A partire da domani, lunedì 26 ottobre, entrerà in vigore il nuovo decreto che prevede la chiusura di piscine e palestre. Riportiamo di seguito gli articoli del DPCM che riguardano in particolare l’attività sportiva e lo sfogo del presidente FIN Paolo Barelli a seguito della pubblicazione del nuovo DPCM.


Chiudono piscine e palestre

L’articolo 9 del DPCM prevede la chiusura di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali.

  • Art. 9 punto f) sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme per il distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI)
  • Art. 9 punto g) fatto salvo quanto previsto alla lettera e) lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport, è sospeso; sono altresì sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico amatoriale

Attività all’aperto

Per quanto riguarda l’attività all’aperto, è consentito svolgere attività sportiva o motoria, rispettando una distanza interpersonale di almeno due metri. Sono sospesi eventi e competizioni sportive.

  • Art. 9: punto d) è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto purché nel rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri
  • Art. 9 punto e) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal CONI, dal CIP, dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline associate, Enti di promozione sportiva, o organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive FSN/DA/EPS; le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle suddette competizioni sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei già citati protocolli

Lo sfogo di Paolo Barelli

Non si è fatto tardare lo sfogo del presidente FIN Paolo Barelli: “Il nuovo Dpcm dimostra la totale insensibilità verso il mondo dello sport.” dichiara all’ANSA. E continua:

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Se non ci sono interventi immediati che permettano alla società sportive e ai gestori di palestre e piscine di credere ancora nel governo, non solo ci sarà il fallimento totale, ma è prevedibile una protesta inesorabile sui territori. Il governo sottovaluta la rete dalla società sportive che gestiscono impianti sportivi e garantiscono l’attività motoria dei cittadini sul territorio.

Il presidente FIN sottolinea inoltre l’ingiustizia di tale chiusura, che non tiene conto delle misure di sicurezza adottate, dei controlli sempre superati. Continua Paolo Barelli all’ANSA:

Questa chiusura è ingiusta: perché questa scelta dopo che 200 controlli dei NAS con la dichiarazione che le misure di sicurezza erano pienamente rispettate? Perché ristoranti e bar chiudono alle 18 e le piscine rimangono chiuse tutto il giorno? Quale è lo studio epidemiologico alla base di questa scelta? Perché il governo ha pensato ai banchi con le rotelle e non ha pensato a cablare la scuola per permettere realmente la didattica a distanza? Perché si penalizza l’unico settore che si è ‘cablato’, ovvero ha investito sulla sicurezza?”.


Seguiranno aggiornamenti.


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Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.