Gli uomini della 10 km olimpica scendono nelle acque della Senna un giorno dopo le imprese al femminile. Ginevra Taddeucci ci lascia in eredità un bronzo che sa di vittoria personale. In acqua Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza provano a fare meglio contro corrente, nel vero senso della parola. Lo sforzo degli azzurri ci regalano un quarto posto di Acerenza, Paltrinieri nono. L’Italia del nuoto di fondo ha dovuto inchinarsi ai migliori nelle acque libere. L’Ungheria domina con Rasovszky che chiude la gara in 1 ora, 50 minuti e 52 secondi, seguito dal tedesco Klemet, bronzo all’altro magiaro Betlehem che piazza uno sprint finale vincente conto Acerenza. Nell’ultimo chilometro sono invece mancate le energie al gruppo di inseguitori, con Paltrinieri e Wellbrock che hanno chiuso la gara spalla a spalla con un po’ di amarezza. Dopo le fatiche in vasca e i primi 9 km in testa il capitano azzurro ammette di non averne avute più: “È stata dura. Se provi a fare tutto diventa difficile trovare sensazioni buone in vasca e fuori. In piscina sono andato molto bene, probabilmente mi è mancato nuotare in questi giorni e fare un po’ di chilometri“.


DOMENICO ACERENZA È QUARTO NELLA 10 KM

Amarezza sì, ma anche soddisfazione, quella per avercela messa tutta. Sono questi i due sentimenti contrastanti di Domenico Acerenza che chiude la gara in acque libere con un quarto posto. Mai prima di oggi il nuotatore dei Canottieri Napoli aveva raggiunto i migliori al mondo in territorio olimpico. A Tokyo fu nono nei 1500 in vasca. C’è soddisfazione per un piazzamento più che onorevole, ma la vera gratificazione per Mimmo è una gestione di gara eccellente che lo porta a non avere rimpianti, in un duello che fino alla fine lo ha visto giocarsi una medaglia. Nell’ultimo giro, il sesto, Acerenza ha cercato di staccare il gruppo all’inseguimento di Rasovszky e Klemet che hanno tirato la gara dall’inizio alla fine. La sua tattica di gara prevedeva di chiudere l’ultimo chilometro facendosi trainare dal gruppo di testa per preservare un po’ di energie in vista dello sprint finale e perché, come ha ammesso dopo: “Ero morto“. Purtroppo uno scatenato Betlehem non si è voluto accontentare, si è messo in scia dell’azzurro all’inseguimento dei primi due e nel rush finale non gli ha dato possibilità di rimonta. Bronzo all’ungherese.

Le acque della Senna poi non hanno aiutato ma, come ha spiegato ai microfoni post gara, Acerenza si è isolato nei giorni che hanno preceduto la gara per non voler sentire polemiche. Le correnti e le condizioni del fiume non hanno permesso ai nuotatori di provare il terreno di gara nei giorni passati, l’assetto della 10 km è stato studiato a tavolino ma le vere sensazioni provate in acqua le hanno testate soltanto questa mattina, i protagonisti della distanza in acque libere. Così Acerenza si dice appagato da una buona performance in una gara difficile, dove le energie messe in gioco non sono bastate per il bronzo, ma senza recriminazioni.

Non so che dire, ho dato tutto ciò che avevo. La tattica era fondamentale, l’ultimo giro ho cercato di strappare per andare a riprendere i primi due. Volevo aggrapparmi alla loro scia e farmi trasportare perché ero finito, speravo che nessuno mi affiancasse. Quando ho visto Betlehem ho cercato di stringere i denti ma ero già oltre le mie forze.

50 racconti sul nuoto: il libro di nuotounostiledivita

Ci ho provato e ce l’ho messa tutta, non mi posso recriminare nulla. Per me l’ultimo mese non è stato facile con il problema alla spalla, adesso dovrò curarla.

Sono soddisfatto del lavoro che ho fatto e di come mi sono allenato, ero destinato a questo. Sono super contento di come è andata, è comunque un quarto posto alle Olimpiadi. La corrente non l’abbiamo mai provata, era una gara difficile. Ma da ogni gara voglio uscire dicendo ‘Ho dato il massimo e sono soddisfatto di me stesso’.


