budapest, nel luglio 2017, Pellegrini trionfa in una storica finale dei 200 stile libero (1’54″73), tornando al titolo mondiale dopo sei anni battendo la statunitense Katie Ledecky, mai sconfitta in carriera in una gara individuale tra Olimpiadi (5-1-0) e Mondiali (14-1-1).

Dopo una pausa rigenerante, la divina torna a nuotare i 200 stile libero nella stagione appena conclusa che culmina con l’ennesimo oro mondiale a Gwangju, in Corea, ed un tempo mai nuotato in precedenza col costume in tessuto: 1’54″22 che le permette di bissare la doppietta 2009-2011 e salire per l’ottava volta consecutiva sul podio iridato della specialità (4-3-1), impresa mai riuscita prima.

Dal 2014 Matteo Giunta collabora in qualità di tecnico con lo staff della nazionale italiana; successivamente acquisisce la responsabilità del centro federale di Verona ed allena, tra gli altri, Luca Pizzini e Carlotta Zofkova, che porta rispettivamente al bronzo europeo a Glasgow 2018 nei 200 rana e nei 100 dorso. Tra gli atleti stranieri, seguiti durante la sua attività con la ADN Swim Project, spiccano Milorad Cavic, oro nei 50 e argento nei 200 farfalla ai campionati mondiali di Roma 2009, Evgeny Korotyshkin, argento olimpico a Londra 2012 nei 100 farfalla, e Sergey Fesikov, bronzo nella 4×100 stile libero ai Giochi di Londra 2012.


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Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.