Presi da evidentemente smania di grandeur, i francesi hanno voluto rispolverare l’idea di mettere il nuoto e i nuotatori nella Senna. Idea non nuova, certamente affascinante, già vista nei tanto criticati e per molti versi fallimentari Giochi della II olimpiade. Ecco. Se furono fallimentari e il nuoto venne portato in una struttura pensata ad hoc nella “edizione del riscatto francese” dei Giochi del 1924, un motivo ci sarà…
A gare già in corso, la qualità dell’acqua della Senna è ancora una questione spinosa. Alcune prove di nuoto, utili agli atleti a scoprire il “terreno di gioco”, sono state cancellate a causa dell’elevata presenza di E.Coli, che ancora è oltre il limite accettabile per le competizioni di nuoto. Gregorio Paltrinieri stesso ha espresso scetticismo dichiarando che “La Senna è come il Tevere”, sollevando dubbi sulla sicurezza delle acque e giustamente criticando l’organizzazione francese: “Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume – ha continuato – Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro“.
Le autorità francesi hanno investito la cifra astronomica di 1,4 miliardi di euro per rendere la Senna balneabile, implementando sistemi di stoccaggio e trattamento delle acque. Tuttavia, nonostante dei miglioramenti, la situazione è recentemente peggiorata a causa delle piogge intense, che hanno sovraccaricato gli impianti fognari e portato a livelli inaccettabili di contaminazione. E non è stato previsto un piano B.
Il parallelo con le Olimpiadi del 1900 è inevitabile: anche allora, le gare di nuoto si tennero nella Senna e anche allora le Olimpiadi furono un disastro organizzativo (certo, non per la fuga di atleti dal villaggio olimpico per mancanza di aria condizionata o per gli atleti abbandonati dai mezzi di trasporto in giro per Parigi, ma per altri motivi). Al contrario, le Olimpiadi del 1924, svoltesi sempre a Parigi, scelsero di evitare il fiume, optando per una piscina costruita ad hoc, gioiello di un’edizione di successo per la Francia.
La decisione di investire enormi somme di denaro per rendere balneabile la Senna solleva anche domande su come questi fondi avrebbero potuto essere meglio utilizzati. Con 1,4 miliardi di euro, si sarebbero potute costruire 28 centri natatori come l’Acquatics Centre delle olimpiadi nipponiche o centinaia di piscine pubbliche, si sarebbero anche potuti finanziare migliaia di corsi di nuoto e donare un’infinità di costumi, cuffie e occhialini. Per non parlare dei milioni di Spritz che si sarebbero potuti regalare, rendendo la popolazione decisamente più felice.
Mentre le autorità francesi continuano a promettere che andrà tutto bene, la realtà dipinge un quadro diverso. La disorganizzazione, i problemi di inquinamento e le cancellazioni delle prove sono segni evidenti che forse, dopo 124 anni, sarebbe il caso di imparare dagli errori del passato e riconoscere che il nuoto nella Senna è un qualcosa che non s’ha da fare.
Piuttosto, volevate fare qualcosa di spettacolare da Grandeur? Potevano portare il nuoto di fondo in Polinesia, come fatto con il surf. Tenere nell’incertezza atleti che per 4 anni si sono preparati per questa gara e ora non sanno quando e se potranno gareggiare è oltremodo indecoroso, specie fronte delle immense possibilità che vi erano a disposizione .
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Le gare in vasca si svolgeranno presso La Défense Arena di Parigi, arena polivalente situata nel nord-ovest della capitale francese (precisamente a Nanterre). Le gare si svolgeranno tra sabato 27 luglio e domenica 4 agosto 2024.
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Profilo Autore
- Orami ex studente di ICT e comunicazione a Torino, sono il GEEK del gruppo (quello che cerca di far funzionare il sito). Mi occupo di IT, consulenza, UX & UI. Divido il mio tempo libero tra PC, progetti più o meno utili e sessioni fotografiche (prevalentemente in orari improponibili).
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