Campioni del Mondo: si tinge d’azzurro il cielo sopra Gwangju e per due volte nella stessa giornata l’Inno di Mameli risuona all’interno del Nambu Acquatic Center coreano. Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini compiono un impresa incredibile vincendo un doppio oro che alla vigilia era quasi impronosticabile. Il drago e l’araba fenice salgono sul tetto del mondo, il primo negli 800 stile libero, la seconda nei 200 stile libero.
La quarta giornata dei Campionati Mondiali di Gwangju sarà ricordata come una delle più belle di sempre per il nuoto azzurro. Arrivano due ori, come nella migliore delle favole, conquistati da due leggende del nuoto azzurro che per l’ultima volta si incontrano a un campionato mondiale. Gregorio ha ancora una storia davanti tutta da scrivere, Federica, invece, la storia l’ha già scritta e questa sarà ufficialmente la sua ultima rassegna iridata.
IL DRAGO
Scegliere non è mai semplice, fare scelte azzardate è ancora più difficile. Lanciarsi nelle acque libere è stata una sfida complessa e a tratti inesplicabile. Un cammino quasi azzardato per entrare in un mondo che non era il tuo e per tentare di compiere un impresa leggendaria a Tokyo. Ci hai detto che le acque libere servivano per ritrovare quella motivazione che dopo Rio e Budapest si era un po’ persa, perché il difficile dopo aver vinto è l’essere in grado di continuare a farlo.
Ti abbiamo seguito e ti abbiamo appoggiato. Ci siamo svegliati di notte per seguire la tua 10km e abbiamo gioito a metà: sì, c’era la qualificazione a Tokyo… ma niente medaglia. Sopratutto ci siamo spaventati perché temevamo che in vasca non avessi più energie. Invece ci hai sorpreso, ancora una volta. Ieri, nelle batterie, il drago si è risvegliato e oggi ha messo a ferro e fuoco il Nambu Acquatic Center.
Una cavalcata trionfale, degna del miglior Gregorio Paltrinieri di sempre. E allora abbiamo sorriso, e forse un po’ pianto. Tutti in piedi sul divano per festeggiare ancora una volta Greg il Drago. Così, all’improvviso, tutto è chiaro. Greg ha sempre avuto ragione. Un percorso semplicemente perfetto. La verità, forse, è che bisogna sempre sognare in grande per fare le cose in grande.
PODIO FINALE 800sl UOMINI
- Gregorio Paltrinieri (ITA): 7’39″27 – ER
- Henrik Christiansen (NOR): 7’41″28
- David Aubry (FRA): 7’42″08
L’ARABA FENICE
Tutti in piedi, solo applausi. Federica Pellegrini è ancora oro e un altro pezzetto di storia è scritto. Quarto titolo iridato nei 200 stile libero, ottava medaglia consecutiva. Mai nessuno come lei. Il cielo di Gwangju si tinge d’azzurro, lo stadio esplode in un boato. Un giorno lo racconteremo ai nostri bambini, che abbiamo assistito dal vivo alle gesta della nuotatrice italiana più forte di tutti i tempi. L’unica in grado di fermare l’Italia davanti allo schermo.
Potete amarla, potete odiarla, ma lei è ancora lì, 16 anni dopo Barcellona 2003, 15 anni dopo Atene. Ai giochi olimpici di Atene 2004 vinse l’argento nei 200m stile libero, da lì in poi la Divina non è mai mancata ad un appuntamento importante sulla distanza: salendo per ben 8 volte sul podio mondiale (4 ori, 3 argenti e un bronzo), conquistando per ben 4 volte la finale olimpica e abbattendo per ben 6 volte il record del mondo sulla distanza. È senza dubbio la più forte duecentista della storia del nuoto, e la più grande nuotatrice italiana di sempre.
Lei è Federica Pellegrini, lei è la Divina, lei è la fenice, capace di vincere la prima medaglia olimpica a soli 16 anni, capace di risorgere dalle ceneri di Londra, capace di abbassare per ben 11 volte quel limite che divide gli uomini dalle leggende chiamato dai comuni mortali record del mondo. Ci sarebbero tante cose da dire, ma oggi credo che l’unica cosa che possiamo dire è una sola: GRAZIE. È stato un onore vederti nuotare.
PODIO FINALE 200sl DONNE
- Federica Pellegrini (ITA): 1’54″22
- Ariarne Titmus (AUS): 1’54″66
- Sarah Sjostrom (SWE): 1’54″78
In questa giornata in cui abbiamo deciso di non scrivere le pagelle per dedicare tutto lo spazio della copertina a Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri è quanto mai necessario fare un tributo ai due allenatori che hanno realizzato questo sogno iridato: Matteo Giunta e Stefano Morini. Non compaiono sulle foto e non salgono sul podio, eppure il loro ruolo è stato fondamentale nel portare alla vittoria questi due atleti.
Matteo Giunta capace di comprendere Federica Pellegrini e riportarla sul tetto del mondo nei 200sl e poi Stefano Morini, che ha creduto nel progetto Paltrinieri ed è riuscito a renderlo estremamente competitivo sia nelle acque libere sia in vasca. Due grandi allenatori che hanno forgiato due incredibili campioni. Oggi, il successo è anche loro.
#Gwangju2019: il programma iridato prevede la partecipazione di tutte le discipline FINA: nuoto, nuoto di fondo, nuoto sincronizzato, pallanuoto, tuffi:
La XVIII edizione dei Campionati Mondiali di nuoto è l’evento clous per gli sport acquatici del 2019, nonché vero e proprio trampolino di lancio in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Per rimanere sempre aggiornato e ricevere tutte le news in anteprima puoi seguirci sui social o iscriverti alla nostra newsletter.
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Profilo Autore

- Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.
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