GREGORIO PALTRINIERI, NONO NELLA 10 KM A PARIGI 2024

Rasovszky, Klemet, Paltrinieri, Betlehem, Acerenza e Wellbrock. Questi i nomi del gruppetto di testa ad un chilometro dalla fine, poi qualcosa è cambiato, alcune energie si sono dissipate, la fuga è iniziata. Le forti correnti hanno trascinato via uno dei favoriti, è proprio il nostro Paltrinieri che, con al collo già un argento e un bronzo olimpico, è arrivato a Parigi per difendere il terzo gradino del podio conquistato nella 10 km di Tokyo. Purtroppo nell’ultimo giro le acque della Senna non hanno perdonato. Rasovszky e Klemet si staccano, a rimorchio ma appena dietro arrivano Acerenza e Betlehem e il capitano azzurro non ne ha più, fa fatica a staccarsi e rimane dietro, incastrato nel gruppo di inseguitori, provando a fare la sua gara ad appena un minuto di distanza. La spedizione olimpica di Paltrinieri si chiude comunque con un bilancio positivo, come ricorda lui stesso. È mancata la ciliegina sulla torta, una torta che ha comunque offerto tanto al pubblico italiano del nuoto e non solo. E per questo possiamo solo dire ‘grazie Greg‘.

Un Paltrinieri in testa per 9 km ci ha fatto sognare il podio fino alla fine. Ma chiunque sa cosa si prova a nuotare per 10 km, sa anche che, una volta esaurite le energie non c’è riserva che tenga. Il ritmo di gara è stato estenuante, ma forse Greg ha pagato proprio questo. Lui, che a 30 anni è entrato in acqua come l’uomo con più esperienza, il trascinatore, il capitano. Senza dimenticare che sulle gambe, il fondista di Carpi, aveva già quasi 5 km di gare in vasca. Così come Florian Wellbrock, oro nella 10 km di Tokyo, che ha dovuto abdicare in favore di Rasovszky accontentandosi di un ottavo posto. Come Paltrinieri, anche il tedesco è sceso in acqua per la terza volta in queste Olimpiadi, ma in vasca si è dovuto accontentare di un quarto posto negli 800 e un sesto nei 1500. Questo a riprova di quanto sia difficile arrivare all’appuntamento olimpico preparando più gare di questa portata. Non è nuovo il capitano azzurro a questa condizione: “Se provi a fare tutto diventa difficile trovare sensazioni buone in vasca e fuori” ha ammesso. Oggi ha trovato buone sensazioni in vasca, ma non fuori. D’altro canto Rasovszky e Klemet, specialisti della distanza, sono scesi in acqua freschi e riposati.

È stata molto complicata oggi, una gara difficilissima, lo sapevamo. Io e Mimmo non abbiamo mai provato il fiume, quindi non sapevo neanche cosa aspettarmi, semplicemente non mi è entrata mai la nuotata. Vuoi che è un mese che praticamente scarico, gli specialisti della 10km sono arrivati con una preparazione migliore, io dovendo scaricare per la vasca, fare tutte le gare, un po’ ti toglie. Chi cerca di fare tutte e due si espone a più difficoltà, io sono in ballo da due settimane. Però insomma me lo sono scelto, non è una scusa e adesso basta.

Io oggi sono sempre stata attaccato a un filo che era pronto a rompersi da un momento all’altro, non ho mai trovato continuità. Semplicemente, ho fatto davvero tanta fatica a nuotare a favore di corrente, non trovavo mai la nuotata, quindi da quel punto lì fai tanta fatica per niente. Poi controcorrente secondo me riuscivo a dire la mia. Però puoi rimanere appeso per uno, due, tre, quattro giri ma poi quando qualcuno ha cambiato ritmo, io non ce l’ho fatta.


NUOTO IN ACQUE LIBERE, PALTRINIERI E IL GRAN PREMIO DI MONTECARLO

Oggi sembrava il gran premio di Montecarlo, non si poteva superare da nessuna parte. C’era una sola traiettoria mentre io mi esprimo meglio quando c’è più spazio.

Così Gregorio Paltrinieri descrive le condizioni di gara al termine della 10 km in acque libere. Una polemica che non sa di giustificazione, ma il nuotatore italiano più medagliato di sempre vuole mettere le cose in chiaro su quali siano state le sue sensazioni in acqua. Un’acqua che forse ha premiato chi ha saputo gestire meglio una competizione diversa e ricca di incertezze che mai si era vista prima d’ora. L’interpretazione della gara doveva essere la chiave di volta per chiudere la prova nel migliori delle condizioni, ma come interpretare la gara? Molti degli atleti non erano mai scesi in acqua prima della partenza. Diventa difficile improvvisare 10 km di nuotata senza avere bene in mente come voler sviluppare la gara a livello tattico. Le sensazioni e le difficoltà provate dallo stesso Paltrinieri hanno dimostrato come questa gara si poteva vincere stravolgendo tutto ciò che fino ad ora era stato fatto nelle precedenti prove di fondo. Solo improvvisando una performance nuova si poteva sperare in un podio e questo perché ci troviamo di fronte ad un terreno di gara inesplorato.

