Dopo le incognite degli scorsi giorni, è ufficialmente iniziato il programma del nuoto di fondo olimpico con la 10km femminile che si è svolta questa mattina nelle acque della Senna. Un’eroica Ginevra Taddeucci va a conquistare una bellissima medaglia di bronzo unendosi strategicamente alla fuga vincente lanciata dall’australiana Moesha Johnson e dall’olandese Sharon van Rouwendaal.

Ginevra Taddeucci Bronzo olimpico nella 10km

In una gara di scoperta, in cui le correnti hanno forzato le atlete ai lati del fiume, nuotando attaccate ai muri degli argini, dove gli spettatori a fatica hanno avuto la possibilità di vedere le nuotatrici, Ginevra Taddeucci ha realizzato un’impresa, restando al passo delle migliori e resistendo sino alla fine.

Nei primi giri l’olandese Sharon van Rouwendaal ha preso il comando, seguita dalla brasiliana Ana Marcela Cunha. Ginevra e Giulia hanno mantenuto una posizione di testa, riuscendo a tenere una strategia di gara impeccabile. Al quinto giro le prime tre atlete si distaccano nettamente dal resto del gruppo con l’australiana Johnson che tenta la fuga.

Ginevra Taddeucci continua con una splendida nuotata, conservando il terzo posto e iniziando a mettere una piccola ipoteca sul risultato nonostante la forte corrente. Il gruppo di testa, composto da Johnson, van Rouwendaal e Taddeucci, aumenta il distacco rispetto alle altre. Giulia Gabbrielleschi si stabilizza in quinta posizione, subito dietro Cunha.

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Nell’ultimo giro di boa, van Rouwendaal tenta un sorpasso su Johnson e riesce a staccarla negli ultimi metri con lo sprint finale, Ginevra Taddeucci spinge fino alla fine e conquista un meraviglioso bronzo per l’Italia, Giulia Gabbrielleschi conclude con un ottimo sesto posto.

Per l’Italia e il nuoto di fondo una medaglia fondamentale. Da un lato, infatti, le Azzurre si confermano estremamente preparate e competitive in questa specialità, e dopo l’argento a Rio de Janeiro di Rachele Bruni e il bronzo a Londra 2012 di Martina Grimaldi, il nome di Ginevra Taddeucci si aggiunge a una lista di campionesse olimpiche molto breve, con la disciplina inserita nel programma olimpico solamente da Pechino 2008.

Dall’altro, per l’Italia del nuoto arriva la prima medaglia al femminile, sesta in totale. Se è vero che anche alla vigilia di questa Olimpiade era pronosticabile che il gruppo maschile potesse regalare qualche emozione in più, è altrettanto vero che la squadra femminile presenta nomi importanti che anche a Parigi hanno saputo portare in alto il tricolore italiano.

Non mi sono mai adagiata, anche quando Arianna è stata fermata. A me il pass me lo hanno fatto sudare, perché anche se lo prendevo non era detto che mi ci mettevano. Ho dovuto andare contro tante cose, ho sempre nuotato controcorrente in questi anni, sempre cercando di dover dimostrare qualcosa se no non bastava mai. A me il pass di Arianna non importava, per me era suo e potevano portare chiunque altro e se c’era un altro modo per guadagnarmelo io me lo sarei voluta guadagnare e così ho fatto.

È incredibile si perché fino a un mese fa ero fuori dei Giochi. Come diceva Stefano (ndr. il suo allenatore), “non è mai finita fino a che non tocchi il tabellone”. Quindi anche dopo Doha mi diceva “non è ancora finita, hai ancora una possibilità”, ma il 1500 non era proprio nelle mie corde, era una cosa abbastanza difficile. Non pensavo di prendere una medaglia, è stato bellissimo.

Quando ho toccato non ci credevo ancora, ho detto “boh, magari c’è qualcun altro davanti”. Quando ho visto il tabellone ho detto “meno male” però fino a che non ho toccato non ci credevo.

