Continuate ad applaudire, non fermatevi! Restate in piedi per rendere omaggio al più grande di sempre e lasciate che il vostro viso venga rigato dalle lacrime mentre protraete questo applauso ancora e ancora. Laggiù c’è un uomo con le braccia alzate che guarda con gli occhi rossi uno stadio intero che lo onora, per l’ultima volta. LEGGI LA BIOGRAFIA DI MICHAEL PHELPS

Laggiù c’è un uomo che ha stravolto il modo di intendere il nuoto e lo sport, laggiù c’è la più grande leggenda che il mondo abbia mai conosciuto. E allora continuate ad applaudire, non fermatevi, fate in modo che questo istante duri in eterno, perché quando con la testa piegata uscirà dal piano vasca, allora tutto sarà davvero finito.

Tutto iniziò in un lontano martedì 19 settembre, era l’anno 2000 e un Michael Phelps poco più che quindicenne disputava la sua prima finale olimpica. Gli spettatori non sapevano che stavano assistendo al primo atto di una delle opere più belle che il fato abbia mai messo in scena. Pochi mesi dopo al quinto posto ai Giochi Olimpici di Sydney, Phelps vinse la finale dei 200 farfalla ai campionati mondiali di Fukuoka.

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Non solo mise al collo il primo oro mondiale, stabilì anche il suo primo record del mondo: a 15 anni e 9 mesi divenne il più giovane nuotatore a battere un record. Questi furono solo i primi record e primati conquistati dallo Squalo di Baltimora.

TUTTI I RECORD DI MICHAEL PHELPS

Per i successivi 16 anni ha dominato in lungo e in largo il nuoto mondiale. Record su record, vittorie su vittorie. Ha ispirato più di una generazione di nuotatori, ha emozionato e ha fatto commuovere milioni di persone, ha radicalmente trasformato le leggi del nuoto, ha mostrato che nessun traguardo è davvero impossibile da raggiungere, ha lottato con grinta e determinazione sino a diventare il migliore di sempre.  Ha vinto tutto, poi si è ritirato.

Ha provato a vivere una vita come le persone normali. Dopo un anno e 8 mesi è tornato, perché lui non può vivere una vita “normale”. È tornato perché una vita senza nuove sfide non è degna di essere vissuta. È tornato in acqua, facendo storcere il naso a molti. Ma ancora una volta ha stupito tutti: lui non è come Ian Thorpe, lui non è il secondo Mark Spitz; lui è il solo, unico e vero Michael Phelps. E’ tornato per farci sognare ancora un po’, per rimandare un po’ più in là il suo definitivo addio al nuoto.

LEGGI LA BIOGRAFIA DI MICHAEL PHELPS

Quindi grazie campione, grazie leggenda. Ci sono storie che sembrano non finire mai, tu sei il protagonista di una di queste. Non ci siamo mai incontrati, ma è come se ti conoscessi da una vita. Con i tuoi successi, con la tua passione e il tuo amore per questo sport, hai fatto crescere un’intera generazione di nuotatori, io sono uno di questi.

Grazie per avermi insegnato che si può sempre tornare sui propri passi, grazie per avermi mostrato che tutti possono sbagliare, anche i migliori, grazie per avermi definitivamente fatto innamorare di questo meraviglioso sport. Quello di oggi non è un addio, rimarrai per sempre impresso negli occhi e nei cuori di tutti noi.

Continuate ad applaudire, non fermatevi! Restate in piedi perché sotto i vostri occhi sta camminando il Dio del nuoto, onoratelo e acclamatelo per l’ultima volta, rendete omaggio al migliore di sempre. Poi lui si chinerà sulla sedia, raccoglierà cuffia e occhialini, metterà sulla spalla la salvietta e guardando un ultima volta in alto vi ringrazierà ancora e ancora, poi accompagnato da un applauso monumentale uscirà dal piano vasca con gli occhi rossi, e non per il cloro.

Così si compirà l’ultimo atto dell’opera più bella ed emozionante che sia mai stata messa in scena. Ora tutto è davvero compiuto: non esistono più record da abbattere, non esistono più gare da vincere. E’ tempo di dare spazio al futuro, è tempo di iniziare un nuovo cammino, buona fortuna Michael! LEGGI LA BIOGRAFIA DI MICHAEL PHELPS

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Redazione
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Siamo giovani ragazzi appassionati di nuoto, scrittura e social network. Raccontiamo il mondo acquatico in modo diverso e innovativo, con uno stile fresco e rivolto ai giovani.

Nati nel 2010, siamo cresciuti a piccoli passi, cercando ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere.

Il nostro intento è quello di far vedere che in Italia oltre ai palloni che corrono sui prati verdi e alle moto che girano sui circuiti ci sono anche tante storie che profumano di cloro.