Mi dispiace per questa gara, è una gara su cui ho sempre puntato tanto e speravo di fare bene. Chiaramente le gare di fondo sono una diversa dall’altra: se fosse stata nel lago sarebbe stata una cosa, in mare un’altra…

Diversamente da Acerenza, Paltrinieri si è esposto ed espresso molto negli ultimi giorni sulle condizioni della Senna in vista delle gare olimpiche. “Siamo preoccupati – aveva ammesso prendendo posizione – Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente è freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume. Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro“. Queste condizioni non rispecchiano la volontà di tutela e rispetto nei confronti degli atleti olimpici e a pensarlo non è solo Paltrinieri, con diverse Federazioni che hanno chiesto di rivedere le decisioni prese dal CIO sullo svolgimento delle gare nella Senna. Ormai è fatta, ma il capitano azzurro si lascia andare a nuove critiche, neanche troppo velate

La Senna una follia? Se i valori sono buoni oggi direi di no. Però è sempre stata inagibile invece nei giorni di gara si poteva, tutto questo è un po’ strano.


ACERENZA E IL FUTURO, LE PAROLE DI PALTRINIERI

Chiuse le Olimpiadi di Parigi per Gregorio Paltrinieri è tempo di bilanci e della fatidica domanda. Fa un po’ paura ma ci rende curiosi, alla soglia dei 30 anni, che ne sarà di Greg? A rispondere è proprio lui portandosi dietro un misto di sconforto e rabbia per la gara appena conclusa, ma anche sollievo. Quello che vediamo è l’esitazione di un atleta, che sembra quasi alle prime armi, col sorriso imbarazzato e lo sguardo in basso, perché alla fine non ne ha di esperienza di fronte al futuro che fa paura anche a lui. L’unica certezza è l’incertezza. “Devo prendere una decisione su cosa fare in futuro” sospira.

Adesso non lo so, potrebbe succedere di tutto, non ci ho voluto pensare prima di queste gare ma sicuramente mi fermerò e mi fermerò tanto. Ho bisogno di mesi per rimettermi in sesto e godermi tutto quello che in questi anni ho messo da parte. Voglio prendermi un periodo e poi vediamo. Non so dire se sia stata la mia ultima gara, se ci sarà ancora tempo. Fa effetto anche a me, sono sicuro che se fosse mi mancherebbe ma potrebbe anche non essere. L’unica cosa di cui sono sicuro in questo momento è che ho bisogno di fermarmi. È stato un triennio da Tokyo super impegnativo dove ci sono stati tanti momenti anche molto bassi, ricordo l’anno scorso dove non sono riuscito a finire praticamente neanche una gara ai Mondiali di Fukuoka e sono andato a casa. Ci sono stati tanti momenti dove ho sofferto tanto.

Poi le belle parole dedicate all’amico.

Devo dire che oggi gli altri sono andati fortissimi, per me erano irraggiungibili. Faccio i complimenti a loro, mi dispiace per Mimmo, ho visto che è arrivato a un pelo dal podio e credo che Mimmo non avesse nulla in meno degli altri tre, è uno dei nuotatori più forti al mondo, uno dei miei avversari con cui faccio più fatica e speravo che lui potesse arrivare a podio.


Vivi Parigi 2024 con noi

 Le gare in vasca si svolgeranno presso La Défense Arena di Parigi, arena polivalente situata nel nord-ovest della capitale francese (precisamente a Nanterre). Le gare si svolgeranno tra sabato 27 luglio e domenica 4 agosto 2024.

Come sempre seguiremo la rassegna olimpica con articoli, podcast e video: ogni giorno – prima e al termine della rassegna olimpica – tantissimi contenuti e approfondimenti per vivere a 360° l’olimpiade francese. Programma, orari e link utili:

🥇 PROGRAMMA GARE NUOTO
ℹ️ INFORMAZIONI GENERALI
🇮🇹 MEDAGLIE AZZURRE
🥇 MEDAGLIERE NUOTO
📰 TUTTE LE ULTIME NEWS


Appassionato di nuoto?

Immergiti in questo affascinante mondo con noi! Non perderti le ultime notizie e gli ultimi racconti, seguici sui nostri canali social, iscriviti alla nostra newsletter o unisciti ai nostro canali WhatsApp e Telegram. Contenuti speciali, articoli di approfondimento, video coinvolgenti e podcast informativi.

👉 WHATSAPP: le ultime news live
👉 FACEBOOK: un tuffo quotidiano nel nuoto
👉 INSTAGRAM: i momenti più belli
👉 TELEGRAM: notizie e storie affascinanti


Non vuoi perderti le nostre storie?

Ricevi le ultime novità, approfondimenti e contenuti esclusivi direttamente nella tua casella di posta. Riceverai ogni settimana la nostra weekly newsletter contenente gli articoli e le storie più interessanti degli ultimi 7 giorni. Fai un tuffo nell’esperienza completa del nuoto: iscriviti ora!

📨 ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Profilo Autore

NUOTO, PARIGI 2024: ACERENZA QUARTO NELLA 10 KM, PALTRINIERI È NONO 5
Flavia Santilli