La corrente era terribile, il tratto in cui entravamo nel ponte ti risucchiava, quello era il pezzo peggiore perché rimanevi la. A favore di corrente, io che ho una frequenza di braccia molto alta, andavo abbastanza tranquilla, il ritorno che comunque di potenza ne ho molto poca, faticavo molto di più. Era una gara di tattica, appena ho visto che l’australiana e Sharon scappavano, ho detto “qui è meglio che sto all’erta”.

All’ultimo giro ho detto “cerchiamo di staccare ancora, siamo noi tre, cerchiamo di aumentare il divario”, ho provato un pochino a mettermi davanti ma ero cotta, ho detto “resisti, cerca di star con loro e cerca di finire cosi”

Non me lo aspettavo, il mio allenatore sicuramente è stato quello che ci credeva di più. Sono stati mesi difficili con lui perché dopo Doha è stata dura anche per l’allenatore. Devo ringraziare sicuramente Matteo il mio fidanzato che mi è stato vicino come nessun altro, se sono qui è anche grazie a lui

Sharon van Rouwendaal alla terza medaglia olimpica nella 10km

Una gara dominata dall’olandese dalla prima all’ultima bracciata, salvo lasciare spazio all’australiana Moesha Jonson che negli ultimi due giri ha preso la testa della gara. Il piglio della campionessa olandese, che oggi ha ottenuto il suo secondo oro olimpico nella 10 km dopo quello vinto a Rio, terza medaglia consecutiva con l’argento di Tokyo, ha portato la Van Rouwendaal alla vittoria con un assalto proprio nel finale di gara, e uno sprint che l’ha portata sul gradino più alto del podio.

Il podio:

  1. Sharon Van Rouwendaal (NDL): 2h 03’34″20
  2. Moesha Johnson (AUS): 2h 03’39″70
  3. Ginevra Taddeucci (ITA): 2’03’42″80

Giulia Gabbrielleschi sesta, con una dedica speciale

Grande gara anche da parte di Giulia Gabbrielleschi, sesta in 2h 04’17″90, davanti a grandi nomi del nuoto di fondo come Oceane Cassignol e Léonie Back. L’Azzurra è riuscita a rimanere per buona parte di gara vicino al gruppo di testa, salvo poi staccarsi leggermente al secondo rifornimento, creando così un gruppo di inseguitrici che però non riuscirà a colmare il gap con le leader.

Al termine della sua gara, Giulia Gabbrielleschi ha dedicato la sua gara alla sua nonna, scomparsa proprio lunedì quando lei era già a Parigi:

Volevo dedicare questo mio sesto posto che per tanti sicuramente non sarà granché, alla mia famiglia e alla mia nonna che è mancata lunedì quando io ero già qui. Lei è stata con me per tutta la gara. Lei mi ha sempre sostenuto, è stata la prima assieme a mia mamma a portarmi agli allenamenti, so che sarebbe stata fiera di me, questa gara era anche per lei e per la mia famiglia.

Un mese fa non pensavo nemmeno di essere qui, ho fatto la mia Olimpiade, un sesto posto, è un risultato di cui onestamente sono fiera.

La gara è stata dura, sapevamo che sarebbe stata impegnativa perché comunque c’era una corrente molto forte, avevamo studiato il campo gara più accuratamente possibile senza rischiare nei giorni precedenti visti i livelli di Escherichia Coli non sempre raccomandabili. Alla fine ha pagato per entrambe, sono contenta anche per Ginevra questi ultimi anni sono stati impegnativi.

In generale gareggiamo più o meno sempre così entrambe, a maggior ragione con una corrente forte, come oggi, sapevamo che rimanere davanti era la cosa più intelligente da fare.

Vivi Parigi 2024 con noi

 Le gare in vasca si svolgeranno presso La Défense Arena di Parigi, arena polivalente situata nel nord-ovest della capitale francese (precisamente a Nanterre). Le gare si svolgeranno tra sabato 27 luglio e domenica 4 agosto 2024.

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Profilo Autore

Lorenzo
Lorenzo
Orami ex studente di ICT e comunicazione a Torino, sono il GEEK del gruppo (quello che cerca di far funzionare il sito). Mi occupo di IT, consulenza, UX & UI. Divido il mio tempo libero tra PC, progetti più o meno utili e sessioni fotografiche (prevalentemente in orari improponibili).